CHAPTER SEVENTEEN

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È stato davvero difficile separarci ed entrare nell'auto, tutte le volte che ti staccavi mi sembrava di non poter più respirare, mi sembrava mi portassero via una parte di me, ma del resto non potevamo di certo trascorrere la notte a scambiarci effusioni spalmate sul cofano della tua Chevrolet.

Durante il viaggio il desiderio, la tensione e l'elettricità creata con quel ballo si intensificano sempre di più. Qualche volta mi sfiori la mano e al solo contatto mi tendo. Ma dolcemente la prendi, la porti alla bocca e la baci con tenerezza, senza staccare gli occhi dalla strada, ma donandomi comunque l'attenzione necessaria. E ad ogni contatto con te, sento crescere le farfalle allo stomaco, mi gira la testa e sono sicura non sia colpa del bourbon, che ho a malapena assaporato dalle tue labbra. Arriviamo a casa mia, un veloce bacio sulle labbra, poi con un sorriso galante scendi ad aprirmi la portiera come sempre. Ti lascio fare anche se non è necessario, ma devo ammettere che mi piace ricevere queste piccole insolite attenzioni da te, e ovviamente mi accompagni alla porta. Questa volta non te lo chiedo nemmeno, apro e, buttandoti le braccia al collo, ti trascino dentro con me, sommergendoti di baci.

Chiudo sonoramente la porta con un piede e ti faccio arretrare lentamente, finché non sbatti contro il bancone della cucina, al quale ti appoggi sul bordo con le mani per reggerti. Mi distraggo un attimo per un incrocio di sguardi e il tuo sorriso malizioso, e subito ribalti la situazione. Porti le mani sul mio sedere e, girandoti, mi sollevi per mettermi seduta sul piano del mobile. Cominciamo un eccitante gioco di potere, anche se in realtà non importa chi di noi lo vincerà, in ogni caso ne usciremo entrambe soddisfatte. Le nostre labbra continuano a scontrarsi avidamente, e le nostre lingue si intrecciano con foga. Ti sfilo la giacca lasciandola cadere, e tu subito fai lo stesso con la mia. Mi tiri a te, facendo scorrere le mani sulla mia schiena mezza nuda, facendole poi scorrere lungo i fianchi per lasciarle scivolare sulle mie gambe e, mentre mi baci il collo, con le dita risali, cercando di intrufolarti sotto ai miei shorts fin troppo aderenti.

Cingo le mie gambe al tuo splendido corpo, per non lasciarti scappare via, ed afferro la tua canotta sfilandotela velocemente. Per un attimo mi soffermo ad ammirare il tuo fisico tonico, i tuoi addominali scolpiti da ore di allenamenti ed il tuo seno perfetto, ancora coperto dall'intimo nero. Le tue mani intanto mi stanno già togliendo la maglietta, e stanno accarezzando la mia pelle per andare a sganciare anche il reggiseno. Boccheggio in estasi per i tuoi baci umidi sul collo, che scendono lungo la valle dei seni, lasciando qualche delicato morso e leccando di tanto in tanto la mia pelle fino ad arrivare al mio petto, portando l'attenzione ai miei capezzoli già eretti. Le mie mani corrono ad intrecciarsi nei tuoi capelli, non posso farne a meno... ti sto lasciando vincere, e mi sto arrendendo a te e al tuo volere. Quando mi sbottoni i pantaloncini ed abbassi la lampo, istintivamente poggio le mani dietro per fare leva ed alzarmi, lasciandoteli sfilare. Ancora sguardi intensi. L'emozione sale. L'attesa sembra non finire mai, e poi finalmente mi baci ancora. Ti tolgo il reggiseno e cerco di baciarti il collo, ma in questo gioco di ruolo per il controllo mi precedi abilmente e pian piano scivoli giù verso il basso, le tue mani sono di nuovo sulle mie gambe, accarezzandole, e la tua lingua mi sta torturando, scendendo lentamente sul mio ventre, mentre ti inginocchi davanti a me. Sussulto al solo pensiero, so cosa stai per fare e non sto più nella pelle. Il cuore mi batte all'impazzata, e lo stomaco in subbuglio mi crea quella sensazione eccitante di vuoto. Ti avvicini ansimando tra le mie gambe, sposti di lato le mutandine. Mi aggrappo al piano della cucina, inarco la schiena e mi irrigidisco in anticipazione. Poi, finalmente, sento la tua lingua lambire la mia carne, regalarmi il piacere che tanto stavo bramando da tutta la sera. Giochi un po' per non far finire tutto troppo in fretta, ogni tanto mi abbandoni per mordermi l'interno della coscia, poi torni a leccare dove più mi fa impazzire e, timidamente, infili la lingua più in profondità, facendomi scappare dei gemiti. Alla fine ti concentri sul mio clitoride, succhiandolo con delicatezza, mentre lentamente le tue dita si fanno strada e con ritmo crescente si muovono dentro di me. Affondo le mani nei tuoi capelli, ti trattengo lì dove sei per farti capire di non smettere. Sono al limite, il piacere divampa in un forte orgasmo e la visibile eccitazione sulla mia intimità, in aggiunta al tremore incontrollato del mio corpo, ne sono la conferma. I muscoli mi si tendono, il fiato si spezza. Gemo pronunciando il tuo nome e poi, dopo attimi di puro piacere, mi rilasso. Allento la presa dai tuoi capelli e mi riappoggio al banco. Con delicatezza esci dal mio corpo per risalire ad abbracciarmi e baciarmi dolcemente. Questo bacio sa di me, sulle tue labbra e sulla tua lingua c'è il mio sapore. Mi hai fatto godere come mai nessuno prima, ma ho ancora voglia di te e il bacio diventa sempre più focoso. Con le braccia ti cingo il collo e con le gambe la vita, sento le tue mani sul mio sedere che mi alzano dal bancone.

You are my weaknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora