"Sto ancora ripensando a quell'abbraccio. Come farò a capire con quali intenzioni ha fatto quel gesto ieri Mattia, eppure mi sembrava abbastanza sincero."
Sylvia è tutto il giorno che pensa a come combattere quel pensiero che si è aggiunto alla lista delle cose da pensare. Eppure la giornata con Sophia trascorre velocemente facendo shopping in centro. La vista di lussuosi abiti le faceva girare la testa, mentre ammirava la sorella acquistare uno di quegli abiti. Purtroppo l'Università assorbiva tutti i soldi e non né rimaneva niente per fare altro, mentre Sophia era più fortunata e poteva acquistarne più di uno. Poi in profumeria non si risparmiò per comprarle una fragranza floreale. Erano molto legate e la loro unione faceva si di sentire la mancanza quando stavano lontane.
Il mattino successivo Giulia si fece sentire per andare al mercato e per cercare di discutere della situazione che si era creata.
Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
-Ehy Sylvia, racconta tutto. Ieri non ti ho potuta chiamare perché ero impegnata, ma il ragazzo del bar mi ha riferito tutto!- dice senza accorgersi che in realtà lei stava ancora dormendo.
-Cosa? Ma chi sei?- risponde assonnata.
-Sciocchina sono io! Giulia! Dai forza, svegliati! Sto per venire, fatti trovare pronta che andiamo al bar a fare colazione!- dice Giulia chiudendo la conversazione.
"Cavoli! Non mi ha fatto nemmeno finire di parlare! Io a quel bar non ci vado! Uffy. E se li dovessi rincontrare? Non so come reagirei questa volta."
Lamentandosi cerca di alzarsi dal letto. Mettendo le coperte spiaccicate a terra e calpestandole a piedi nudi.
"Non vedo nulla! Ho tutti questi capelli avanti agli occhi, come il mio solito."
S'infilò lo spazzolino in bocca e incominciò a lavarsi i denti. Poi riempì la vasca per un bagno caldo fino a quando fu interrotta dal suono del campanello.
-Mamma apri- urla dal bagno. -È Giulia!-
-Si tesoro, apro la porta.- risponde amorevole Monica. -Chi è?- risponde al citofono.
-Signora Monica, sono Giulia!- mormora.
-Certo, ti apro subito!- risponde.
Una volta sù si salutano con un casto bacio. Poi riprende la conversazione.
