capitolo 35

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《Tesoro!》senti la voce di mia madre, più stridula del solito, dietro la porta mentre con furia bussava dientro di essa.

Sbattei le palpebre confusa e quasi spaventata senza pensarci due volte mi schiari la voce e con lentezza mi alzai di poco dal corpo di Christian.

《Dimmi mamma!》dissi cercando di non urlare troppo e di non svegliare Christian.

《Stiamo uscendo e viene anche Isaac!》disse lei urlando mentre sentivo i suoi tacchi.

Isaac? Di domenica mattina? Dopo un sabato disastroso? Che cosa ha bevuto? Si è drogato? Starà parlando dello stesso Isaac che conosco io? Rimasi con il dubbio visto che entrambe conoscevamo solo una persona con quel nome, ma nello stesso tempo non ricordavo che lui fosse un tipo mattiniero, sopratutto la domenica mattina dopo un sabato non tranquillo.

《E quando tornate?》chiesi confusa ancora un po addormentata e intontita; mi voltai verso la finestra e notai il sole che con prepotenza batteva dietro la tenda. Ringrazia mentalmente quella tenda e anche l'albero che impedivano ai raggi dì sole di entrare nella stanza.

《Tardi! Vuoi venire? Se vuoi venire comincia a vestirti che tra poco partiamo!》disse lei urlando energicamente, mentre sentivo i suoi tacchi non fermarsi mai. Chiedendomi ancora di chi avessi ripreso qui dentro, senti la porta del bagno che apri senza nessuna delicatezza e poco dopo il rumore dell'acqua.

《No! Devo studiare.》dissi tranquilla finendola li,era una bugia bella grande. Se avessi avuto da studiare sicuro non ci avrei pensato due volte ad uscire di casa, chi passerebbe un sabato a studiare? Potevo studiare anche domani. Preferivo di gran lunga passare una domenica noiosa con i miei che studiare qualsiasi materia.

《D'accordo allora a dopo. Mi raccomando non fare sciocchezze e chiama se ci sono problemi.》urlò e con velocità percorse il corridoi, poi le scale e arrivò alla porta che poco dopo chiuse.

Sbattei le palpebre e sbadigliando e più addormentata di prima mi riappoggiai sul suo petto per riprendere a dormire. Chiusi gli occhi sbadigliando e voltandomi dalla parte opposta a quella maledetta finestra.
Christian era diventato il mio letto personale, durante la notte mi ero avvinghiata a lui come un koala. Non so come ci ero arrivata in quella strana posizione ma era molto comoda, le gambe in mezzo alle sue e la testa appoggiata sul suo petto mentre il suo respiro mi cullava.
Sentivo la maglietta che fino a ieri era lunga e che mi copriva ora tutto l'opposto, e a causa del sonno non avevo neanche la forza di allungare il braccio per tirarla giù e in quel momento la lasciai così. Era abbastanza assonnata e confusa, non avevo la minima idea di cosa fare perché il sonno mi annebbiava la mente. Sentivo buona parte della schiena scoperta ma fortunatamente il piumone mi teneva al caldo. In un'altra situazione avrei sentito vergogna e enorme imbarazzo, e la cosa strana era che ora non era affatto così. Avevo talmente sonno che in quel momento evitai i complessi e tutte le cose che si stavano creando nella mia testa e chiusi gli occhi.

Sentì lui respirare profondamente, poco dopo le sue mani salirono dalle mie coscie fin sopra la mia schiena nuda e la strinsero.
Sentì la sua testa alzarsi e avvicinarsi alla mia guancia.

《Lasciami dormire, ti prego.》mugulai e affondai la testa nel suo collo.

Sentì le sue mani andate su e giù per la mia schiena causando mille brividi.

《Tua madre mi ha svegliato.》disse con la voce roca e piena di sonno, sentì le sue mani intorno la mia vita. La mia guancia du sfiorata dal suo naso e un piccolo bacio fu lasciato su dì essa.

《Che strega.》dissi ridacchiando.

《Lo penso anch'io.》disse lui ridendo.
Sentì le sue mani stringermi sotto il sedere e tirarmi più in alto.

||Credevo di odiarti||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora