Salimmo una scalinata di marmo, che ci condusse sul secondo piano.
Cazzo: ecco dov'erano tutte le guardie!
Ce ne saranno stato circa 200 in quel corridoio.
«E ora?» chiesi a mio padre, mentre lui avanzava verso quegli uomini.
Ma che diamine gli saltava in testa?!
Prima che potessi fare qualcosa, gli uomini gli corsero incontro, ma a lui bastò uno schiocco di dita per farli bloccare. Erano immobili, congelati nel tempo.
Possibile che mio padre potesse fermare il tempo? Sarebbe stato molto utile il suo potere in passato...
Non mi persi tra i miei pensieri e lo raggiunsi. Mi prese per mano e corremmo per il corridoio, controllando una per una le stanze di quel piano.
Erano tutte inutilizzate o piene di oggetti casuali, eccetto la penultima nella parete di destra: dentro vi era una specie di sala computer, delle scartoffie e uno strano aggeggio lampeggiante. Mi sentivo in "Il professor Layton e il tempo perduto": quando ero piccola mio padre, mia sorella ed io, ci giocavamo sempre insieme. Proibii alle lacrime di scappare e mi avvicinai a quel mostro di metallo: sembrava una specie di laser. Sull'ampio tavolo, tra i vari fogli, vi era il progetto di quell'affare. Era un dispositivo che operava sulle onde cerebrari, alterandole e modificando i voleri delle persone, insomma: era un aggeggio per il controllo della mente.
Ma queste cose esistono davvero?
Beh, ricordiamoci che fino a un paio di mesi fa non credevo all'esistenza dei vampiri.
Che ironia.
Sentii la porta aprirsi e mi nascosi sotto al tavolo: erano degli uomini in nero.
«Muoviamoci, il capo è già incazzato» brontolò uno di quelli, mentre gli altri afferravano il macchinario e lo trascinavano via col carrello sottostante. Appena uscirono, li seguii: ero certa che mi avrebbero portata dai miei amici. Mio padre, intanto, era sparito. Non credetti che lo avessero rapito, pensai che stesse sicuramente attuando un piano.
Gli uomini mi condussero in una stanza celata da una parete; a loro bastò inserire un codice per averne l'accesso. Appena entrarono, la porta nascosta fece per richiudersi, ma io, rapida, gettai il mio cellulare tra la porta e il muro, facendola restare aperta per un quarto. «Scusami, piccolo» sussurrai al mio telefono, non appena lo recuperai, entrando in quella parte nascosta. Camminai appoggiata al muro, seguendo la luce che spuntava dal fondo del corridoio. Una porta d'acciaio leggero con una finestrella mi separava dalle voci che udivo:
«Lasciami, bastardo!».
Juls!
Senza pensarci due volte, entrai.
«Lasciala!» sibilai io, rendendomi conto solo dopo che ero sola e disarmata.
«Ma chi abbiamo qui? Acacia Lane? Credevo sarebbe stato più difficile catturarti» disse uno degli uomini presenti nella stanza. Fece un cenno a due uomini, i quali mi si buttarono addosso, immobilizzandomi.
«Avrai il grande onore di vedere la morte di tutti i tuoi amici» sghignazzò l'uomo, indicando Tyler, Billiam, Dave, Juls, Ginger, mia madre, Pasley, Spencer e Caleb, ammanettati a delle sedie. Incrociai gli sguardi preoccupati e imploranti di tutti, e per ultimo lo sguardo di Caleb.
Quanto mi era mancato.
«Lucas, prendi il ragazzo ricciolo; sarà il primo a sottoporsi al mio esperimento» ordinò l'uomo: probabilmente aveva notato come lo guardavo.
«NO! LASCIATELO, NO!» gridai io, mentre alcuni uomini trascinavano Caleb verso il macchinario che avevo visto prima. Lo legarono ad un'altra sedia, posizionata sotto la punta dell'aggeggio. Un raggio lo colpì in pieno volto e le sue grida mi squarciarono le orecchie.
Gridai, disperata, mentre due fiumi avevano iniziato a scorrermi lungo le guance. Era troppo il dolore e la rabbia che provavo in quel momento: non potevo sopportare che venisse fatto del male a Caleb. Il raggio si interruppe e Caleb sembrava illeso, ma il suo sguardo aveva qualcosa di diverso, qualcosa che mi spaventava.
«C-Caleb?» lo chiamai, mentre i suoi occhi mi perforavano.
«Caleb, uccidila» esclamò l'uomo, indicandomi.
Caleb obbedì e si avvicinò pericolosamente a me.
Non potevo credere che il ragazzo che amavo, lo stesso che mi aveva salvato la vita per due volte, che si era messo contro a sua madre per me e che diceva di amarmi, ora mi volesse uccidere.
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Bad Blood
VampireE se la tentazione si rivelasse quasi letale? Cosa accadrà ad una ragazza come tante che è stata trasformata in vampiro con in realtà lo scopo di ucciderla?