capitolo 3

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I primi raggi di luce si fanno spazio nell'oscurità della stanza.
Pian piano l'ambiente s'illumina sempre più e s'incomincia a percepire anche la freschezza mattutina.
Nella stanza regna il silenzio, fin quando il rumore di una sveglia interrompe quella tranquillità.

LEVI'S POV

Allungo un braccio in cerca di quello stupido affare che mi sta rompendo un timpano. La spengo. Apro appena gli occhi ma vengo abbagliato dalla luce che filtra dalla finestra, e metto un braccio sugli occhi ancora carichi di sonno.

Come al solito non ho dormito molto.

Cerco di mettermi seduto, ma percepisco un lieve dolore al braccio.
-Tsk, stupido moccioso.- ripenso alla caduta di ieri.

Mi alzo e sistemo il letto e tutta la stanza.
Odio che anche la più minuscola cosa sia fuori posto, mi dà sui nervi.

Mi lavo, mi vesto e vado in cucina per fare colazione con il mio solito thè nero rigorosamente senza zucchero. Odio le cose dolci.

In mezz'ora sono pronto e mi dirigo verso la mia postazione di lavoro.
Arrivato, scendo dalla macchina.
Apro la porta del bar e mi dirigo verso l'ascensore che porta al mio hotel.

Tutto questo senza segnare di uno sguardo nessuno.
Non voglio scocciatori di prima mattina.

Come al solito,  vado nell'ufficio del mio direttore: Erwin Smith.

-Buongiorno,  Levi-  mi saluta con il suo solito tono spensierato, io mi limito ad un cenno del capo.

-Lì ci sono i compiti di oggi- dice, indicandomi un foglietto con delle annotazioni.

-Sono sempre le solite cose, è inutile che sprechi inchiostro per stampare ste cazzate. Sò quali sono i miei compiti.-

Mentre sto per varcare la soglia, intravedo Erwin alzare gli occhi facendo finta di non avermi sentito.

Chiudo la porta e guardo il foglio con i vari lavori da svolgere.

pulire l'ingresso
camere 120-122-124  al  1° piano
lavare le vetrate del  2° e 3° piano
...

In pratica: pulire.

Il che non mi dispiace affatto, dato che amo la pulizia e l'ordine, per questo tutti mi chiamano il "maniaco della pulizia".

Il mio problema era un altro.
Il mio compito è  quello di gestire tutti i  dipendenti e dare loro i vari compiti e,  in pratica, devo parlare e interagire con le persone.
"Che palle..."

Sospiro, mentre alcuni ragazzi si avvicinano al mio bancone per ricevere i vari compiti del giorno.

Dopo qualche minuto, sono finalmente libero ed ora mi resta di svolgere i miei incarichi.

Mi dirigo verso la prima camera che vedo, la 124, e sinceramente io ODIO questa stanza.

È stata affittata da appena una settimana da cinque o sei ragazzi ed ogni volta c'è sempre un casino assurdo.

Entro disgustato e già percepisco un pò di nausea alla vista di quello schifo.

La stanza è a soqquadro,  con le lenzuola sparse per terra, carte di merendine e cartoni di pizza che fanno compagnia alle lenzuola, oggetti di ogni tipo sparsi ovunque e vestiti buttati all'aria, letteralmente!

-Come cazzo ci è finita quella maglietta sul lampadario? -

Non mi faccio altre domande ed incomincio ad ordinare quello schifo.
Perlomeno ho un bel  passatempo:  contare i preservativi usati che trovo negli angoli più  disparati della stanza.

BEST MISTAKE- Levi x Eren ( Ereri/Riren)~yaoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora