Ho il cuore in gola. Ho paura ad entrare in quella stanza.
Ho il terrore che mi dicano qualcosa di orribile, qualcosa da cui non c'è alcun ritorno.
Il dottore nota la mia esitazione e mi poggia una mano sulla spalla, dandomi poi una pacca incoraggiante.
Deglutisco a fatica ed entro.
Ho gli occhi chiusi, ho paura di vedere in che condizioni è. Sento la porta dietro di me chiudersi lentamente. Adesso sono solo, non c'è più nessuno a confortarmi. Stringo i pugni e ancora con gli occhi chiusi, mi avvicino al letto dove è disteso il mio ragazzo.
Riapro gli occhi lentamente ed una piccola lacrima solca la mia guancia.
Sento una morsa al cuore quando lo vedo disteso lì, in quel letto dalle lenzuola bianche come la sua pelle, con una mascherina a coprirgli parte del viso e con una flebo attaccata al braccio. Un macchinario indica i battiti regolari ma lenti.
Ho paura a toccarlo, è come se lo rompessi tanto è fragile.
Sposto lo sguardo su tutto il suo corpo, notando poi una grande fasciatura sul suo braccio. Gli sfioro il braccio sano e prendo delicatamente la sua mano tra le mie, stando attento a non far muovere la flebo. La porto lentamente alle mie labbra e gli lascio un delicato bacio mentre altre lacrime scendono dai miei occhi.
Non so niente delle sue condizioni, nessuno mi ha ancora detto nulla. La sola cosa che so è che è vivo, tutto quì. Vorrei sapere se e quando si risveglierà o... se rimarrà così per mesi, anni... oddio non voglio neanche pensarci.
L'unica cosa che voglio fare per ora è restare con lui, sorvegliarlo finchè non riapre gli occhi, e non mi importa per quanto dovrò aspettare.
E pensare che circa quattro mesi fà lo odiavo...
Che strano il destino.
- Signorino Eren, dovrebbe venire con me per altri accertamenti - ero così assopito nei miei pensieri, che non ho fatto subito caso alla giovane infermiera.
- No... la prego mi lasci con lui - dico con voce strozzata dal pianto.
- Ma, lei ha riportato gravi ferite e lesioni su tutto il corpo, non potrebbe nemmeno alzarsi dal letto - continua con il suo tono dolce e pacato.
- Non importa. Se sono io a soffrire va bene -
- Sono sicura che il suo amico starà bene - dice con un leggere sorriso - Adesso la prego, mi segua. Il dottore la sta aspettando -
Rimango immobile davanti al ragazzo, non rivolgendole neanche uno sguardo. Lei sospira e si avvicina a me.
- Il dottore che vuole visitarla è lo stesso che ha operato il ragazzo, se vuole può fargli qualche domanda sulla sua situazione -
A quella frase mi convinco. Non avrei voluto lasciare di nuovo solo Levi in quella spoglia stanza, ma almeno avrei saputo qualcosa sulle sue condizioni.
[...]
- Allora, sente dolori forti in un punto preciso? - mi domanda il medico alla fine della visita.
- No -
- Va bene, allora ti prescrivo qualche medicinale che ti rimetta in forze - annuisco e riporto lo sguardo sulle mie mani che continuano a torturare la maglia del pigiama.
Hanji è stata molto gentile ad avermi comprato un paio di boxer ed un pigiama nuovo, visto che il primo era finito in brandelli ed i miei vestiti erano sporchi di sangue mio e di Levi.
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BEST MISTAKE- Levi x Eren ( Ereri/Riren)~yaoi
Fiksi PenggemarEren è un semplice ragazzo come altri, scampato ad una situazione familiare difficile, e trasferito in un appartamento di una delle più grandi città:Los Angeles. Lì troverà un lavoro, degli amici ed una persona speciale. Ma non tutti sono sempre gen...