Il dottore sfogliò le pagine del suo taccuino, alla ricerca della notizia che attendevamo.
«Caleb Davis...ah, siamo riusciti ad estrarre il veleno dal suo corpo appena in tempo» ci informò lui.
«E ora come sta??» chiesi, agitata.
«Si sta riprendendo» mi sorrise lui. Gridai dalla gioia e, per istinto, abbracciai il dottore, il quale, mi disse il numero della stanza di Caleb. Salii di corsa le scale e mi diressi verso la sua stanza. Appena entrai vidi un'infermiera poco vestita parlare con lui. Quando quella mi vide, mi squadrò con occhi diffidenti.
«E tu saresti?» mi chiese, con tono da snob.
«La sua fidanzata» sibilai io, mettendomi accanto a Caleb. Sentivo le vene del collo pulsare, così come le gengive. Appena l'infermiera sculettò via, le soffiai dietro, ma poi tornai a guardare Caleb, che mi fissava con sguardo perso.
«Scusami, io non—» iniziò lui. Gli misi un dito sulle labbra: quanto mi era mancato sentirle.
«Non ti scusare, non era colpa tua» gli sorrisi. Mi afferrò la guancia e mi avvicinò a sè, baciandomi.
Venni percorsa da mille brividi: era un sogno poterlo baciare di nuovo.
«Ti amo» mi disse, con la sua solita voce profonda e sensuale.
«Lo so» risi io, tornando a baciarlo. Mi afferrò per le cosce e mi fece sedere a cavalcioni su di lui, continuando a baciarmi. Mi accarezzò i fianchi, insidiando le sue mani calde sotto la mia felpa.
Ero tutta un fuoco.
Mi tolse la felpa e ricalcò i morsi scorsi con i canini. Gemetti e inarcai la schiena, facendolo affondare tra i miei seni. Lasciò un nuovo morso sul seno sinistro, mentre io stuzzicavo il suo collo. Gemette e mi slacciò i jeans, facendomi rimanere in intimo. Questa volta non mi imbarazzai a rimanere semi-nuda davanti a lui e infilai una mano sotto il suo camice, scoprendo che non portava neanche i boxer. Arrossii un pò, quando fui a contatto con la sua erezione. Ad un tratto si staccò dal bacio e mi guardò negli occhi.
«Tu sei vergine?» mi chiese.
Ora sì che ero imbarazzata.
«I-io? Sssì...» balbettai. Lui mi lasciò un bacio sul naso.
«Okay» sorrise.
«Okay?» chiesi.
«Sì, okay. Perché?»
«Nulla. Come mai me lo hai chiesto?»
«Oh, ehm io...pensavo che tu volessi...che noi stessimo per...»
«A-ah. Noi...»
«Ma non è obbligatorio, anzi. Io aspetterò quando sarai pronta»
«Cal?»
«Dimmi»
«Facciamolo»
«Eh?»
Lo baciai, facendolo rimanere interdetto. Mi strinse a sè e mi sfiorò le mutandine, per poi fargli raggiungere i jeans a terra. Prese a darmi tanti, piccoli, baci a stampo sulle labbra, mentre mi guardava.
Credo che avesse capito che ero nervosa: non potevo credere che stesse accadendo. Ero felicissima che lo stessi per fare con il ragazzo che amavo, ma ero tesa e preoccupata: avevo una soglia molto bassa del dolore.
Mi prese per i fianchi e mi appoggiò e mi fece stendere sul letto, al suo posto, dopodiché si mise su di me. Mi strinse le mani e mi guardò negli occhi, cercando il mio consenso, che non tardò ad arrivare. Mi penetrò lentamente, facendomi percepire un forte bruciore e un senso di occupazione forzata. Continuò con gli stessi movimenti, facendomi sentire, pian piano, sempre meno dolore. Quando iniziai a gemere, si rilassò anche lui e si unì a me. Venimmo quasi in contemporanea e poi ci abbandonammo sul letto, stremati.
«Ti amo» mi ripetè.
«Ti amo anche io» dissi io, affannata.Spazio autrice:
Allora...perdonatemi se questo capitolo non è stupendissimo, ma lo ho scritto oggi in classe e mi si è cancellato e ho dovuto riscriverlo un pò di fretta e ovviamente non mi è venuto bello come la prima stesura.
Poi vedrò di perfezionarlo♥
Bacioni.
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Bad Blood
VampireE se la tentazione si rivelasse quasi letale? Cosa accadrà ad una ragazza come tante che è stata trasformata in vampiro con in realtà lo scopo di ucciderla?