CHAPTER FOURTY-FOUR

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Più la meta si faceva vicina, più la vegetazione sembrava farsi fitta e le abitazioni invece erano sempre meno frequenti. La strada verso il Mount Weather era immersa nel bosco, lo spettacolo di avere tutto quel verde attorno sarebbe potuto essere anche molto piacevole in altre circostanze. D'improvviso il bosco si diradò, ed il cartello del luogo confermò il punto d'arrivo del viaggio di Lexa.

La zona sembrava piuttosto tranquilla, poche auto nei parcheggi, poche case sperdute qua e là, un paio di grossi magazzini e un'imponente struttura, probabilmente militare. La recinzione alta, adornata da filo spinato all'estremità, con i cartelli zona sorvegliata, erano decisamente un campanello d'allarme.

Dopo aver ispezionato la zona la ragazza si fermò ad aspettare in un parcheggio con vista panoramica. Ed anche se il maltempo della notte precedente sembra averla seguita con le sue nuvole minacciose, la bellezza di quel verde selvaggio, in contrasto con il solito paesaggio della città a cui era abituata, era da mozzare il fiato. Così, restando in attesa delle istruzioni di quegli uomini, si ritrovò ad ammirarlo, ed ovviamente il suo pensiero corse subito a Clarke. A quanto le sarebbe piaciuto disegnare quella vista, anche se non lo faceva spesso, sapeva benissimo che dipingere era una delle cose che più le piaceva al mondo. Le prese una stretta al cuore al solo pensiero di lei e per come si stava comportando nei suoi confronti. Ma ancora non aveva ben compreso con chi avesse a che fare e, sicuramente, spiegarle cosa stava accadendo avrebbe significato metterla seriamente in pericolo. Quindi, per quanto male potesse farle allontanarsi da lei, era l'unica opzione possibile. O almeno, l'unica che credeva di avere per proteggerla.

Passò poco più di mezz'ora, e un messaggio arrivò sul cellulare prepagato lasciato dai rapitori.

"Alle 20.00 al parcheggio dietro la base, accanto alle parabole."

Aveva circa un'ora di tempo prima dell'incontro, la tensione era tanta e i suoi pensieri continuano a finire su quella frase sentita al telefono qualche ora prima, "Se farai qualche cazzata, come chiamare la polizia, Anya non la rivedrai più e passeremo alla prossima..." l'idea di perdere Anya la terrificava, e lo faceva ancora di più pensare a chi sarebbe stata la prossima. Lexa avrebbe fatto di tutto per proteggere o salvare la sua famiglia, e anche per Clarke. Aveva già perso troppo nella vita, e sarebbe stata disposta a sacrificare la sua per salvare le loro. Senza rendersene conto, persa tra quei pensieri, stava giocherellando con il suo telefono e continuava ad aprire e chiudere lo stesso contatto, per poi riaprirlo e richiuderlo di nuovo... Clarke. L'idea di chiamarla per sentire la sua voce leggermente rauca e suadente era forte, ma poi avrebbe finito per incasinare tutto. Optò così per l'invio di un breve messaggio, poco prima di spegnere il telefono e sparire completamente. Solo allora si diresse a quel parcheggio, a quell'appuntamento, per scoprire la verità.

*****

Il caffè di questo pomeriggio è stato davvero miracoloso, pur non avendo dormito praticamente nulla, mi sento carica di energie. Raven ormai si è ripresa dagli effetti dei farmaci, ed è sveglia e lucida già da qualche ora. Ovviamente, anche se cerca di non darlo a vedere, è piuttosto preoccupata. Ed immagino logicamente lo sia per la sua situazione medica, ed anche per Anya.

Dopo che ti ho lasciato quel messaggio in segreteria non ho più provato a chiamarti, mi sono illusa che sentendolo mi avresti richiamata, invece sono già passate ore e di te non ho avuto ancora notizie.

La detective Thrill non ha voluto condividere con me e Rae alcun tipo di informazione raccolta sul caso, anche dopo le suppliche e il racconto della mia amica, che continuava a ripetere disperata "Anya mi stava soccorrendo e si è accasciata sopra di me appena prima che svenissi." Quella donna ha davvero un cuore di ghiaccio, l'unica volta che ho percepito qualcosa nella sua espressione è stato quando nel corridoio ti ha fissata alle mie spalle, ma comunque non sono riuscita ad interpretarla.

You are my weaknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora