CHAPTER THIRTY

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L'aria di quel vicolo buio era statica, e tutti gli agenti scesi dalle pattuglie statuari. Immobili. Tutti con l'arma sfoderata puntata verso quell'uomo con ancora il coltello sanguinante stretto in mano.

<< Getta il coltello o sparo! >> Ripeté l'agente Wilde gridando l'ordine.

L'eco della sua voce nella strada fu seguito dal tintinnio del metallo sull'asfalto. Con il capo fece un cenno a due agenti accanto a lei che, svelti, si avvicinarono al sospettato, ammanettandolo e trascinandolo nel retro della pattuglia.

Gustus si precipitò dalla sua amica stesa ancora a terra inerme, e lo spettacolo visto da vicino era anche peggio di quanto immaginasse. Per un attimo si bloccò, buttandosi in ginocchio accanto a lei, poi la scosse chiamandola, ma nessuna risposta. Eseguì l'azione qualche volta senza alcun risultato, prima che la Detective Wild gli si affiancasse per controllarle il battito.

<< Grazie a Dio... >> Sussurrò la donna di colore posando due dita sul collo di Lexa. << È ancora viva, chiamate i soccorsi! >> Ordinò poi con voce ferma.

Ne erano successe di cose da quando aveva conosciuto Lexa. Tra le due donne era nato un buon rapporto di amicizia, si vedevano spesso in palestra e quasi sempre si allenavano insieme. Per Indra, veder caricare il suo corpo inerme sull'ambulanza, era come se fosse stato un deja vu. L'immagine le scatenò subito il terribile ricordo di una notte di poco più di un anno e mezzo prima...

La serata sembrava tranquilla, le 11 passate e al distretto non erano arrivate ancora chiamate per nessun intervento. Il cielo era sereno e meravigliosamente tempestato di stelle, e pur essendo inizio ottobre, il clima era ancora piacevolmente caldo. Ad un tratto il centralino iniziò a squillare insistentemente. Arrivò la segnalazione di una rissa in un locale e le prime volanti partirono subito per la destinazione. Poco dopo, al 911 venne chiesto anche l'intervento di un'ambulanza per una ragazza con ferite multiple di armi da taglio. Quando la pattuglia arrivò sul luogo della selvaggia rissa segnalata, restavano solo i visibili segni all'interno del locale. Tavoli e sedie ribaltati, bottiglie e bicchieri rotti, e sul fondo della stanza due ragazze a terra, una disperata e con le lacrime agli occhi che stringeva a sé l'altra sanguinante. L'arrivo delle ambulanze fu tempestivo, e con esse anche quello della nuova Detective del distretto 13, Indra Wilde.

La donna di colore si era appena trasferita in quel dipartimento a seguito della sua promozione come Detective, ed in quanto tale si ritrovò ad indagare su quel caso di aggressione, diventato poco dopo di omicidio. Dopo i vari sopralluoghi sulla scena del crimine, e la raccolta delle testimonianze da parte degli agenti, la Detective si recò in ospedale, apprendendo la triste notizia della morte della ragazza gravemente ferita. Fu in quella terribile circostanza che conobbe Alexandra Woods. Inutile dire che la prese in simpatia, e che il caso di Costia Green entrò nelle sue priorità. Purtroppo, però, ogni pista, ogni informazione, ogni testimonianza, tutto quello che avevano in mano conduceva ad un vicolo cieco. E i costosi avvocati della famiglia Queen giocavano troppo bene le loro carte per poterli cogliere con un piede in fallo. Alla fine il caso venne ufficialmente archiviato tra gli irrisolti, dai piani alti avevano fatto pressione perché fosse così, anche se, sia Indra che Lexa, non smisero mai di indagare per conto proprio.

All'interno dell'Azgeda pub l'atmosfera cambiò immediatamente quando i poliziotti fecero irruzione. Tutti i clienti si ammutolirono al vedere degli uomini in divisa varcare la soglia, non era un territorio solitamente invaso dalla polizia, anzi. L'unico ad avere il coraggio di parlare, come poco prima, fu il proprietario, che si informò sul motivo della visita, per poi concludere affermando che quello che accadeva fuori dal suo pub non lo riguardava e che, se c'era stata una rissa, lui non ne sapeva niente. Ben presto tutti gli agenti sul campo si resero conto che, sia il proprietario che i clienti del pub erano amici, parenti o soci in affari di Roan Queen, e che nessuno di loro avrebbe mai aperto bocca.

You are my weaknessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora