capitolo 38

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Lo vedevo davanti a me felice.
Come se avesse cancellato tutto, quindi non ero importante per lui come credevo.

《Che schifo》disse Asia guardando nella stessa direzione.

《Non voglio vedere nulla.》dissi guardandolo scuotendo la testa,  poi guardai a terra girandomi.

《Non ci voglio credere davvero.》disse lei.

Ma perché ero venuta qui?

《Che facciamo? Te ne vuoi andare?》mi chiese.

《Voglio solo uscire fuori, mi serve aria.》dissi mentre lei annui seguendomi.

《Vado a salutare alcuni amici, aspettami qui.》mi disse e io annuì semplicemente.

Ma da quant'è che non vedo i miei amici? Una vita, mi risposi da sola.
Non ero mai stata dalla parte di chi, quando si fidanza, non presta più attenzioni ai propri amici, credevo, guardando gli altri, che si potesse gestire tutto ma mi sbagliavo alla grande. Era successo così, senza un reale motivo, ci siamo tutti persi. Non che ne avessi molti d'altronde, ma quei pochi mi bastavano.

Mi ritrovai seduta sul marciapiede, da sola a pensare alla mia vita come una completa idiota.

Ora che ci pensavo mi ero disperata anche troppo per una persona che nel giro di tre settimane si era già dato da fare. Chissà forse anche due settimane o forse anche prima, chi lo sa! Da quello che avevo visto pochi minuti fa in quel locale le stavo pensavo di tutti i colori.

Lui a divertirsi con chiunque gli passasse davanti, ed io qui seduta a terra pensando, come una stupida, a lui mentre, sicuramente, lui non aveva sprecato mezzo secondo della sua giornata a pensarmi. 

Non riuscirò mai a capire come fa una persona a cancellare tutto.

Dovevo andare dentro divertirmi facendo finta che lui non era li da qualche parte mentre se la spassava con un'altra? Un'altra sarebbe sicuramente stata capace ma io no. Mi conoscevo e sicuramente sarei stata li a fissarlo o a cercarlo con lo sguardo tutta la sera, mi sarei solo fatta dal male ed ero stanca di stare male.

《Andiamo a casa.》mi disse Asia appena mi vide da lontano, già pronta.

《Anche tu vuoi andare a casa?》le chiesi, non volevo rovinarle la serata costringendola ad andarsene solo perché a me non stava andando bene, dopo tutto era venuta anche lei per distrarsi un po.

《Si, mi stanno facendo innervosire quelle tipe laggiù.》guardai nella sua stessa direzione e notai delle ragazze che ridevano con un ragazzo.

《Mi sono persa qualcosa?》dissi guardandola attentamente mentre lei cercò in tutti i modi di non incrociare il mio sguardo.

《A però... te lo sei scelto bene devo dire.》dissi annuendo mentre lo guardavo e annuivo convinta.

《Non guardarlo così.》dissi tirandomi per un braccio mentre io ridevo.

《Ti vedrà, smettila!》disse lei mettendosi una mano sul viso aggitata.

《Ok la smetto... ma dovresti andarlo a salutare, o forse è meglio di no.》dissi prima guardando lui che era in procinto di accendersi una sigaretta e spostai lo sguardo verso le ragazze che, secondo me, stavano esagerando.

《Può anche continuare a divertirsi senza problemi. Andiamo, voglio il gelato.》disse cominciando a camminare. Ridacchiai perché fu la mia stessa idea quando mi alzai da quei gradini.

《Come ci siamo ridotte così?》dissi sul letto con una grande vaschetta di gelato alla stracciatella sulle gambe.

《Colpa loro.》disse con la bocca piena di gelato alla fragola che era sul letto.

||Credevo di odiarti||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora