Dopo lezione incontrai Caleb e, insieme, ci dirigemmo in mensa.
«Uff, e ora?» chiesi, alludendo al fatto che non potevamo mangiare. Lui tirò fuori dallo zaino una busta trasparente, in cui si intravedevano dei biscotti.
«Ma come fai a mangiare i biscotti?? Solo a pensarci mi viene la nausea» gli dissi. Lui rise e ne prese uno, poi lo spezzò a metà: dentro era roseo e rosso.
«Sono "biscotti" alle budella di cervo» rivelò.
«Bleah...mi ci devo ancora abituare» ammisi. Se solo ripensavo allo scoiattolo che avevo massacrato ieri sera, mi veniva la nausea. Mi porse un biscotto e io lo addentai, senza pensarci troppo. Le budella morbide e piene erano davvero ottime, e con loro il sangue che ne usciva. Lo mangiai di fretta, rendendomi conto solo adesso di quanta fame avessi. Caleb rise, mostrandomi il suo splendido sorriso.
«Vedo che sei affamata, prendili tutti: io oggi passo» mi disse, lasciandomi il sacchetto. Si diresse verso alcune ragazze che lo mangiavano con gli occhi e io, arrabbiata, andai a fare compagnia a Lily, nel solito tavolo.
Non dovrebbe darmi fastidio: insomma, per me Caleb non è nulla.
No?
«Non voglio sapere che schifezza stai mangiando» commentò Lily, disgustata. Io risi e continuai a mangiare i biscotti. Quando li finii mi resi conto di avere tutti i denti sporchi di sangue, quindi Lily mi accompagnò in bagno.
«Mi ci devo ancora abituare» sospirò Lily, mentre io mi sciaquavo i denti.
«Stasera voglio provare a volare» rivelai, d'un tratto. Lily mi guardo, eccitata.
«Sì, puoi venire pure tu» la accontentai.
Quando uscimmo dal bagno, sentimmo la voce della preside rimbombare negli altoparlanti:
«Acacia Lane in presidenza, ripeto: Acacia Lane in presidenza, ORA» annunciò lei, fredda. Lily mi guardò preoccupata.
«Vengo con te!» affermò, decisa.
«No, vado da sola» risposi, correndo verso l'ufficio della preside. Appena fui davanti alla porta feci per bussare, ma la sua voce mi precedette.
«Entra» disse. Io entrai a passo cauto, senza mai toglierle gli occhi di dosso.
«Perchè mi ha chiamata? Cosa vuole?» iniziai io.
«Stai calma, non ti ucciderò qui, puoi rilassarti. Ci tenevo a spiegarti le cose che tua madre non ti ha mai detto» spiegò, distaccata.
«Cosa ne sa lei di mia madre? Che le ha fatto?!» mi alterai.
«Nulla, per ora. Ma è giunta l'ora che tu sappia la verità»
«Su cosa?»
«Su tuo padre»
Mi bloccai: che ne sapeva lei di mio padre? Io non lo vedevo da quando avevo 3 anni.
«Molti anni fa, 20 anni fa, io stavo con tuo padre» cominciò lei. Sgranai gli occhi: mio padre con una donna come lei??
«Eravamo felici, ma poi quella puttana di tua madre fece ingresso nella vita di tuo padre, portandomelo via. Lo persi per 3 anni, fino a quando non riuscii a rintracciarlo. Volevo vendicarmi, così lo morsi, trasformandolo in un vampiro: in questo modo sarebbe stato costretto a lasciarvi, e così fece, anche se se ne andò via pure da me» continuò. Ero sconvolta e arrabbiata allo stesso tempo, ma capivo mia madre, se mi avesse detto: "tuo padre se n'è andato perchè è un vampiro" non le avrei mai creduto.
«E cosa c'entro io??» le chiesi.
«Tua madre mi ha rovinato la vita, per questo le sto togliendo tutte le persone a lei care, e la prossima sei tu»
Ero infuriata ma preoccupata allo stesso tempo, per me ma soprattutto per Ginger e mia madre.
La campanella suonò e io mi alzai, per andarmene.
«Goditi le tue ultime ore, Acacia» ghignò lei, mentre me ne andavo. Dovevo assolutamente riferire tutto a Caleb.

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Bad Blood
VampiriE se la tentazione si rivelasse quasi letale? Cosa accadrà ad una ragazza come tante che è stata trasformata in vampiro con in realtà lo scopo di ucciderla?