Si ritirò la mano a se e disse che aveva visto male. Non voleva farla preoccupare inutilmente.
-Teresa non è nessuno!- rispose con aria misteriosa.
Intanto le accarezza il volto e dopo qualche minuto Sylvia si addormentò.
Decise di andare fuori a prendere una boccata d'aria. Attendeva l'ascensore, quando salì le porte si aprirono e sbucò Teresa.
-Ciao bel ragazzo! Cosa ci fai quì?- Gli chiese incuriosita.
-Io sto andando a fumare, te piuttosto. Mi hai seguito?- domandò insospettito.
Rispose negativamente muovendo la testa. Poi attende che prende l'ascensore e va via. Continuò per la sua strada.
Paolo era incuriosito da quella ragazza che incontrava ovunque ormai. Ma cosa ci faceva in ospedale? Era intenzionato a scoprirlo.
Risalì dopo essersi fumato due sigarette consecutivamente. E mentre stava salendo per le scale udì una risata familiare. Teresa stava parlando con la suora che le augurava un in bocca al lupo. Ma per cosa? Incominciò a pensare che qualcosa non andava. Allora decisa di non salire e andarsi a prendere un caffè al bar del reparto.
-Ehy stai prendendo un caffè?-
Si gira e si trovò davanti due occhioni azzurri.
-Si, stavo un po' in compagnia dei miei pensieri.- le sorrise. -Come mai sei salita nel reparto, ti ho sentito parlare con una suora!-
Lo fissò per qualche istante. Poi rispose.
-Io? Forse ti sarai confuso. Sono salita a trovare un parente in degenza.-
Dal suo volto si percepiva menzogna. Ma lui continuò ad assecondarla.
-Prendi qualcosa?- azzardò a chiederle.
-Io mangerei anche per due.- si fece scappare un indizio importante per lasciarlo scappare così e lui lo sapeva bene.
-Dai allora. Ordina.- Acconsentì a far prendere qualcosa.
Lei si defilò toccandosi la pancia.
Poiché lui non era stupido. Si accorse di qualcosa. Ma non lo diede a vedere. Pagò il conto e ritornò da Sylvia con un mazzo di rose rosse.
Prese un vaso, lo riempì d'acqua fresca e lo posò sul comodino. Un bigliettino le giaceva accanto.
Poi accese la tv e incominciò a guardare un film attendendo il suo risveglio.
Si svegliò solo a ora di cena. Aprì la finestra per cambiare aria e la baciò sulle labbra. Quando si voltò vide il bigliettino. Lo lesse.
"Amore mio. Appena avrai ripreso le forze ti porterò via con me."
Prese i fuori e li annusò. Avevano un dolce profumo.
Poi mangiò un po' di brodo e un frullato di mele. Stava riprendendo le forze. Presto poteva riprendere in mano la sua vita. Ma per adesso prendeva per mano il suo Paolo.
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SHE 2 #WATTYS2017
Teen FictionLe avventure di Sylvia non finiscono al primo libro, ma continuano anche nel secondo. Aspetto tanti commenti e stelline come il primo libro.