"Sono in ritardo, cavoli! Tra poche ore arriva Paolo e ancora devo scegliere cosa indossare. Giulia non è potuta venire perché aveva da fare con il lavoro e sono quì davanti al mio armadio."Sylvia cerca lo sguardo di Sophia per cercare un abito, ma come al solito, è immersa nella lettura. L'unica cosa che le resta da fare è frugare per quello che ha. Era pieno pomeriggio, quindi, decise d'indossare un jeans, sandali con tacchi a spillo e una maglia carinissima nera, come le scarpe. I capelli di un mosso definito e una borsa semplice ma d'effetto. Tanto mascara e rossetto.
Si avviò alla stazione e credendo di essere in ritardo, incominciò a correre a più non posso con i tacchi. Da fuori si sentiva la voce dal megafono del capostazione che annunciava: "Il treno proveniente da Napoli è in arrivo al binario 3. Allontanarsi dalla linea gialla." Corre a più non posso, ma quando è arrivata i passeggeri erano già scesi dalle nove carrozze.
In panico cercò di contattarlo, ma non rispondeva. Decise allora di scendere le scale ed attraversare il sottopossaggio. Ma quando imboccò la strada per scendere il primo gradino lo vide salire con le sue valigie. Era solo. Riconoscibile con i suoi occhiali da sole. Bello come un Dio greco. Muscoloso e moro. Si guardarono intensamente negli occhi. Il suo passo felpato, la sua valigia, le sue mani forti. Che bel ragazzo!
Dal vivo era totalmente diverso, a differenza delle foto.Sylvia aveva i capelli in disordine, con un leggero affanno, causato dalla corsa. Cercò di rimettersi in ordine frettolosamente. Mentre lui era già arrivato all'ultimo gradino. Posò la valigia a terra e le tese la mano.
-Ciao! Finalmente ti vedo dal vivo!- dice imbarazzato Paolo.
-C..ciao. piacere!- tendendogli anche lei la mano. -Subito ti ho riconosciuto!- afferma arrossendo.
Paolo però non ce la fece a resisterle e gli pose due baci su entrambe le guance. Mentre con il braccio le avvolgeva la vita. Fu di una delicatezza unica.
-Allora..- dice lui.
-Allora..- continua lei.
Non riuscivano a parlare. I suoi occhi nocciola erano dentro ai suoi, creando un atmosfera dolce e tenera che improvvisamente lei interruppe.
-Ti accompagno al B&B.- afferma scrollandosi addosso quel senso d'imbarazzo.
-Ah si certo! Il Bed and Breakfast! Hai ragione.- acconsente. -Dove dobbiamo andare, io è la prima volta che vengo quì!- dice.
-Seguimi!- mormora.
-Con molto piacere. Ma è tanto lontano?- incuriosito le domanda.
-Assolutamente no!- risponde decisa.
Camminarono per ben venti minuti, si scambiarono brevi occhiatine e ogni tanto lei gli chiedeva se gli servisse una mano nel portare le valigie, ma lui le diceva sempre di no.
Arrivati al B&B lui entra e lei rimase fuori ad aspettarlo per un po'. Si guarda un po' intorno e poi improvvisamente scende con un pacco regalo rosa in mano.
-Che cos'è?- dice mentre lui glielo porge.
-È un pensierino per te!- afferma tutto rosso come un peperone.
-Grazie mille!- arrossisce mentre si appresta ad aprirlo.-Oddio! Che carino! È un diddle femmina giusto?- dice entusiasta.
-Si, spero che ti piaccia. Io non sono bravo a far regali. Ma questo mi è piaciuto tanto! Ho pensato subito a te!- dice fiero e atteggiandosi un po' da duro.
-Un pensiero più gentile non lo potevi avere. Grazie!- dice mentre lo abbraccia di scatto per ringraziarlo.
-Senti, visto che ora è troppo tardi per uscire a farci una passeggiata. Ti va se ritorno in camera, faccio una doccia e ci vediamo stasera?- dice mentre con una mano si tocca i capelli, imbarazzato.
-Certo, perché no!- afferma entusiasta. -Ci vediamo stasera allora. Vengo io altrimenti ti perdi.- dice ironicamente lanciandogli un occhiolino veloce.
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~Spazio Autore~
Ho deciso di terminare prima il capitolo e dedicare più narrazione al prossimo. Come sempre una stellina. :-) :-) commentatee!!
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SHE 2 #WATTYS2017
Teen FictionLe avventure di Sylvia non finiscono al primo libro, ma continuano anche nel secondo. Aspetto tanti commenti e stelline come il primo libro.