«Non ci posso credere!» esclamò Cal, dopo che gli avevo raccontato la storia che avevo scoperto dalla preside.
«È assurdo...ma...Acacia, lo sai che significa questo?» mi chiese Lily, anche lei al corrente di tutto. Io scossi la testa.
«Che tuo padre non è morto, ma è da qualche parte nel mondo» disse, felice. In effetti ero così scossa che non ci avevo pensato. Quando ero piccola, per giustificare la scomparsa di mio padre, mia madre mi disse che era andato in cielo. Probabilmente non mi disse che se ne era semplicemente andato perchè voleva farmi capire che non lo avrei mai più rivisto. Eppure qualcosa dentro di me mi diceva che presto lo avrei incontrato e che lui era vicino.
Suonò l'ennesima campanella: era ora dell'uscita, finalmente. Lily e Cal mi accompagnarono fino a casa.
«Non dire a tua mamma e tua sorella ciò che è successo: rischieresti di turbarli» mi raccomandò Cal. Annuii, anche se era mio dovere dirglielo: ora anche loro erano in pericolo. Caleb aveva ragione, però.
«Tranquillo» lo rassicurai io, anche se volevo raccontarlo almeno a mia madre.
«No, Acacia» disse lui, d'un tratto. Che mi avesse...?
«Sì, ti ho letta nel pensiero, tutti i vampiri hanno dei poteri speciali: il mio è questo, ad esempio, mia madre, può cambiare aspetto, quindi stai attenta agli estranei» mi rivelò Cal.
«Leggi nella mente?» sbavò Lily.
«Ma è fantastico! E il mio? Qual'è il mio?» chiesi, curiosa.
«Lo devi scoprire da sola» rispose lui.
Il fatto che potesse leggermi nel pensiero mi preoccupava un pò: non avevo più privacy. Mentre stavamo parlando, la porta di casa mia si aprì, rivelando mia madre.
«Oh, tesoro! Ciao, Lily, e questo ragazzo chi è?» sorrise mia madre. Cal le sfoggiò uno dei suoi sorrisi migliori e si presentò.
«Perchè non entrate tutti e due? Vi offro qualcosa» propose mia madre, rivolgendosi ai miei amici. Caleb non potè rifiutare: mia madre lo trascinò dentro. Sembrava davvero estasiata alla sua vista.
Mia madre li fece accomodare e ci portò 3 tè fumanti.
«Ahem...grazie signora Lane» ringraziò Caleb, preoccupato di come eliminare il tè. Guardò Lily, che, pur di fargli un piacere, si offrì di berglielo quando mia mamma era distratta.
«Mamma, io non ho voglia del tè...me lo bevo più tardi» mentii io.
«Va bene, tesoro» disse lei, prendendo la mia tazza e portandola in cucina. Pasley ne approfittò per afferrare la tazza di Caleb e berne quanto più ne riusciva. Quando mia madre preannunciò di tornare, Lily rimise a posto la tazza, che però le sfuggì di mano e cadde a terra, frantumandosi.
«Oh accidenti! M-mi dispiace!» si scusò Pasley, davvero mortificata.
«Tranquilla, cara, pulisco io. Caleb, ti faccio subito un'altra tazza!» annunciò mia madre, mentre tornava in cucina con i cocci in mano. Caleb si mise una mano in fronte, rassegnato.
«Scusate...» bisbigliò lei.
«Tranquilla» la rassicurai io.
«Ahi, mi sono tagliata con la tazza!» gemette, soffiandosi sul dito.
Io cercai di non guardare la ferita, ma Caleb cedette e, in men che non si dica, fecero capolino i suoi canini.
Conoscevo lo sguardo che indossava lui, ora: era simile a quello che mi aveva riservato la notte del morso. Si avvicinò pericolosamente al collo di Pasley, ma io lo fermai in tempo: devo ammettere che mi dava fastidio che avesse guardato in quel modo la mia migliore amica. Quello sguardo era mio, lui era mio.
Ora dò pure i numeri? Caleb non mi appartiene!
Pasley si coprì immediatamente la ferita, spaventata.
Dovevo essere totalmente malata a pensare che Caleb fosse sexy, mentre tirava fuori i canini.
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Bad Blood
Про вампировE se la tentazione si rivelasse quasi letale? Cosa accadrà ad una ragazza come tante che è stata trasformata in vampiro con in realtà lo scopo di ucciderla?