Capitolo speciale!
In questo capitolo ci sarà solo la Pasley's pov.
Buona lettura!Alla festa:
E ora?
Dove era finita Acacia?
Aspetta, forse era con Luke! Meglio non disturbarli, era ora che si scordasse di Caleb.
«Spencer, hai visto quello biondo?» dissi al mio migliore amico, indicando un figo della Madonna.
«Mi sono rotto il cazzo, Lily» sbottò. Io corrugai la fronte.
«Che ho detto che non va?» gli chiesi.
«È tutta la sera che mi indichi ragazzi, tutta la vita che sopporto le tue cotte! Hai mai pensato che mi potesse dare fastidio? Ovviamente no, sei troppo egocentrica per pensare al tuo migliore amico e troppo stupida per capire che è da anni che ti sto dietro, vanamente. Cazzo, sono così orrendo?» urlò.
Io piacevo a Spencer?
Prima che potessi rispondergli, se ne andò, lasciandomi sola.
Aveva ragione: ero così presa da me stessa da non capire che il mio migliore amico soffriva. Sono una pessima amica, e ora lo avevo perso. Non feci in tempo a corrergli dietro, che qualcuno mi afferrò per la vita.
«Dove vai?» biascicò Tyler. Ci mancava solo lui.
«Credevo che i vampiri non bevessero» sbuffai, togliendo le sue mani dai miei fianchi.
«Già, ma io sì. Eheh, da vampiri, l'alcool, fa male il doppio» rise lui.
«Quindi tu sei stupido il doppio? Oh, ti prego, ora devo andare» provai io, ma lui mi riafferrò.
«Nah nah, tu non te ne vai»
«Invece sì» mi dimenai, inutilmente. Lui rise e appoggiò la testa sulla mia spalla.
«Vai a casa» gli ordinai.
«Non posso volare in questo stato, piccola» mi sussurrò, facendo sì che il suo respiro caldo colpisse il mio collo.
Mi vennero i brividi.
«Allora cammina»
Scosse la testa. Sbuffai.
«Se ti accompagno, mi prometti che non ci proverai con me?» gli chiesi. Alzò le mani in segno di resa.
«Andiamo!» sospirai, trascinandolo alla macchina. Guidai fino al suo covo e parcheggiai lì vicino.
«Scendi» gli ordinai.
Non lo avrei accompagnato dentro.
«Neanche il bacino della buonanotte?» mi chiese, facendo la faccia da cane bastonato.
«Tyler...» lo pregai.
«Solo un bacino in guancia» insistette.
«E va bene» accettai. Mi sporsi verso di lui, ma, in men che non si dica, si voltò, facendo combaciare le nostre labbra. Lo sapevo, stronzo.
E chi aveva il coraggio di staccarsi?
Si staccò lui.
«Notte» mi disse, prima di chiudere la portiera dell'auto e andarsene via ridendo.
Stronzo, stronzo, stronzo!
Non mi stupirei se non fosse neanche ubriaco.
Ci cascavo sempre, Spencer ha ragione: sono una stupida!
Oddio, Spencer! Uscii dal vicolo e guidai fino a casa sua, senza sapere come avrei gestito questa situazione.
Io ero innamorata di Tyler, nonostante il suo modo di essere, e non volevo far soffrire Pen.
Parcheggiai nel suo vialetto, suonai alla sua porta e, in attesa che venisse ad aprirmi, mi preparai un piccolo discorsetto. Mi aprii dopo poco e rimase deluso nel vedermi.
Perché doveva essere tutto così complicato?
«Che vuoi, Pasley?» domandò, freddo.
Non mi aveva mai chiamata per nome: era proprio arrabbiato.
«Possiamo parlare? Perfavore» lo supplicai. Roteò gli occhi al cielo e mi fece cenno con la mano di entrare. Mi accomodai sul divano nel suo salotto, mentre lui prese posto sulla poltrona di fronte a me.
«Spencer, io ho davvero pensato molto a tutto ciò che mi hai detto: hai ragione, sono una pessima amica, dovevo rendermi conto di quello che provavi molto tempo fa. Mi dispiace di essere stata così cieca e comunque no, non sei orrendo, anzi, sei una persona fantastica, solare, dolce, divertente, pazza, e su cui si può sempre contare. So che troverai la ragazza giusta, ma non sono io. Non ti meriti una come me, e in più io non sono attratta da te. Ti giuro che se servisse per farti stare meglio, mi metterei con te, ma non sarebbe giusto ingannarti. Se in questi anni non ti ho dato attenzioni speciali è perché io ti vedo come un amico, il migliore. Mi dispiace un sacco, davvero, ma spero che il nostro rapporto ritorni com'era» dissi, tutto d'un fiato. Lui annuì.
«Accetto le tue scuse, ma non pretendere che le cose tornino normali immediatamente, mi ci vorrà del tempo» rispose. Io annuii a mia volta.
«Aspetterò» gli sorrisi. Ricambiò il sorriso e ci abbracciammo, poi mi accompagnò alla porta.
«Buonanotte, Pen»
«Notte»
Richiuse la porta e io mi infilai in macchina. Abbattuta da tutto ciò che era accaduto stanotte, appoggiai la testa sul volante, ma, involontariamente, colpii il clacson.
«Merda!» gridai, sfrecciando via sull'asfalto bagnato.
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Bad Blood
Про вампировE se la tentazione si rivelasse quasi letale? Cosa accadrà ad una ragazza come tante che è stata trasformata in vampiro con in realtà lo scopo di ucciderla?