CHAPTER FIFTY-THREE

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Fuori sul marciapiede davanti al Grounders, in compagnia del fresco pungente della serata, Raven e Anya si tenevano ancora una tra le braccia dell'altra, tra un sorriso imbarazzato e un bacio rubato, si punzecchiavano come d'abitudine, nascondendo dietro le battutine l'ormai evidente importanza del loro rapporto. Dopo aver notato il bastone a terra, fu Anya a cedere per prima e passare ad un tono serio.

<< Come ti senti, Rae? >> Domandò sistemandole una ciocca di capelli. Era molto insolito per Anya usare il diminutivo, ed in quel momento a Raven sembrò la cosa più dolce del mondo.

<< Adesso decisamente bene. >> Ribatté la ragazza lasciando un bacio sulle labbra all'altra.

<< Dicevo sul serio, Raven... come stai dopo quello... >> Disse ancor più seriamente l'altra, non sapendo bene come affrontare l'argomento.

<< Zoppico un po'. >> La interruppe la latina cercando di non far trasparire tristezza in quelle parole. << Ma da sdraiata credo di cavarmela ancora molto bene, sai? >> Aggiunse scherzando maliziosamente per alleggerire quei toni.

<< Sei una stupida, Reyes! >> Replicò Anya sorridendo e dandole uno schiaffetto sulla spalla.

<< Mi sei mancata... >> Disse poi Raven rubando all'altra il tono serio, spiazzandola completamente e puntandole gli occhi nei suoi.

<< Anche tu. >> Affermò appena dopo un attimo la Woods, ed entrambe vennero percorse da un brivido sicuramente non dovuto al freddo della sera.

<< Che ne dici se entriamo prima di morire congelate? >> Chiese la bionda.

<< Preferirei andare a casa, sotto le coperte. >> Insistette la latina ridendo.

<< Almeno fammi salutare prima! >> La risata di Raven si smorzò visto il tono un po' severo dell'altra ragazza. << Poi... se vuoi proprio metterti sotto le coperte, lascia che almeno prima ti spogli. >> Aggiunse prontamente con malizia, dopo essere riaffondata nei suoi occhi.

Anya le fece l'occhiolino e le lasciò un bacio sulle labbra, prima di sciogliere l'abbraccio, recuperare il bastone dell'altra ragazza ed infine invitarla nel caldo del locale. Lincoln fu il primo a vederla entrare e a correrle incontro, abbracciandola sotto lo sguardo un po' geloso di Octavia che, vedendo la ragazza di spalle, non aveva ancora capito di chi si trattasse. Con lunghe e rapide falcate, infatti, la piccola Blake gli si avvicinò come una furia, afferrando la misteriosa ragazza per la spalla e facendola girare.

<< Anya! >> Esclamò stupita dopo un secondo di sgomento.

<< Ciao, O, scusa non volevo sciupartelo troppo. >> Replicò ironica la bionda, lanciando uno sguardo a Lincoln che, divertito dalla battuta, le sorrise di rimando.

<< Oh mio Dio, sei qui! >> Constatò l'ovvio sbalordita. << Come? Lexa? >> Domandò confusamente la mora. << Devo avvisare Clarke! >> Affermò poi in completa agitazione.

<< Ehi calma, O. >> Intervenne Raven bloccandola.

<< Io sto bene comunque, grazie. >> Replicò con sarcasmo Anya sghignazzando.

<< Scusa... >> Il tono di Octavia era terribilmente imbarazzato.

<< Lexa è tornata e Clarke l'ha già vista. >> Le spiegò poi con calma Anya porgendole un sorriso.

<< Ma com'è possibile, era qui un attimo fa? >> Domandò perplessa la bruna.

<< Appunto. >> Affermò secca Anya.

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