I genitori di Sylvia si recarono, di corsa, in sala rianimazione. Avevano sentito quell'urlo di dolore, dentro il quale, si sentiva l'amore di Paolo verso quella ragazza adagiata, inerme, su un letto d'ospedale.
-Paolo!- urlarono, entrando nella sala.
Il giovane era immerso in una pozza di lacrime. Singhiozzava. Teneva forte la mano ghiacciata.
Monica cercò di tranquillizzarlo cercando di trovare forza dentro la sua anima. Gli pose le mani calde sulle spalle e con il cuore in gola pronunciò -Dobbiamo accettare il fatto che sia così. Adesso dobbiamo lottare per farla vivere. Dobbiamo regalarle tutto l'amore possibile per vederla ancora tra di noi!-
A quelle parole smise un secondo di piangere, poi si alzò e posò la testa tra il seno. Era così fredda. Voleva solo farle capire che lui era lì e che c'era e non se ne sarebbe andato.
La mamma uscì dalla camera, mentre lui era ancora dentro.
-Io ti amo.- le sussurrò all'orecchio.
Le dita incominciarono ad avere un input dal cervello. Le muoveva a moviola accarezzando il lenzuolo.
Non se ne accorse. Una lacrima gli cadde e sfiorò il suo volto.
Poi la baciò sulle labbra anche se lei non poteva ricambiarlo.
Avanzò verso la porta e la chiuse alle spalle.
-Signore, la prossima volta dovrebbe indossare il camice verde e le scarpe asettiche. La paziente deve stare in un ambiente pulito e privo di batteri- si apprestava a dire un uomo con una divisa bianca.
-Certo, ha ragione. Ma io... Mi scusi!- rispose allontanandosi.
Mete lo abbracciò con affetto paterno.
-So che le vuoi bene!- gli mormorò.-Io la amo. Farei di tutto pur di vederla sorridere. Avevo preparato anche una sorpresa per lei. Ma non m'importa più. È lei la mia sorpresa. Voglio solo lei.- sussurra -Vado a prendermi qualcosa al bar, non mi sento affatto bene!-
Si allontanò portando con se la speranza.
È impossibile capire come ci si sente quando la persona che ami va in come improvvisamente. Credi in tutto e per tutto che si possa risvegliare da un momento all'altro e riabbracciarla. Sylvia non è più con loro. Ma ha regalato a tutti un po' di amore. Un amore che tutti porteranno sempre con loro.
A Mete gli ha regalato la gioia di essere un padre.
A Monica di essere una mamma speciale.
A Sophia di essere la sua migliore amica, più che sua sorella.
A Giulia di essere sua sorella, più che la sua migliore amica.
E a Paolo? A Paolo gli ha regalato l'amore. Quello vero. Quello che non bastano le parole ed un pensiero. Bastava stare insieme che tutto prendeva un senso. Che non aveva bisogna di dirlo, era lì che l'avrebbe aspettata. Risolvere quella solitudine, sono le cose inutili. Nessun ricordo sembrava arrivare. Voleva un dare un senso a quello che stava vivendo.
Gli avrebbe camminato accanto ogni momento. Cerca nel vento la sua mano. Non ci sono più ingannevoli parole. Come onde che s'infrangono nel sole. Nel cuore suo sapeva che un giorno si sarebbero incontrati. Era cosciente che era lì e sentiva le sue risate.
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SHE 2 #WATTYS2017
Teen FictionLe avventure di Sylvia non finiscono al primo libro, ma continuano anche nel secondo. Aspetto tanti commenti e stelline come il primo libro.