CHAPTER THIRTY-EIGHT

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Dopo l'interminabile turno di notte, rientro a casa che sono quasi le 7 della mattina. Il sole è sorto da poco, ma il caldo e l'afa della città sono già quasi insopportabili. Lascio la borsa sul divano, schivo gli scatoloni seminati qua e là per il soggiorno e mi dirigo il più silenziosamente possibile al piano di sopra. Con calma abbandono le scarpe in corridoio, ed entro nella camera iniziando a spogliarmi. Sono esausta dopo la lunga nottata e ho bisogno almeno di qualche ora di sonno prima di partire per Cedarville State Forest. Apro la finestra per far girare un po' l'aria, infilo la maglietta che uso per dormire e scivolo accanto a te nel letto, cercando invano di non svegliarti. La tua mano infatti mi raggiunge all'istante, e appena mi giro verso di te vengo catturata da quel verde brillante e magnetico delle tue iridi.

<< Scusa, non volevo svegliarti. >> Sussurro, tu mi sorridi sciogliendomi il cuore.

<< Tutto bene al lavoro? >> E nel chiederlo carezzi la mia guancia continuando a fissarmi negli occhi. Ed io mi godo questo piacevole contatto e annuisco.

<< Torna a dormire è ancora presto... >> Te lo sussurro baciandoti la mano ancora poggiata sul mio viso.

<< Mi sei mancata. >> Sono le tue ultime parole, prima di azzerare la distanza tra di noi, tirandomi a te per baciarmi e poi farmi addormentare stringendomi tra le tue braccia.

Mi sveglio che ormai è ora di pranzo, e ovviamente tu non sei più accanto a me. Scendo dalle scale ancora in pigiama, se così si può definire la maglietta che indosso, e noto che dal soggiorno sono spariti la maggior parte degli scatoloni, quindi mi dirigo verso la cucina dove, a giudicare dal profumino che c'è per casa, ti troverò dietro ai fornelli. Infatti appena entro il tuo sorriso mi accoglie, e per un attimo mi fa dimenticare che giorno è oggi...

<< Buongiorno, splendore. >> Mi saluti allegra.

<< Buongiorno a te. >> Rispondo sorridendoti. << Cos'è questo profumo fantastico? >>

<< Hai fame? >> Chiedi di rimando.

<< Sto morendo! >> Affermo immediatamente con lo stomaco brontolante.

Mi siedo al tavolo, e quasi incredula afferro un pezzo di pane fresco e croccante disposto accanto ai piatti, lasciandomi sfuggire un mugugno di apprezzamento mentre lo mordo. Ti vedo sorridere e, come sempre, è la visione più spettacolare e dolce che si possa avere al mondo.

Spadelli il pollo, lo tagli a pezzetti e lo metti nella ciotola avanti a te, condendo il tutto con la salsa Worcestershire, dopodiché porti in tavola un'invitante Caesar salad. Il cibo è una delle mie grandi passioni, e continuo a fare apprezzamenti mentre assaporo quello che hai preparato. Finito il pasto mi mandi a vestirmi, anche se, dallo sguardo che mi lanci, credo proprio preferiresti svestirmi in questo momento. Invece ti metti a sistemare la cucina e preparare una borsa con la roba da portare con noi.

Scendo ed entro direttamente nel box, metto la tela che ho dipinto nel baule della mia Buick, apro la capote e la porto nel vialetto. Ti vedo uscire con lo sguardo sorpreso e perplesso, in tutto questo tempo non sei mai salita sulla mia cara amata vecchia auto. Ma oggi si viaggia su questa e non si discute! Oggi è un giorno tutto dedicato a papà, quindi suo il posto, sua la macchina e per lui anche il mio dipinto appena caricato.

<< Forza, bellezza, monta in auto che si parte. >> Lo ordino in tono scherzoso e divertito.

Dopo un attimo di sgomento, rientri a prendere la borsa preparata, chiudi casa e sali in macchina un po' titubante, mettendoti al mio fianco. Usciamo dal vialetto e in un attimo i nostri capelli si sciolgono al vento, che ci accarezza la pelle in questa torrida giornata di fine giugno. Il viaggio dura meno di un'ora e, pur essendo poco fuori la città, più ci avviciniamo alla meta e più l'aria diventa fresca e piacevole. Tutti gli anni, in questo giorno, torno in questo bosco. A questa casetta. Per una triste giornata che altrimenti non saprei assolutamente come superare. La cosa strana è che tutte le volte al mio fianco c'è sempre stato Wells, mentre oggi per la prima volta ci sei tu. Ne sono felice e spaventata allo stesso tempo, è stata una scelta difficile ed importante per me quella di condividere questa giornata con te.

You are my weaknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora