CHAPTER THIRTY-THREE

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La settimana trascorre tranquilla, a parte il fatto che ormai sono 15 giorni che a malapena metto piede in casa mia, pur di stare con te più tempo possibile dopo quella terribile sera, il resto sembra tutto tornato alla normalità. A pensarci, in effetti, ormai non c'è più bisogno di qualcuno che badi a te per 24 ore al giorno, quindi effettivamente potrei tranquillamente tornare a stare nella mia abitazione. Temo di essermi talmente abituata a dormire abbracciata a te, che credo proprio non riuscirei più a prendere sonno in un letto freddo e vuoto. Sento il suono del citofono che mi distoglie dai miei pensieri.

<< Sei pronta, Clarke? È arrivato Gus. >> Mi urli dall'altra stanza.

<< Sì, eccomi. >> Rispondo rapidamente.

In queste due settimane della tua convalescenza ho visto Gustus parecchie volte. E ho scoperto con piacere, che dietro a quell'aspetto stravagante e un po' severo, in realtà c'è un uomo simpatico dal cuore grande che tiene davvero molto a te.

Scendiamo con i due borsoni e carichiamo il pick up. Con lui ci sono anche Lincoln e Indra. La tua crew della palestra al completo, che per te è un po' come una grande famiglia. Siete un gruppo molto unito, al quale spero di riuscire ad integrarmi bene. Devo essermi persa un attimo di troppo nei miei pensieri, perché mi giro a cercarti con lo sguardo e presa da un po' di panico mi accorgo che non ci sei più. Poi sento il rumore cupo e potente di un motore che si avvicina, una moto presumibilmente, e infatti eccola entrare nel mio campo visivo. Rossa fiammante, e sopra ci sei tu che, avvicinandoti lentamente, ti fermi accanto a me. Il suono del motore fermo è grave, tranquillo e costante, ed è accompagnato da uno strano tintinnio metallico di sottofondo. Sgrano gli occhi quando con gran naturalezza mi porgi il casco integrale che hai sotto braccio e una giacca di pelle, questa proprio non me l'aspettavo.

<< Non hai paura, vero? >> Chiedi quasi preoccupata, ma scuoto subito la testa, mi infilo giacca e casco, e sono subito pronta a montare in sella dietro di te.

Intanto è arrivata anche Raven con la sua Wrangler grigio metallizzato, già carica di valigie e con Anya e Octavia a bordo, quindi ben ordinati in fila partiamo per la nostra avventura.

Il tragitto da Washington al lago Barcroft, dove si trova la casa di Gustus, dura poco meno di un'ora, e devo ammettere che, con questa bella giornata di sole, quella della moto è stata una splendida idea, senza contare il fatto che così ho una scusa per tenerti stretta a me per tutto il tragitto.

La casa di Gustus in CrossWoods Cir è grandissima, la facciata in mattoni di cotto spicca particolarmente, immersa nel verde delle piante attorno. Parcheggiamo, aiutiamo a scaricare le due auto e l'atmosfera sembra già fantastica. Sul retro un enorme terreno si estende con una lingua di terra fino al lago, lasciando una vista mozzafiato. L'acqua, con la luce della tarda mattinata, prende delle sfumature pazzesche dal blu scuro al verde acceso, passando per un colore che mi ricorda quello delle tue iridi. Decisi a rilassarci un po', stendiamo dei teli all'ombra del grande acero rosso vicino alla riva e ci sediamo tutti a guardare la natura che ci circonda, chiacchierando piacevolmente. Anche Octavia e Raven sembrano integrarsi bene nel gruppo, e sono molto felice che i nostri più cari amici vadano d'accordo. O scherza con Lincoln chiedendogli di insegnarle a combattere, ma il ragazzo non sembra esserne molto intenzionato, anzi, lui e Gustus decidono di mettersi a cucinare e spariscono dentro casa con la delusione di Octavia che ancora sperava di convincerlo. Vedendo la mia amica abbattuta, Indra si offre di spiegarle qualche base della lotta e si spostano al centro dell'immenso prato.

Raven e Anya, invece, si stuzzicano continuamente con il loro incredibile sarcasmo e mi fanno morire dal ridere. La situazione tra loro è sempre un po' tesa e precaria, credo esclusivamente per via della relazione di Anya con Nyko, ma non lo danno troppo a vedere. Senza contare il fatto che qui siamo solo io e Lexa a sapere cosa c'è stato tra di loro. E poi ci sei tu. Vedo che stai un po' per le tue a fissare il lago, persa in chissà quali pensieri, così mi siedo dietro di te e con dolcezza ti abbraccio.

You are my weaknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora