Capitolo 3

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                  Pov Eleonora.

Uscì da quella classe stanca di sentire parlare la professoressa e andai in bagno, avevo intenzione di fermarmi a parlare con la bidella simpatica ma non la trovai al suo solito posto.

 Rientrai li dentro dopo ben dieci minuti che passai al cellulare. Stavo per raggiungere il mio banco quando la sentì parlare di gruppi di studio da due persone.
E quando lei intendeva gruppi da due, non intendeva maschio con maschio e femmina e femmina, purtroppo.

Siamo qui dentro da nemmeno due ore e già si parla di gruppi di studio? Ma scherziamo? Abbiamo nove mesi!

Io odiavo i gruppi di studio, secondo me erano inutili dato che eravamo sempre noi femmine a fare tutto e i maschi non facevano nulla se non prendersi il merito di tutto.

Sperai che la professoressa non mi mettesse con maschi stupidi e per niente intelligenti. Ma la cosa era davvero improbabile visto che ero io quella non inteligente, non facevo tanto schifo ma non ero neanche una delle migliori.

《Gray, tu studierai con Mattaws.》disse neanche guardandoci.

Silenzio, l'unica cosa che regnava era il silenzio. La guardai non capendo realmente cosa disse. Credo che rimasi dei buoni minuti a guardarla a bocca aperta dopo aver capito il senso della frase.

Secondo me le stavo proprio antipatica, sicuro. Lei sa che non ci sopportiamo neanche da lontano e che fa? Ci mette insieme?
Lei era una delle professoresse che aveva assistito a più di trecento litigate in classe con insulti e chi più ne ha ne metta, ha già dimenticato tutto?

Rimasi li, sconvolta guardai la professoressa cercando di ucciderla con la forza delle sguardo. Prima rimasi per dieci buoni scioccata poi iniziarolo a fumarmi le orecchie. Arrivai alla conclusione che avrei dovuto fare tutto io mentre lui, sicuramente, starà con le braccia conserte.

Sbuffai ma acconsentii ugualmente, e lui fece lo stesso. Ovviamente si poteva vedere da in miglio di distanza che non saremo mai potuti diventare amici o almeno compagni di studio. Se lei credeva che facendo questa cosa saremmo diventati 'amici del cuore' si sbagliava di grosso.

Come faremo a passare almeno due o tre ore senza urlarci addosso? Non sarei capace neanche di parlare civilmente con lui.

Ad un tratto decise di aprire bocca. Ma riuscirà mai a stare zitto senza che commenti tutto?

《Cosa sbuffi, non credere che ha me faccia piacere.》disse lui a gran voce. Secondo me lo avranno sentito anche i bidelli.
E io che credevo che qui dentro fossi un fantasma, quindi ha sentito il mio sbuffare?

《Ma zitto, finiscila deficiente. Io della mia vita faccio ciò che mi pare!》risposi io girandomi verso di lui, ero già stufa di litigare ancora prima di iniziare.

《Ma vaffanculo. A me zitto non me lo dici, hai capito? Idiota. 》disse lui sbuffando.

《Non so la strada coglione. Idiota lo dici a tuo fratello. Capito?》dissi io guardandolo con aria di sfida. Mi chi si credeva che fossi? Sua sorella?

《Fatela finita, mi avete stancato. Ogni anno sempre la stessa storia, quando avete intenzione di finirla?》
Disse la professoressa urlando per farci tacere e ci riuscì.

《Mi scumi》 dimmo tutti e due. 
Passò la mattinata molto velocemente, finalmente non ne potevo più. Presi tutto e mi alzai dalla sedia usci dalla classe. Camminavo a passo lento per tutto il corridoio, mi passò per la mente un immagine di me dentro il letto mentre dormivo beatamente, sorrisi all'idea quindi affrettai il passo. Continuai a camminare e non mi accorsi che qualcuno mi venne addosso, era una ragazza più o meno della mia altezza.

||Credevo di odiarti||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora