~Capitolo Sei~

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«Sylvia mangia qualcosa», le disse l'amica dell'Università. «Non hai mangiato nulla! Sono preoccupata per te. Cosa ti è successo?».

«Niente d'importante» rispose Sylvia con occhi malinconici.
«È meglio che ritorno a casa. Non mi sento tanto bene!» mormora allontanandosi dal Caffè dell'Università.

Prese uno ad uno i libri lasciati sulla scrivania in sala studio e si recò a casa per immergersi sotto le coperte.

Prese uno ad uno i libri lasciati sulla scrivania in sala studio e si recò a casa per immergersi sotto le coperte

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Il telefono continuava a squillare, ma non rispondeva a nessuna di quelle telefonate.

Solo a notte fonda vide chi l'avesse cercata per tutto il giorno:

30 chiamate perse di Stella.

5 chiamate perse di Serena, sua madre.

10 messaggi di Stella:

"Ciao Sylvia che fai?";

"Ciao Sylvia, forse non hai ricevuto il messaggio precedente. Che fai di bello?";

"Sylvia hai il telefono acceso e reperibile, come mai non rispondi?";

"È successo qualcosa?";

"Almeno richiamami tu!!!";

"E non capisco, richiamami!";

"Ti sto chiamando da ore ormai. Mi stai facendo preoccupare.";

"Daiiii Sylvia, ti voglio bene! Rispondiiii";

"Aspetto che mi richiami, io ti sto chiamando, ma non capisco perché non rispondi!";

"Io vado a dormire, buonanotte, ci sentiamo domani!".

Sylvia scorreva quei messaggi senza nemmeno la voglia di scoprire cosa ci fosse scritto

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Sylvia scorreva quei messaggi senza nemmeno la voglia di scoprire cosa ci fosse scritto. Ripensare al giorno prima le faceva solo male.

Si riaddormentò ripensando a tutto quello che era successo con le lacrime che le rigavano il viso.

SHE 2 #WATTYS2017 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora