capitolo 25

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EREN'S POV

È già passata più di una settimana dal ritorno di Hanji e adesso tutto prosegue come al solito.

Io ho ripreso il mio lavoro al bar e Levi lavora di nuovo da solo nelle " sporche e luride" camere del Rose Hotel, o almeno così le definisce lui...

Ovviamente vivo ancora a casa sua e direi che sta incominciando ad accettarmi come suo coinquilino, anche se mi costringe ancora a dormire con lui nel letto... credo che lo faccia per dormire meglio, lo vedo molto più rilassato e riposato.

Ultimamente non è nemmeno uscito la notte per spacciare, ne sono felice.

Anche se dormiamo insieme, non mi ha più toccato dopo quella sera, se non per qualche abbraccio di conforto.

Con lui ho imparato ad aprirmi di più, raccontandogli episodi del mio passato e della mia infanzia non del tutto così felice, e lui ascoltava in silenzio mentre mi stringeva in un caldo abbraccio, scompigliandomi i capelli amorevolmente.

Oggi è sabato e manca esattamente un mese a Natale.

Spero che almeno quest'anno riesca a festeggiarlo felicemente e non come gli anni passati.

Ho sempre passato il Natale a casa, e a volte, venivano Armin e Mikasa per tirarmi un pò sù quando i miei uscivano.

Ora sono in camera mia, bhè tecnicamente mia e di Levi, a disegnare ciò che vedo dalla finestra.

Ho sempre amato disegnare perchè da piccolo, quando i miei mi chiudevano in camera per l'intera giornata, era l'unica cosa che mi facesse sentire libero di esprimere i miei pensieri e i miei sentimenti. Questo accade anche ora.

Guardo intensamente il paesaggio che si vede dalla piccola finestra posta sopra la scrivania e cerco un punto da cui poter prendere ispirazione per iniziare il disegno.

Anche se sono a Los Angeles e non c'è molto da definire "paesaggio",dalla casa di Levi si può vedere chiaramente un boschetto con un gruppo di collinette sullo sfondo.

Non è molto, ma mi accontenterò. Almeno la mia visuale non è ostacolata da stupidi grattacieli.

Mentre inizio a tracciare le prime linee sul foglio bianco, vedo la figura minuta di Levi parlare al telefono, appoggiato alla staccionata del giardino.

Non sò come, ma incomincio a fissarlo intensamente, approfittando del fatto che sia girato di spalle. 

Inconsciamente la mia mano comincia a "muoversi da sola", cambiando il mio soggetto dal paesaggio a quello dell'uomo.

D'un tratto chiude la chiamata e rientra velocemente in casa, lasciando la mia mano a mezz'aria intenta a finire il bozzetto.

-Eren!-  lo sento chiamarmi dal piano di sotto.

-Sì, arrivo! - rifinisco il disegno come posso e lo ripongo nell'ultimo cassetto della scrivania, al sicuro in una carpetta dove tengo tutti i miei disegni.

Non voglio che Levi, o qualunque altra persona veda i miei disegni. è imbarazzante.

Scendo subito le scale e raggiungo Levi al piano di sotto.

- Eccomi! - 

-Eren, prendi dei vestiti di ricambio, le tue cose più importanti e andiamo via - il suo tono è gelido come al solito, ma percepisco della preoccupazione in lui.

- Perchè? - 

- Fai come ti ho detto! Non abbiamo tempo -

[Pochi minuti prima in giardino]

BEST MISTAKE- Levi x Eren ( Ereri/Riren)~yaoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora