capitolo 37

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《Beh perché quella faccia?》mi domandò lui, lo fissai non sapendo che dire. Stavo respirando?

《Oh niente ero solo sovrappensiero! Allora?》dissi sorridendo.
Perché lo stavo facendo? Perché stavo mentendo? Non potevo negare di aver paura di una sua probabile reazione, sapevo com'era il suo carattere e le sue reazione a determinate cose.

Lui era sicuramente ubriaco, pensai.

E questo lo giustifica? Pensai subito dopo.
No che non lo giustifica, ma cosa potevo fare più di quello che ho fatto?!
Non ho ricambiato, questo è ovvio. Non l'ho baciato io. E allora perché mi sto preoccupando così tanto? Perché sto proteggendo una persona che ha sbagliato?
Non era giusto lasciare lui all'oscuro di questa faccenda, doveva saperlo come io     se mai gli fosse capita una cosa del genere.

《Andiamo a casa, mi sto annoiando.》disse e mi trascino sull'auto, il tragitto del ritorno fu stranamente silenzioso.

《Sei sicuro che i tuoi-》fu interrotta da lui, non appena scesa dalla macchina mi guardai intorno per vedere se c'era la macchina dei suoi.

《Si, staranno già dormendo. Tu hai inviato quel messaggio a tua madre?》mi chiese e io quasi non morì per essermi dimenticata una cosa così importante.

《Oddio no mi sono completamente dimenticata!》dissi e con tutta la fretta possibile afferrai il cellulare e scrissi un veloce messaggio dove spiegavo a mia madre che non tornavo a dormire ma restavo a dormire da una certa Ludovica, una mia amica di scuola.

《Immagina se non te avessi ricordato ora saresti ricercata anche dall'fbi !》disse ridendo.

《Mi sarebbero venuti a cercare con un fucile.》dissi ridendo mentre la figura dì mia madre seduta su una sedia con un fucile in mano mi aspettava fuori la porta di casa mi passò per la mente.

《Come minimo》continuò ridendo.

Appena vidi il letto mi ci buttai senza problemi, ormai usare le buone maniere era una cosa sconosciuta tra di noi.

《Tu dormi per terra.》disse lui mentre si spogliava.

《Ci dormi tu per terra!》risposi ridendo mentre mi alzavo e toglievo le scarpe, poi presi a camminare e lo abbracciai da dietro sentendo la pelle calda della schiena contro la mia guancia.

《Prendi questa.》disse prendendo una maglietta a caso e porgendomela.
L'afferrai e mi affrettai a raggiungere il bagno.

《Puoi anche cambiarti qui, non ti mangio mica.》disse ridendo mentre io diventai viola al pensiero di rimanere senza maglietta davanti a lui.

《No vado in bagno.》dissi io in imbarazzo sentendomi sghignazzare. Amava mettermi in imbarazzo.

Entrai in bagno e velocemente mi spogliai rimanendo con il reggiseno e le mutandine e velocemente infilai la maglietta e legai i capelli in modo disordinato, mi lavai il viso velocemente e senza fare disordine tornai in camera trovando lui già nel letto.

《Ci hai messo una vita come sempre.》disse stroppicciandosi gli occhi.

《Hai sonno?》chiesi entrando nel letto.

《Improvvisamente se ne andato.》disse facendo spallucce.

《Stupido.》senti il suo sguardo bruciarmi addosso mentre entravo nel letto.

Mi tirò per una manica e mi ritrovai sul suo petto.

《Lasciati andare, non voglio fare niente.》disse nel mio orecchio e cercai di rilassare i muscoli.
Prese ad accarezzarmi la schiena da sotto la maglietta. Non so se lo stava facendo apposta oppure credeva che da un momento a l'altro mi addormentassi rilassata.

||Credevo di odiarti||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora