capitolo 43

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EREN'S POV

Sto vivendo un incubo. Questo non può essere vero. Levi non può essere svenuto davanti ai miei occhi. Non ci credo, mi rifiuto di crederci!

Mi gira forte la testa, non ci sto capendo niente. I rumori di spari, le grida, il sangue e le ferite sul mio corpo...tutto questo mi manda in confusione. 

Devo reagire, ma non ho le forze, sento solo le lacrime che premono di uscire. D'altronde, come dice sempre Levi, sono solo un moccioso. Ed è vero. Sò solo piangere in queste situazioni, non sò combattere, non sò farmi valere e non sono capace di difendere le persone a cui tengo di più.

Però, Levi, ed anche Hanji, hanno lottato per me, hanno messo in gioco tutte le loro forze per trovarmi e farmi uscire da questo posto, Non posso rendere vani i loro sforzi. Hanji sta ancora combattendo, per me, e Levi sta soffrendo...per me.

Adesso è il momento di ripagarli, non sò come, ma riuscirò a trovare un modo per uscire da quì.

Per prima cosa devo liberarmi. Impugno il bisturi e comincio a recidere le cuciture della cinghia in cuoio che mi blocca il polso sinistro. Un volta liberato, mi tiro sù col busto per tagliare anche le cinghie delle caviglie, ma appena mi accovaccio sento le ferite sulla schiene e sul busto bruciare. Stringo i denti e con più determinazione seghetto il cuoio fino a romperlo.

Mi alzo di scatto dal lettino ma cado miseramente al suolo, dopo tutte le torture che ho subito ci vorrà un pò per ristabilirmi. Mi trascino con le braccia verso il corpo immobile del mio ragazzo, avvicino l'orecchio sul suo petto e percepisco appena i battiti del suo cuore, anche il suo respiro è debole ed il suo corpo è sempre più freddo. Ho paura di perderlo, non può lasciarmi così, non glielo permetterò.

Per prima cosa devo bloccare la fuoriuscita di sangue dal suo braccio, mi serve del disinfettante ed una benda.

Vago con lo sguardo per tutta la stanza e per prima cosa vedo i miei vestiti sulla sedia. Non posso di certo rimanere nudo, quindi li prendo e mi vesto subito. Poi mi avvicino al piccolo mobile bianco posto vicino al lettino ed apro tutti i cassetti. Fortunatamente trovo una bottiglietta di alcool e delle garze, li prendo e torno subito da Levi. 

Mi inginocchio vicino al suo corpo e gli faccio poggiare la testa sulle mie gambe, poi gli scopro il braccio insanguinato dalla giacca e dalla camicia e con un batuffolo di cotone imbevuto d'alcool cerco di disinfettare come posso la ferita. Non sarò un medico ma devo dire che i corsi di primo soccorso a scuola si sono rivelati utili.

- Levi, allora?! Non posso resistere ancora per molto, sto per finire i colpi! - grida Hanji dal corridoio.

- Hanji! Levi è svenuto! - dico in un urlo quasi disperato.

- Oh cazzo! Eren trova una via di fuga nella stanza, quì non si può più tornare indietro ci sono troppe guardie! - 

-Si! -

Una volta tolto gran parte del sangue comincio a bendare la ferita per impedire altre fuoriuscite, ma prima che me ne accorga un uomo molto possente e armato fà irruzione nella stanza.

Si avvicina minaccioso a noi ma prima che riuscisse a puntarci l'arma addosso era già a terra, colpito da un mio pugno. Mi sento strano, che se una strana forza si stesse impossessando del mio corpo dandomi più energia. 

- EREN ATTENTO! DEGLI UOMINI SONO RIUSCITI AD ENTRARE! - 

Altre tre guardie dallo sguardo cupo e minaccioso si riversano in stanza, uno di loro mi blocca per un braccio mentre gli altri due si avvicinano pericolosamente al corpo inerme di Levi. 

BEST MISTAKE- Levi x Eren ( Ereri/Riren)~yaoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora