~Capitolo Ventiquattro~

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Pov. Sylvia.

Oh mio Dio! Sento il suo profumo così forte che penetra nelle mie narici. E questo materasso è così duro. Penso che ora mi devo l proprio svegliare. Ieri è stato così bello. Non lo volevo salutare più. Poi ad un certo punto non ci ho capito più niente. Era talmente tardi che mi sono addormentata tra le sue possenti braccia. Non ricordo cosa sia successo dopo. Non era ubriaca, non è da me. Ripenso che potevo fargliela qualche domanda al Signorino che, quando è venuto mi ha saputo solo baciare. È che bacio ragazzi. Sentivo su di noi, gli occhi della gente. È stato proprio come nei film. E stamattina non vedo l'ora di rivederlo. Anche se ho ancora gli occhi chiusi, percepisco la luce. E mi devo svegliare immediatamente se non voglio fare tardi.

Tasto qualcosa sotto di me. È così caldo. Emana un calore paradossale. Alzo e la testa e la ruoto leggermente, con tutti i capelli arruffati,  contemporaneamente apro gli occhi. Ma! No! Scappo in bagno, afferro il lenzuolo che mi avvolgeva perché sono seminuda.

Sfreccio in bagno, chiudo la porta dietro di me a chiave. Mi fermo dietro la porta. Ma questa non è casa mia? Era Paolo quello a letto? Riapro la porta e sbircio. È proprio lui.

Ma che ha fatto? Mi ha portata quì? Ho dormito con lui?

I dubbi mi affollano la mente, tanto che sembra che c'è traffico. Non si fermano nemmeno al semaforo e lasciano passare quelli più importanti.

Cerco i miei vestiti, che non trovo. In bagno sicuro non ci sono. Stanno sulla sedia in quella stanza. Vado per uscire e Paolo si sta alzando dal letto. Mi chiama. Cosa faccio?
Sono nuda. Ho solo le mutandine e reggiseno. Ma cosa abbiamo fatto ieri notte?

SHE 2 #WATTYS2017 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora