~Capitolo Due~

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«Sono arrivata con la mia auto nel parcheggio del cinema; lui quando è arrivato, mi ha sostato accanto e mi ha invitata a sedermi nella sua macchina. A quel punto ci siamo salutati affettuosamente, ma io ero molto imbarazzata. Provo un qualcosa per lui, che tu sai bene, che dura da anni ormai. Amo il suo modo di essere e il suo cuore mi rimbomba nell'animo.» racconta Stella imbarazzata.

«Questo lo so benissimo, ma voglio sapere se avete solo parlato o vi siete anche baciati.» Chiede Sylvia impaziente.

«Sylvia ci siamo baciati e non solo. Abbiamo fatto l'amore questa volta. I nostri corpi bruciavano di passione, volevo solo lui.» dichiara Stella.

Sylvia guardò nel vuoto qualche istante, poi risponde.

«Ti rendi conto cosa mi stai dicendo? Hai fatto l'amore con Alfredo sapendo benissimo che sei fidanzata da 3 anni con Mattia?» domanda Sylvia arrabbiata.

«Purtroppo sai che amo Mattia, ma quello che sto provando per Alfredo è forte. Molto forte, e un qualcosa che non si può spiegare. Amo tutto di lui. Ho ancora il suo profumo addosso e credo che per tutto il giorno non avrò coraggio di lavarmi perché ho paura che quella favola svanisca.» dichiara apertamente Stella.

«A questo punto ti suggerisco di dire tutto a Mattia, se ami così tanto un'altra persona, devi essere sincera con quel povero ragazzo che ti ama così tanto e farebbe scendere le stelle dal cielo per te. Non si merita di essere trattato così. Se non ci tieni più a lui glielo devi dire.» afferma Sylvia.

«Credo proprio che seguirò il tuo consiglio. Domani appena vedrò Mattia gli dirò tutto. Purtroppo il mio cuore ha sempre avuto un debole per Alfredo. E credo che per sbilanciarsi così Tanto con me, vuol dire che prova davvero qualcosa.» mormora Stella.

«Pensa ciò che vuoi. Basta che sei sincera. Non puoi prendere in giro così una persona che ti ama.» decisa affermazione di Sylvia.

«Promesso. Domani parlerò con Mattia e gli dirò tutto.» conferma Stella.

Il giorno seguente, era un sabato, Stella per tutta la giornata rimase nervosa pensando alle parole giuste da dire, si guardava allo specchio per guardare le varie espressioni che trasmetteva il suo volto. Per l'intera giornata Stella chiamò Sylvia per cercare conforto e per farsi suggerire le parole giuste da riferire. La sola risposta che ricevette fu: «Le parole giuste, vengono dal cuore, non te le suggerisce nessuno».

Sylvia quella sera rimase a casa sua perché pochi giorni dopo avrebbe avuto un esame. Ma telefonicamente era sempre in contatto con Stella; fino al calare della sera quando Stella pronta attese l'arrivo di Mattia sotto casa.

Quando arrivò era, come sempre, molto allegro. L'accolse in macchina come un principessa. Lei però sul volto era triste e devastata. Al che iniziò la loro conversazione.

«Buona sera angelo mio!» Accolse Mattia desideroso di rivederla.

«Ciao Mattia, come stai?» rispose Stella con freddezza.

«Benissimo amore mio, come sei bella questa sera, dove vuoi che ti porti?» esclamò e poi la sorrise con un sorriso smagliante.

«Matti ascoltami, dobbiamo parlare adesso. Poi dopo, se vorrai, usciremo. Ma adesso avrei bisogno che mi stessi ad ascoltare.» mormora triste Stella.

«Va bene amore mio, tutto quello che desideri. Approposito com'è andata ieri con la tua amica?» esclama inaspettatamente Mattia.

Stella spalancò gli occhi e subito non ebbe il coraggio di rispondere, dopo poco, con un filo di voce aggiunse.

«Proprio di questo dovrei parlare con te. Ieri sera non sono stata con nessun amica.» mormora Stella.

«Stella mi stai confondendo, e con chi saresti stata? No, perché io fino ad un istante fa avrei giurato sulla tua onestà nel dirmi che eri stata con un'amica ieri» parla Mattia incredulo.

Dopo attimi di attesa Stella raccoglie tutto il coraggio possibile ed esclama, tutto dun fiato..

«Sono stata con Alfredo.»

«Cosa?? Sai che sono geloso di lui. Ci sei pure uscita? Senza dirmi nulla?»

«Purtroppo ho sempre avuto questa esigenza di uscire con lui»
Afferma Stella. «Anche le altre volte che ti dicevo che uscivo con una mia amica, era sempre lui. Mi dispiace, ma è così. Non posso fare almeno di lui.»

«Quindi tutte le volte che mi fidavo di te, in realtà, tu tradivi la mia fiducia?» mormora Mattia.

«In realtà non tradivo solo la tua fiducia».

«E cos'altro tradivi?» Domanda Mattia.

«Io ho baciato Alfredo, io ho desiderato lui al posto tuo e ieri sera...»

«Ieri sera cosa..? Parla..!» risponde arrabbiato Mattia.

«Ieri sera ci siamo desiderati così tanto che abbiamo finito per fare l'amore. Per ben due volte. » Afferma definitivamente Stella freddamente.

Mattia con le lacrime agli occhi, ma con un pizzico d'orgoglio, riuscì a trattenerle fin quando sbottò dicendo.

«Scendi dalla mia macchina e fuori dalla mia vita!» mormora Mattia.

Stella in panico totale cerca la complicità di un suo sguardo, lo prende velocemente per una mano.

«Non permetterti mai più di toccarmi!» mormora. «Io non sono più tuo!»

Stella in lacrime scende dalla macchina, sperando che lui ci ripensi e ritorni da lei, ma accese il motore e con un'accelerata sparì all'orizzonte in una nuvola di smog causata dal silenziatore.

Nulla ritornò com'era prima. La prima cosa chiamò Sylvia cercando conforto e una spalla su cui pingere. Ma purtroppo Sylvia aveva un solo difetto, quello che non le piacevano le persone che hanno due piedi in una scarpa.

SHE 2 #WATTYS2017 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora