[ Allora in questo capitolo possono esserci delle parti un pò violente, se vi danno fastidio o non vi piace questo genere potete saltare l'Eren's pov però vi avverto che potreste perdere delle parti interessanti]
Uno squillo...due squilli...
"Avanti rispondi "
Tre squilli...
- Pronto? -
- Hanji ho bisogno del tuo aiuto! -
- Levi? Ma che hai?... Che succede? -
-Eren... - mormoro incapace di parlare.
- Eren? Gli è successo qualcosa? - domanda confusa.
- Eren è stato rapito. Hanji ho bisogno del tuo aiuto e subito! -
- Cos-? Come?! Quando?!... Levi?...LEVI RISPONDIMI! - urla dall'altro capo del telefono.
- Vieni a casa mia, ti spiegherò tutto -
- D'accordo, sarò lì tra dieci minuti -
- Ok. Ah Hanji, porta la valigetta nera -
- C-cosa...? Allora la situazione è grav- le riattacco il telefono, non ho molto tempo.
Adesso devo pensare a prepararmi. Riavrò il mio Eren, anche a costo di farli fuori tutti.
Spero di riuscire a cavarmela con l'aiuto di Hanji. Lei ha fatto la scuola militare da ragazza ed è in grado di manovrare armi di qualsiasi grandezza e potenza.
È un'esperta negli attacchi a sorpresa e nel campo era tra i migliori. Dopo decise di smettere vendendo tutte le armi e aprendo il bar, nonostante ciò conserva ancora in una valigetta nera un potente AK-74 di calibro 223.
Mi faccio una doccia lampo e mangio velocemente mezzo tramezzino ed un bicchiere di succo, tanto per avere un minimo di energia, nel mentre sento arrivare la macchina della donna e mi precipito fuori casa.
Hanji scende dall'auto con la valigetta in mano, pronta ad inondarmi di domande, ma io la blocco indicandole con un cenno la mia auto. Entriamo in macchina, io al volante e lei al posto del passeggero.
- Prepara l'arma, ne avremo bisogno - le ordino mentre metto in moto.
- Si subito - obbedisce a bassa voce - Ma adesso dimmi che è successo ad Eren! -
- Ti dico tutto per strada -
EREN'S POV
Tutto è cominciato un'ora fà quando mi sono svegliato in questa piccola e spoglia stanza, legato ad un freddo lettino di ferro.
Ora, in quello stesso lettino mi vengono inflitte le peggiori ferite, quelle capaci di ferirti fin nel profondo dell'anima.
Quell'uomo, quel sadico uomo dagli occhi da pazzo continua a deturpare la mia pelle lasciando evidenti segni sul mio addome e sulle braccia.
Testa la mia resistenza. Fin dove il mio corpo può spingersi.
È da un'ora che subisco questo genere di flagellazioni e nonostante sembri poco tempo, il mio corpo è arrivato quasi al limite.
Comincia così, incidendo le mie carni fino ad arrivare al nervo. Manda piccole scosse che arrivano dritte al cervello, provocandomi dolori lancinanti. Ogni reazione viene monitorata da un grosso macchinario.
Ancora e ancora, non si ferma mai. Ogni grido, un taglio. Ogni lacrima, uno schiaffo. Non avevo mai provato così tanto dolore in vita mia. È... straziante.
Sento il sangue scorrere fluido dai miei polsi, ho i battiti accelerati e la testa non la sento neanche più ormai.
Ogni volta che scopre una reazione nuova del mio corpo lo annota nella sua cartelletta, e solo in questo breve lasso di tempo posso riprendere fiato.
- I tuoi riflessi sono impressionanti - parla fra sè annotando velocemente le sue scoperte.
- Adesso rimangono altri due test. Quello del dolore e quello del piacere. Sono curioso in che modo reagirà il tuo cervello agli impulsi - ha gli occhi da pazzo, non credo ragioni in questo momento.
Il suo camice bianco è pieno di schizzi del mio sangue, anche il suo viso è sporco ma lui sembra non curarsene.
- Ora testerò quanto dolore riesci a sopportare, sai, devi restare cosciente quando ti inietterò ed estrarrò il siero mutageno dal tuo cervello - termina la frase con una risata a dir poco agghiacciante.
Non ce la faccio più, basta. Sono stanco e dolorante, sento ancora gli ultimi rivoli di sangue solcare la mia pelle.
Perchè Levi non viene a salvarmi? Forse... hanno preso anche lui. Che gli staranno facendo?... Voglio lui, voglio che mi salvi da questo inferno.
Il mio torturatore si avvicina a me con ancora quell'inquietante espressione, dal piatto argentato e sporco prende un grosso ago.
- Adesso testerò i tuoi punti di pressione -
[N.A. importante a fine capitolo per capire questo punto]
Afferra saldamente il mio piede per tenermi fermo e comincia a conficcare lentamente l'ago nella caviglia, cosa che mi fà immediatamente urlare di dolore. Ne prende un altro e lo posiziona poco più sù, nel polpaccio.
Grido di nuovo e lui mi dà un potente schiaffo sul viso per punirmi.
- Smettila - mi ordina.
Prende un pezzo di stoffa e me lo mette in bocca per non farmi gridare.
Và avanti così, aggiungendone sempre di più, sento come se mille insetti mi stessero pungendo contemporaneamente su tutto il corpo.
Io non posso fare altro che subire e stringere i denti su quel lurido pezzo di stoffa.
Levi, ti prego... salvami.
♥♡♥
"N.A. piccola precisazione per chi non lo sapesse :3 Nella medicina cinese, in particolare con l'agopuntura, si applica pressione nei punti di pressione (rima!) o sui nervi per curare alcune malattie o dolori. Si toccano specifici punti del corpo, però la sensazione si può avvertire anche in un altro punto, come ad esempio quando si toccano i nervi della gamba ma la sensazione si avverte nella spalla. Ovviamente è a scopo curativo ma se è fatto male può provocare diversi danni motori.
Questo me lo ha spiegato un medico ma ovviamente può non essere corretto o chiaro, non sono molto brava a spiegare eh eh "
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Allora, le cose si fanno interessanti (^-^)
Confesso che è stato un parto scrivere questo capitolo quindi mi scuso se non è il massimo.
Ma il tempo stringe per me e devo finire la storia al più presto, ovviamente i capitoli saranno sempre come al solito e magari più coinvolgenti.Ma adesso guardate cosa ho trovato 😂⬇
Guardate le loro facce! Sono troppo belle 😂😂😂😂Bye bye~
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BEST MISTAKE- Levi x Eren ( Ereri/Riren)~yaoi
ФанфикEren è un semplice ragazzo come altri, scampato ad una situazione familiare difficile, e trasferito in un appartamento di una delle più grandi città:Los Angeles. Lì troverà un lavoro, degli amici ed una persona speciale. Ma non tutti sono sempre gen...