End

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Ci eravamo trasferiti da una settimana e tutto procedeva per il meglio: Caleb lavorava, Alexander andava a scuola con la sua amichetta ed io rimanevo in casa, ad occuparmi delle faccende domestiche. Ogni tanto mi ero cimentata in qualche lavoro, sia umano che vampiro, ma nessuno mi aveva realmente ispirata.
Avevo appena finito di preparare il pranzo per Alexander e Rose, anche oggi insieme. Erano inseparabili. Mentre loro mangiavano, lessi il giornale umano e mi dedicai alla pagina degli annunci degli impieghi.

Cameriera? No.
Portinaia? Ma per favore!
Infermiera? Sì, e la laurea dove la prendo? Dall'ovetto Kinder?
Era così complicato trovare un lavoro part-time e non troppo noioso?
La commessa.
Sarei a contatto con le persone ogni giorno e avrei vantaggi interni...
Non ci pensai due volte e chiamai diversi negozi di abbigliamento, per un colloquio.
«Sono a casa» urlò Caleb, sbattendo la porta con la sua incredibile grazia.
«Okay» gridai io, mentre lui si dirigeva in cucina dai bambini.

Mi feci una lunga doccia e, nel frattempo, pensavo a cosa mi avrebbero chiesto durante il colloquio e le eventuali risposte. Forse mi serviva una specializzazione o qualche esperienza...
Lavai via le mie paranoie insieme allo shampoo sulla mia testa ed uscii dalla doccia.
Mi asciugai e mi vestiti: un paio di skinny blu chiaro e una camicetta bianca semplice.
Piastrati i capelli, presi la borsa ed uscii, ripetendomi che sarebbe andato tutto bene.
Doveva andare tutto bene.
Mi presentai nel primo negozio chiamato, dove ebbi una normale conversazione con una ragazza più o meno della mia età, che mi garantì che mi avrebbe fatto sapere.
Così fu con il secondo e il terzo negozio; mi avevano messa in attesa.
Ed io odiavo aspettare.
In quanto mi avrebbero chiamata?
Ore? Giorni? Mesi? Anni? Beh, avevo l'eternità davanti a me, ma non potevo pazientare fino ad allora!
Feci un giro nei dintorni, fermandomi a guardare le vetrine dei negozi d'abbigliamento e non. Ad un certo punto sentii il mio cellulare vibrarmi in tasca: il secondo negozio mi aveva chiamata!
«Acacia?» mi chiamò la signora dall'altra parte del telefono.
«Sì, sono io» risposi, fremente.
«Sei assunta e se per te non è un problema, inizieresti domani» sentenziò lei.
Gridai interiormente.
«Nessun problema!» risposi, decisa.
«Più tardi ti comunico l'orario. A dopo» mi congedò lei.
Non poteva andare meglio.
La mia vita era perfetta!
Avevo una famiglia da amare, una casa nuova e un lavoro piacevole.
Non potevo chiedere di più.

And they lived happily ever after...

...Maybe.

Ecco l'attesissimo ultimo capitolo!!!!!!!!!!
Quanto durerà questa felicità che ha avvolto i nostri protagonisti?
Lo scoprirete nel sequel, che arriverà quando questo libro sarà a 3K visualizzazioni.
Intanto ci rivedremo qui, con le interviste e i ringraziamenti!

Alla prossima!💕

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