BEST MISTAKE- Levi x Eren ( Ereri/Riren)~yaoi

capitolo 19 + challenge

EREN'S POV

Il pomeriggio passò tranquillo, senza spaventi o preoccupazioni che ero solito avere quando il moro era accanto a me.

Rimasi la maggior parte del tempo in salotto, disteso sul divano, a guardare la tv e ad accarezzare la gattina, che avevo trovato per strada il giorno in cui mi avevano sfratto.

Così, per passare un altro pò di tempo in attesa che il moro abbia finito di preparare la cena, decido di "addestrare" la gattina.

[Alcune frasi le scriverò in inglese perché mi piace di più e anche perché, in teoria, ci troviamo in America, quindi mi sembrava più carino scriverle così (^-^) ]

- Mei- la chiamo.
Le ho dato questo nome perché volevo che avesse il nome di un personaggio di un anime che mi piace molto.

- Come here, Mei - ripeto battendo piano la mano sul divano. Lei si avvicina felice, quasi saltellando sulle zampette [awww].

- You look so cute today, you know? - le dico accarezzandole il pelo corvino. Oggi l'ho pettinata e pulita per bene, anche perché Levi ci tiene molto alla pulizia e non voglio dargli fastidio a causa della gattina.

- Eren! - Levi mi chiama dalla cucina - È pronto. -

- Arrivo - mi alzo, ormai non più tanto dolorante.

- Ok , let's eat something. I'm so hungry - sussurro alla gattina prima di andare in cucina.

Mi siedo a tavola e comincio a mangiare la fetta di carne preparata dal moro, mentre quest'ultimo si china verso la ciotola della cucciola per darle un pò di carne che era avanzata.

Lei tutta contenta si avvicina a lui e comincia a strusciarsi contro la sua gamba facendo le fusa.

A me non le fà mai le fusa però! Perché a Levi le fà invece?!

I miei pensieri si interrompono quando l'uomo comincia a farmi delle domande.

- Domani devi andare a scuola, vero? Dove si trova? -

- È la Sina's High School, vicino al ristorante giapponese. Perché vuoi saperlo? -

- Domani ti accompagnerò a scuola prima di andare a lavoro. Quindi vedi di alzarti almeno per le 6.30-

- Non ce n'è bisogno. Andrò a piedi. - abbasso lo sguardo, pregustando la mia porzione di patate e crocchette di pollo.

- No. Ti accompagno io. - replica deciso. Io alzo di nuovo lo sguardo incrociando quello freddo del moro, che faceva intendere chiaramente di non ribattere.

- Come vuoi- mi arrendo, cominciando a mangiare una crocchetta.

- Erwin mi ha detto che anche se oggi eri assente a lavoro ti avrebbe pagato comunque, data la situazione. -

Mugulo un "va bene" in risposta, mentre continuo a mangiare a testa china.

- Che hai? Non ti piace la cena? - mi domanda.

- No, è buona. - sussurro, sospirando subito dopo - Dove andrò a vivere ora? Non ho più una casa... -

- Hanji ti troverà una sistemazione quando tornerà - riesco quasi a percepire una nota di dispiacere, ma che dico... no, impossibile.

- E fino ad allora dove starò? -

- Quì. - risponde ovvio.

- I-io non voglio... - sibilo, pregando che non mi abbia sentito.

- E dive pensi di stare? - ribatte.

- Non lo so- sospiro frustrato, arrendendomi all'idea che dovrò passare altri tre giorni in questa casa.