L'aereo atterrò a Singapore la mattina presto. Sylvia era molto emozionata, non aveva mai fatto un viaggio intercontinentale.
Il tragitto in aereo fu abbastanza tranquillo, silenzioso. Erano seduti vicino in business class.
Paolo era abituato a viaggiare in quella classe infatti lo fece subito presente.
Il personale di bordo offrì champagne e caviale. Avevano uno schermo ciascuno e cuffiette per poter vedere il film che volevano.
Brindarono al loro amore e a quella vacanza che li attendeva.
I seggiolini potevano abbassarsi affinché potevano stare comodi.
Il volo prevedeva un solo scalo di due ore a Berlino. Dove mangiarono e fecero shopping nell'aeroporto.
A Singapore lì attendeva un Signore con un cartello con su scritto "Signorina Medici". Avvampò dall'imbarazzo mentre Paolo la guardò sottecchi con un sorrisetto malizioso. Prese i loro bagagli e li posò nel bagagliaio di una limousine nera. Lui era l'autista.
Gli aprì lo sportello. Quando si accomodò il divanetto interno era in pelle avorio, comodissimo con un buffet salato e dolce. Con un frigo bar.
Lei lo abbracciò fece uscire parole incantevoli.
Lui chiuse gli occhi come se volesse nutrirsi solo della sua essenza.
Prima di arrivare in albergo, fecero un breve giro per la città. Grattacieli illuminati, gente che passeggiava e rimaneva incantata dalla limousine.
Schiere di alberi possenti.
Quando arrivarono, l'autista parcheggiò momentaneamente all'entrata. Un tappeto rosso sotto i suoi piedi e una scritta illuminata d'oro prese la sua attenzione. "HOTEL PRESIDENT" con cinque stelle al suo seguito.
Proseguì sul tappeto. Alla porta un'uscire, di una certa età, aprì la porta.
La struttura era moderna. Un hall immensa con personale che parlava tutte le lingue. Paolo si avvicinò parlando in inglese. Indicò la camera e il numero del piano. Presero l'ascensore con drappi rossi alle pareti e un divano per accogliere gli ospiti. -Piano attico!- pronunciò colui che era addetto ai piani.
-Tesoro perché piano attico?- domandò Sylvia incuriosita.
-Perché per te voglio il meglio!- affermò seccamente.
Le porte si aprirono e con un card aprirono la porta. Più che una camera era una vera e propria casa. Con divani, letto rotondo con baldacchino, angolo bar, nel bagno c'era la jacuzzi con tanto d'idromassaggio.
A quel punto Sylvia voleva sapere la verità. Quello era il momento giusto.
-Amore.- Riprese fiato e poi proseguì -Io apprezzo quello che fai. Ma vorrei sapere. Che lavoro fai per avere tutti questi soldi?-
Paolo la guardò intensamente negli occhi -Hai ragione. Ora stiamo soli io e te e posso dirlo. Tu sei tutto per me. Io sono un Mistery Guest".
-E cos'è?- sbalordita gli domanda?
-Il Mistery Guest è una figura misteriosa che si aggira in alberghi ed hotel dopo una gavetta di oltre dieci anni di esperienza. Vado nei migliori alberghi e non solo affinché poter consigliare al cliente l'albergo più idoneo alle sue esigenze. Il mio compito è quello di usufruire di servizi di linee di aerei, navi, treni e annotarne pregi e difetti.-
Dopo qualche secondo di suspense.
-Che bello il tuo lavoro! Non immaginavo che avresti fatto un lavoro così bello!-
Si abbracciarono così felici e così diedero inizio alla loro vacanza mozzafiato!
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SHE 2 #WATTYS2017
Teen FictionLe avventure di Sylvia non finiscono al primo libro, ma continuano anche nel secondo. Aspetto tanti commenti e stelline come il primo libro.