Quella notte, a casa di Lily, scoprii altre cose sui vampiri, oltre alla super forza, alla super velocità e all'immortalità, spezzabile solo da un paletto di legno: non potevamo dormire. Già, tutta la notte la passai a contare i minuti e a guardare Lily, che dormiva beatamente. Non potevo più farmi neanche le docce, dato che l'acqua corrodeva la mia pelle.
Durante la notte cercai altre informazioni online e trovai il discutissimo argomento dell'aglio. Partendo dal presupposto che a me ha sempre fatto schifo l'aglio, ora il cibo degli umani mi disgustava, quindi non ci sarebbero stati, in ogni caso, problemi. Forse uno c'era: se non potevo mangiare il cibo degli umani, come avrei fatto a non dare nell'occhio? A mensa mi avrebbero scoperta. E quando mi invitano a cena a casa di qualcuno? E se andiamo al ristorante? Soprattutto davanti alla mia famiglia, non potevo non mangiare. Era tutto maledettamente complicato! Avevo bisogno di dirlo a qualcuno, non ce l'avrei fatta da sola, anche se sola non ero: avevo Caleb. Ma lui non poteva aiutarmi in tutto, considerando che lui aveva una madre vampiro, aveva meno problemi di me. Guardai Lily: dovevo dirglielo, avevo bisogno di lei. E se si fosse spaventata e mi avesse cacciata? E se lo dicesse a qualcuno? Non potevo rischiare.
La sveglia sul suo comodino suonò: le 6:30. Avevo tutto il tempo di raccontarle la storia con calma, dovevo.
«Sei già sveglia?» si stupì lei.
«Già...Pasley, ti devo parlare» dissi, diretta.
«Dimmi» si agitò.
«Tu starai con me in ogni caso? Insomma, se io fossi un'assassina? Una ladra? Una in fuga? Un mostro?» le chiesi. Lei rise.
«Certo, perchè io so come sei veramente e ti starei vicino anche se fossi la più ricercata delle criminali» promise lei, con una mano sul cuore e l'altrà sollevata. Io sorrisi appena.
«Se fossi un vampiro?» sospirai io.
«Oh, beh, eri un pò pallidina, in effetti! Ma che dici, non scherziamo!» rise lei, mentre io la guardavo, con sguardo serio. Lei smise di ridere.
«Perchè quella faccia? Insomma, queste cose non esistono, vero?» mi domandò lei,insicura.
«Sono un vampiro, Pasley» insistetti.
«Dimostramelo! Fammi vedere i tuoi canini!» mi provocò lei, sarcastica. Mi avvicinai a lei, così che potesse vedere che non c'era trucco, e tirai fuori i canini, colorando i miei occhi di rosso. Lei era sconvolta e indietreggiava.
«Ora mi credi?» le chiesi, ritraendo i canini.
«Acacia...ma che diavolo ti è successo ieri notte?» mi chiese lei, sbiancata. Le raccontai tutto e lei fece un grande respiro.
«Sono indecisa se dire "oh mio Dio, Caleb Davis è un vampiro super sexy e ti ha morso sensualmente il collo!" o "la preside ha cercato di ucciderti?!"» scherzò lei. Io le feci una linguaccia e lei rise.
«Te lo ho detto che sarei rimasta con te» disse, abbracciandomi.
«Grazie» la ringraziai io.
«Lo sai che Spencer la prenderà malissimo?» realizzò lei.
«Lo so» piagnucolai.
Arrivammo a scuola in orario, mentre Lily mi riempiva di domande.
«E riesci a volare??» mi sussurrò.
«La preside ci riesce, io ancora non ho provato» ammisi.
All'entrata incrociammo Spencer e lo prendemmo da parte: volevo dirlo anche a lui, ma poi a nessun altro.«TU COSA?!!?» gridò lui, spaventato.
«Pen, io non...» provai io.
«NO! TACI! NON TI VOGLIO PIÙ RIVEDERE, CHIARO?» mi pugnalò lui, sconvolto.
Tentai di non piangere: non volevo ulteriore dolore.
«Vedrai che capirà e tornerà ad essere il tuo migliore amico» mi consolò Lily, mentre il mio ex migliore amico si allontanava.
«Speriamo, e speriamo anche che mantenga il segreto» pregai io.
«Lo farà, e poi nessuno gli crederebbe» notò Lily.
Poco prima di entrare in classe, ricevetti una sorpresa inaspettata.
«Ginger! Che ci fai qui?» le chiesi, andandole incontro.
«Acacia Willow Lane, vorrei che mi spiegassi cosa è successo al mio vestito firmato!» sbraitò lei, mostrandomi il vestito rosso che mi aveva prestato alla festa di ieri.
«Sono caduta e rotolata» dissi semplicemente.
«Caduta e rotolata?» chiese, incredula.
«Caduta e rotolata» confermai io.
«Okay, caduta e rotolata, capito. Quando rotoli fino a casa fammi un fischio» rispose, arrabbiata, mentre raggiungeva l'uscita a passo spedito.
«Acacia!» mi chiamò Nate. Ci mancava solo lui, ora.
«Nate...»
«Ieri ti ho aspettata per ore e non sei più arrivata...»
«Oh, non mi sono sentita bene e Lily mi ha riportata a casa, scusa se non ti ho avvertito, ma sono crollata appena ho toccato il letto» inventai io.
«Tranquilla, ora stai meglio? Sembri un pò pallida...» notò lui, preoccupato. Bene, a quanto pare il chilo di fondotinta che mi ero messa stamattina, non era bastato a far sembrare la mia carnagione del suo solito colore naturale.
«Sisì, tutto okay. Ora vado a lezione, a più tardi» scappai.
E così ebbe inizio la mia prima e intensa giornata da vampiro.
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Bad Blood
VampireE se la tentazione si rivelasse quasi letale? Cosa accadrà ad una ragazza come tante che è stata trasformata in vampiro con in realtà lo scopo di ucciderla?