capitolo 17

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Un flebile raggio di sole attraversa la persiana semichiusa,  mentre la stanza è  ancora immersa nella penombra.

Vorrei sapere che ore sono, se è mattina o pomeriggio,  ma non ho nemmeno la forza di girare la testa verso la sveglia posta sul comodino di fianco a me.

Dopo ieri notte non sono più riuscito a prendere sonno,  e come avrei potuto addormentarmi quando l'uomo che mi ha provocato tutto quel dolore fisico e morale, dorme a pochi centimetri da me?

Per tutta la notte sono rimasto immobile e col fiato sospeso,  terrorizzato all'idea che se avessi osato svegliare l'uomo,  mi avrebbe riprocurato quel dolore.

Ogni suo movimento o sospiro provocano in me un sussulto.

Ma perché lo avrà fatto?
Ieri era sembrato così gentile quando mi ha visto fuori casa e sotto la pioggia.

Forse ha cercato di mandarmi via stuprandomi? Non credo.
In fondo è stato lui ad ospitarmi.

Non riesco a capire.

Sento solo la testa scoppiare e la fronte bollente. Ho le guance appiccicose per via delle lacrime ormai asciutte.  Voglio tornare a casa...

LEVI'S POV

Mi sveglio, finalmente riposato a dovere dopo tutte le varie vicende accadute ieri.

Avrei passato nuovamente la nottata in bianco se non mi fossi sfogato ieri notte.

Allungo il braccio tastando il comodino con la mano alla ricerca del mio telefono, mentre sento il mocciosetto alle mie spalle che sussulta per l'ennesima volta.

Che fastidio... non era mica la sua prima volta, no?

Guardo l'orario nel mio telefono:  10.20

Era da anni che non dormivo così tanto e profondamente,  e strano...

Ma un'altro pensiero mi balza nella mente. Il lavoro! Dovevo andare a lavorare circa due ore fa! Dirò che mi sono sentito male.

Faccio per spengere il telefono,  quando noto un messaggio nella barra delle notifiche.

<<da Mr. Sopracciglia>>

" Buongiorno Levi, ti informo che oggi è il tuo giorni libero e visto che non ti prendi mai un giorno di ferie, dono obbligato a dertele.
Quindi riposati e goditi il tuo giorno libero.
Ps. Se vieni a lavoro ti mando fuori a calci."

Tsk. Giorno libero equivale a "giorno in cui non verrò pagato", ecco perché non prendo mai un giorno di ferie.

Bhè,  almeno oggi potrò riposarmi a dovere.

Poggio il telefono sul comodino, non prima di aver risposto al messaggio del mio capo con un " ok,  come vuoi."

Passo una mano sugli occhi, ancora reduci dalla sonnolenza e dagli effetti finali di quelle odiose sostanze che sono costretto a prendere e a vendere.

Mi rigiro nelle coperte incontrando la figura immobile del castano.

È steso supino, completamente immobile,  che con sguardo vitreo fissa il soffitto,  nonostante un raggio di luce gli stia letteralmente trapassando gli occhi, donandogli una lucentezza smeraldina mai vista prima.

-Oi- cerco di attirare la sua attenzione,  ma ne ricavo solo un sussulto
-Guarda che diventerai cieco se non ti copri gli occhi dalla luce- ancora nessun movimento. Ma che gli prende?

BEST MISTAKE- Levi x Eren ( Ereri/Riren)~yaoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora