[le virgolette "..." indicano il pensiero, mentre il trattino -...- è il dialogo]
"Ok, Eren. Puoi farcela! Non sarà poi così difficile..."
Continuo a ripetermi questa frase come un mantra durante il tragitto, ma sono ancora più agitato di prima.
Certo, a chiunque sembrerebbe un atteggiamento esagerato, ma questo lavoro è davvero importante per me.
Per un ragazzo di sedici anni come me, é già difficile trovare lavoro, soprattutto se si vive in una metropoli come Los Angeles.Finalmente arrivo a destinazione e mi ritrovo davanti ad una bellissima vetrata azzurra, che dà ingresso al prestigioso cafè di lusso: The Mari's cafè.
"Sembrerebbe un bar italiano dal nome e dall'ambientazione che riesco ad intravedere"
Quando entro, mi sento inondare da un dolcissimo profumo e da un rassicurante calore, che mi tranquillizza subito.
Senza indugiare ancora, mi dirigo verso la porta che dà alla stanza della direzione.
Cavolo, ho di nuovo l'ansia a mille.Chiudo la mano in un pugno e nemmeno il tempo di bussare, che una donna si precipita dinanzi a me, facendomi sobbalzare.
- Buongiorno! Finalmente sei arrivato. Sei tu Eren?- dice tutto ad un fiato con un mega sorriso stampato in faccia.
-B...buongiorno. Si, sono io.- rispondo un pò stordito. Ma quanto urla questa?
- Bene! Mi presento, sono Hanji Zoe, la proprietaria del locale. - sento tirarmi la manica della giacca.
-Vieni, entra e parliamo un pò - mi fa accomodare all'interno, mostrandomi sempre un enorme sorriso. Forse cerca di rassicurarmi.
Di sicuro avrà notato la mia agitazione."Bravo Eren!" mi rimprovero mentalmente. "Ora mettiti a balbettare e vedrai come lo ottieni il tuo amato lavoro..."
Decido di iniziare con una presentazione base, così magari mi avvantaggiò un pò.
-Mi chiamo Eren Jaeger, ho 16 anni e vor...- mi blocco quando sento la donna emettere un acutissimo urlo, che poco ci manca a spaccarmi un timpano.
"Ma che ho fatto di male?..."
-Non ho bisogno della solita presentazione- sorride - Sei perfetto!-
Conclude un un piccolo sorrisetto malizioso.Io rimango sensa parole, questa non è normale.
-Ma, io...-
-Non dire altro, il posto è tuo. Non sai da quanto tempo cerco un ragazzo come te: sei alto, bello, giovane e sono sicura che attrarrai molte clienti - ammicca nell'ultima frase divertita.
-No, aspetti...scusi ma non ho capito...come fa lei a...-
-Ho parlato con tuo padre e sono già stata informata di tutto- mi dà un'affettuosa pacca sulla spalla per rassicurarmi. Avrò sicuramente una faccia da idiota. Dannata timidezza.
-ok- sussurro.
-Ci vediamo domani mattina alle 7.00-
Si allontana da me e si dirige verso la grande scrivania in mogano, dove vi sono riposti parecchi oggetti, per non parlare delle pile di fogli sparsi ovunque, che ricoprono tutta la superficie. L'ordine non è il suo forte a quanto pare.
Mentre continuo ad osservare la stanza, la donna si avvicina nuovamente a me con dei fogli in mano ed un grembiule.
-Questi sono gli orari ed i turni che dovrai fare, mentre qui ci sono i vari compiti e le spiegazioni di come funzionano alcuni macchinari. Mi raccomando imparali in fretta.-
Mi raccomanda porgendomi i fogli e la divisa del locale.
-Grazie mille- dico leggermente imbarazzato.
•••••••
Dopo vari ringraziamenti e raccomandazioni, mi fa accomodare fuori ed io inizio a perlustrare il locale.
È tutto molto elegante, ma non troppo, i colori dei muri sono bianchi con sfumature rosa chiaro, contornate da piccole piastrelle nere.
La superficie dei tavoli ed il bancone sono di colore verde smeraldo e sono contornati da un mosaico nero brillante.Devo dire che è tutto perfettamente abbinato, perfino l'uniforme ha lo stesso colore dei tavoli, con una graziosa cucitura bianca che indica il nome del locale .
Dopo aver osservato il tutto, esco guardando ancora sbalordito l'hotel sopra il bar. È davvero enorme, mi piacerebbe vederlo dentro.
Ma c'è una cosa che non capisco. Da che parte è l'entrata dell'hotel?
Insomma, qui ci dovrebbe essere una grande entrata, invece non c'è niente, solo il bar.Cammino distrattamente all'indietro cercando di trovare l'entrata o la fine dell'hotel, ma sbatto contro qualcosa, e per poco perdo l'equilibrio.
-Che cazzo fai!-
Sobbalzo sentendo una voce dietro di me e mi giro di scatto, incontrando lo sguardo di un uomo che mi fissa truce, mentre si alza da terra e si pulisce i vestiti sporchi.
Sgrano gli occhi, mentre penso ad una qualsiasi scusa.
-Tsk. Guarda dove cammini moccioso.-
Non ho mai sentito parlare qualcuno con un tono di voce così cupo e sprezzante, da farmi venire i brividi.
Si china per riprendere la valigetta che le è caduta durante l'impatto, e s'incammina verso il luogo da cui ero uscito prima.
Io rimango paralizzato sul posto e mi ci vuole un pò per realizzare cosa era accaduto.
"Sono un idiota" mi rimprovero per l'ennesima volta.
•••••••
Arrivato a casa mi lancio letteralmente sul divano, sparpagliando i cuscini per terra. Accanto il display del telefono per controllare se ci sono messaggi, ma fortunatamente nessuno mi ha cercato.
Sono troppo stanco e confuso per parlare con qualcuno.
Alzo gli occhi al soffitto bianco ed incomincio a pensare.
Penso a tutto quello che è successo e a quello che succederà, chiudo gli occhi e l'immagine di un uomo si fa spazio tra i miei pensieri.
Non sò perché mi sia venuto in mente proprio l'uomo che ho urtato inconsapevolmente.
I suoi occhi...incutevano così timore, erono freddi, gelidi e cupi.
Vuoti e taglienti.
Sembrava quasi che mi stesse scrutando l'anima, e poi, quella voce così gelida ed inespressiva...Cavolo mi ha fatto davvero paura, spero proprio di non rivederlo.
♥♡♥
Buongiorno a tutti! (〜^∇^)〜
Ho perso quasi un' ora per scrivere questo capitolo perché più lo leggevo, più pensavo che non andasse bene e quindi lo cancellavo.
Come se non bastasse avevo anche le soundtrack di SNK, quindi il mio cervello è completamente andato.•﹏•
Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, e lasciate una stellina se è stato di vostro gradimento.☆\(^ω^\)
Ora vi lascio una piccola immagine kawaii
Che teneri awe.  ̄ω ̄Al prossimo capitolo, bye ♥
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BEST MISTAKE- Levi x Eren ( Ereri/Riren)~yaoi
FanfictionEren è un semplice ragazzo come altri, scampato ad una situazione familiare difficile, e trasferito in un appartamento di una delle più grandi città:Los Angeles. Lì troverà un lavoro, degli amici ed una persona speciale. Ma non tutti sono sempre gen...