Come stabilito, la settimana seguente Luna si presentò all'asta per la palestra sequestrata a Roan Queen. Tra la gente presente vi era solo un uomo di particolare spicco, un signore sulla settantina, capelli bianchi ben pettinati, un portamento impeccabile e distinto, ed un completo elegante. All'inizio dell'evento, Luna si accorse subito della presenza dei due uomini alla porta a supervisionare ogni movimento dell'anziano signore, ad occhio sembravano proprio essere le sue guardie del corpo. Incuriosita dalla situazione, decise di avvicinarsi per cercare di recuperare qualche informazione. La sua figura esile e la sua giovane età non allarmò minimamente le due guardie, che a malapena la degnarono di un'occhiata.
<< È qui per un lotto in particolare? >> Chiese lei con spontanea curiosità.
<< A dire il vero sì... lei? >> Rispose l'uomo vago, ma garbato.
<< Oh sì, ho sentito che c'è una palestra tra gli immobili e mi piacerebbe davvero gestirne una. >> Recitò egregiamente la sua parte da ragazza sognatrice e spensierata.
<< È un bell'investimento per una ragazza tanto giovane. >> Osservò l'uomo senza far trapelare emozioni.
<< Che ci posso fare, è sempre stato il mio sogno. >> Affermò Luna enfatizzando un po' la frase.
<< Allora temo proprio che sarà lei la persona da battere in quel particolare lotto. >> Proseguì con la constatazione di fatto l'uomo.
<< Non mi dica che anche lei è qui per quella? >> Chiese in tono ingenuo lei.
<< Se devo essere sincero, sì. Credo che quel lotto sia un ottimo investimento. >> Disse onestamente, facendo poi una piccola pausa. << Però sa, signorina, immagino che, in caso me lo aggiudicassi, avrò bisogno di persone come lei per la gestione. >> Affermò l'uomo con un sorriso.
<< Oh mi chiami Luna, la prego. >> Replicò la ragazza porgendo la mano e ricambiando il sorriso. << Allora in quel caso potrei anche lasciarla vincere. >> Concluse in modo garbato, ma scherzoso.
<< Miss Luna, lei è davvero una ragazza ambiziosa, e anche molto spiritosa. >> Ribatté l'uomo divertito. << Io sono Dante Wallace, è un piacere fare la sua conoscenza. >> Affermò in modo distinto l'anziano signore.
<< Piacere mio, Mr. Wallace. >> Replicò la ragazza garbatamente.
<< Sono sicuro che potremmo fare molti affari insieme. >> Concluse lui con un sorriso mellifluo.
E dopo quel breve scambio di battute l'asta ebbe inizio, portando il completo silenzio nella sala. I vari lotti vennero presentati e le offerte partirono, oltre alla palestra tra gli immobili c'era anche l'Azgeda pub, e Dante fece un'offerta aggiudicandoselo senza problemi. Arrivò finalmente l'atteso lotto dell'asta, dopo qualche rilancio tra i due, Mr. Wallace offrì una cifra decisamente troppo alta per poter competere e Luna, con delusione, dovette fermare i suoi rilanci. Ma alla fine dell'asta i due si ritrovano a chiacchierare ancora qualche istante.
<< Sembra che lei avesse ragione, Mr. Wallace, forse era un investimento troppo ambizioso per una povera sognatrice come me. >> Ammise desolata la ragazza.
<< Coraggio, non si abbatta. >> La incoraggiò l'uomo porgendole un biglietto da visita. << Mi chiami tra qualche giorno, magari potremmo collaborare. >> Le sorrise l'anziano.
<< Grazie infinite, lo farò sicuramente. >> Affermò lei in modo estremamente felice. Senza troppa fatica era riuscita a prendere un contatto con Mr. Wallace non destando alcun sospetto.
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You are my weakness
Fanfic[Clexa AU] Clarke Griffin è un medico di Washington DC appassionata di arte, che per una serie di coincidenze si incontra con una ragazza intrigante, Alexandra Woods. Lexa è una ragazza molto chiusa e testarda ma per qualche motivo i continui incont...