EREN'S POV
Rimasi subito allibito da quel racconto.
L'intera vita di Levi non è stata altro che un incubo ad occhi aperti, un susseguirsi di spiacevoli eventi, pieni di sofferenza, dolore e tristezza.
Talvolta mi sentivo io la vittima quando ripensavo alla mia infanzia da "carcerato" in camera, ma ora mi devo ritenere più che fortunato.
Non avrei mai e dico mai minimamente immaginato che la sua vita fosse stata così crudele da non permettergli neanche una minima gioia.
Avrei dovuto capirlo, il suo sguardo freddo, malinconico, tipico da chi ha subito molto ma che ha detto poco; i suoi modi di atteggiarsi sempre prudenti e precisi, il suo carattere sensibile e dolce coperto da una spessa armatura di menefreghismo, rabbia e disprezzo.
Questo era Levi. Non avevo capito niente di lui in tutti questi giorni.
Ogni cosa che faceva e diceva era dettata dall'esperienza di un evento passato.
Avrei dovuto capirlo molto prima, invece di giudicarlo per i suoi modi scontrosi e per la sua freddezza.
- Levi...scusami...s-sono un vero stupido...ti prego...perdonami - ed ecco che adesso cerco di rimediare all'irrimediabile con le mie solite lacrime. Perchè, sfortunatamente, in queste situazioni non sò fare altro, e per questo mi picchierei a sangue.
- Non importa. Ormai è passato - dice lui guardandomi fisso negli occhi con un velo di malinconia - Adesso basta piangere, asciugati quelle lacrime - dice gentilmente, porgendomi un fazzoletto dal pacchetto sul comodino.
- Grazie! - dovevo sussurrarlo quel "grazie" e non urlarlo come una donna a cui si è rotta un'unghia.
- Tsk. Dovrei essere io quello che piange. Certo che sei proprio un moccioso ed hai pure il coraggio di negarlo -
Io abbasso lo sguardo imbarazzato. Nel frattempo, Hanji aveva assistito a tutta la scena con una faccia...una faccia...ecco, non saprei nemmeno come descriverla. Sembrava stesse per piangere, ma allo stesso tempo aveva un mega sorriso perverso stampato sul volto. No, non c'è un aggettivo per descrivere la sua faccia oltre che spaventosamente inquietante.
inoltre ho notato che è rimasta in silenzio per tutto il tempo, quindi credo che già sapesse tutto sul passato del moro.
D'un tratto quella sua espressione strana ed inquietante si trasforma in una dubbiosa.
- Eren, quando eravamo prima sulle scale hai detto che Levi ti ha violentato, o sbaglio? -
Oh, cazzo. Mi sono incastrato da solo.
Io e Levi sbarriamo gli occhi in contemporanea mentre Hanji guarda il moro con un'espressione truce e accusatoria. Sinceramente preferivo la strana faccia di prima a questa.
Cosa faccio ora? Avevo promesso a Levi che non avrei mai parlato di questa storia con nessuno e invece mi sono fatto sopraffare dalla rabbia del momento e ho parlato senza pensare.
Cosa farà Hanji quando saprà della realtà dei fatti?
Dopotutto io sono ancora minorenne e lui è molto più grande di me di undici anni.
- Allora Eren? L'uomo qui presente ti ha violato contro la tua volontà, oppure ho capito male? - non posso mancare alla promessa fatta con il moro, non mi resta che mentire.
- N-no Hanji... cosa vai a pensare...Levi non ha mai-...- Sì, l'ho fatto - m'interrompe il moro di fianco a me, con sguardo basso e colpevole.
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BEST MISTAKE- Levi x Eren ( Ereri/Riren)~yaoi
FanfictionEren è un semplice ragazzo come altri, scampato ad una situazione familiare difficile, e trasferito in un appartamento di una delle più grandi città:Los Angeles. Lì troverà un lavoro, degli amici ed una persona speciale. Ma non tutti sono sempre gen...