~Capitolo Nove~

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La professoressa spiegava l'argomento del giorno e Sylvia fissava le sue labbra per non perdere nemmeno una parola di quella lezione e scriveva appunti per annotare ogni singola parola.

Sentiva un battito martellante nelle orecchie, era la vibrazione del telefono che incessantemente squillava nel borsone dell'Università; ma era troppo decisa a non perdersi tra le chiacchiere e concentrarsi su questo nuovo esame

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Sentiva un battito martellante nelle orecchie, era la vibrazione del telefono che incessantemente squillava nel borsone dell'Università; ma era troppo decisa a non perdersi tra le chiacchiere e concentrarsi su questo nuovo esame. Con le dite tracciava segni inimmaginabili e seguendo la trama non distraendosi.

Alla fine della giornata prese la metrò e se ne ritornò a casa. Seduta guardava le persone salire una ad una sul suo vagone.  Prendendo una ciocca di capelli avvolgendosela intorno al dito piano e con tanti pensieri all'interno. Scosse la testa per liberarsi dei pensieri negativi e alzando gli occhi al cielo perché si stava facendo una serie di discorsi mentali.

"Quante persone ci sono quì e quanti sulla faccia della terra! Tutti diversi e con caratteristiche tutte diverse tra di loro. Ognuno con una storia da raccontare."

Si guardava intorno e c'era un gruppetto di ragazzi che discuteva della giornata trascorsa a scuola. Girando lo sguardo vide un ragazza che leggeva un libro. Una coppia accanto si baciavano e poi si ricomponevano per non creare scandalo. Un alone di tristezza offuscò la sua vista e improvvisamente il buio del tunnel fece spazio alla luce del sole. Dopo poche fermate sarebbe dovuta scendere. Si ricorda del cellulare che squillava in aula e lo prese dal borsone. Era Paolo che gli chiedeva come stesse e se per quel fine settimana si poteva recare a Rimini. "Ma come mai tutta questa fretta, penserò a rispondergli più tardi". Pensava.

Gettò la borsa a terra e mentre arrivava in camera si spogliava fino ad arrivare al bagno per farsi una doccia calda e rilassante

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Gettò la borsa a terra e mentre arrivava in camera si spogliava fino ad arrivare al bagno per farsi una doccia calda e rilassante.

"Devo decidere di trovare un coinquilino per compagnia almeno, una volta a casa, potrò parlare con qualcuno e dividere le spese".

Porta la spesa in cucina e inizia a cucinare. Mise a bollire l'acqua con sale, uno spicchio d'aglio e prezzemolo; nel frattempo stuzzicava un crekers. Una volta che l'acqua bolliva calò mezzo bicchiere di riso e iniziò ad apparecchiare la tavola. Una volta cotto tolse l'acqua in eccesso e buttò due uova e incominciò a mescolare il tutto con un pizzico di pepe.

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