I don't wanna let you go

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Ora che tutti erano al sicuro ero molto più tranquilla. Ad un tratto bussarono irregolarmente alla porta e Tyler, cauto, andò a vedere chi fosse. Intanto il silenzio calò nella stanza e la paura si fece viva. Tyler tornò con una busta bianca in mano e me la porse.
«C'è scritto che è per te» mi disse.
Con tutti gli sguardi puntati su di me, aprii la busta e ne estrassi la lettera, poi lessi ad alta voce:

"Fino ad ora abbiamo vinto una battaglia a testa, ma la guerra non è ancora finita.
Ti aspetto a mezzanotte nel bosco in cui ci siamo scontrate la prima volta per l'ultima manche.
Solo tu ed io, non portare gli altri, altrimenti il tuo amico farà una brutta fine.
Ci si vede.".
Mi sedetti a terra e mi misi le mani tra i capelli: avevo lasciato Spencer nelle sue mani! I miei sospetti sul dottore erano fondati ed ora mi trovavo in una situazione cruciale: l'ultimo scontro, da sola. Mia mamma mi abbracciò.
«Non preoccuparti, verremo con te» esclamò Caleb, deciso.
«No, metteremmo tutti nei guai. Verremo, ma senza farci vedere ed entreremo in azione solo se necessario» disse Tyler.
«Tyler ha ragione» risposi, prima che Caleb potesse ribattere. Subito mi guardò torvo, ma poi sospirò e acconsentì.
Dopo aver trascorso tutto il pomeriggio con loro, decisi di fare un giro per conto mio e dare un forse ultimo sguardo alla città che mi aveva vista nascere, crescere e che forse mi avrebbe vista morire. Uscii e camminai per le solite strade, piene di persone felici che si godevano la vita e altre che, come me, soffrivano. Mi sdraiai sull'erba del parco e lasciai che la brezza leggera mi accarezzasse il corpo. Una lacrima pizzicò il mio zigomo sinistro, ma subito venne raccolta da una mano fresca. Mi voltai e incrociai il mare in tempesta che si portava negli occhi, chiedendomi se la tempesta fosse a causa mia. Si sdraiò accanto a me e guardammo le prime stelle brillare nel cielo ancora un pò chiaro.
«Non voglio perderti» mi sussurrò, lasciando che delle lacrime ferissero il suo volto. Io gli sorrisi.
«Non mi perderai mai» bisbigliai, prima di baciarlo.
Fu il nostro primo bacio e sperai che non fosse l'ultimo.
«Io ti amo» mi rivelò, interrompendo il bacio di cui io ero ancora stravolta.
«Anche io ti amo» ammisi, finalmente. Tornammo a baciarci con più trasporto e in poco tempo mi sollevò, portandomi in un bagno chimico lì vicino. Continuammo a baciarci, mentre le sue mani viaggiavano sul mio corpo, insidiandosi sotto la mia maglietta.
«Vorrei. Che. Fossi. Mia.» mi disse, tra un bacio e l'altro.
«Sono già tua» gli dissi, prima che la sua lingua incontrasse la mia.

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