||Credevo di odiarti||

Capitolo 26

Appena sentii quelle parole, sentii un vuoto riempermi lo stomaco. Un vuoto incolmabile, comincia a sudare a freddo. Strinsi le mani in due pugni, cominciai a camminare cercando di capire da dove venissero quelle maledette voci così irritanti. L'unica cosa che mi venne in mente fu 'io quella l'ammazzo' per un secondo mi passò per la mente l'immagine di me con una tuta arancione dietro le sbarre di una prigione. Scossi la testa per eliminare quella spaventosa immagine, se mai ci andrò, ci andrò col sorriso. Almeno era per una buona causa.

In tutto questo tempo ho cercato con tutta me stessa di non far sapere il mio passato agli altri, fallendo miseramente. Ho pregato Dio che nessuno ne venisse mai a sapere, e ora? Ora per una stupida ragazzina viziata il mio passato è tornato a tormentarmi, farà allontanare tutti, un'altra volta. La cosa che mi preoccupa più di tutti, non è il giudizio degli altri o quello che diranno e come mi guarderanno dopo, la cosa che mi preoccupa è quello che dirà Cristian e Asia. Come mi guarderanno dopo?
Come reagiranno.

Scesi le scale, l'adrenalina mi scorreva nelle vene. Già potevo immagginare la mia faccia anche se non mi ero vista allo specchio, probabilmente era spaventosa e incazzata.
Appena la vidi accelerai il passo. Penso di non essere mai stata così tanto incazzata in tutta la mia vita.
Era seduta su un grande gradino con una minigonna e le calze, le gambe accavallate, era impegnata a chiacchierare con la sua amica che non si accorse della mia presenza.

La sentii borbottare un 'non puoi capire che muscoli che ha! L'ho visto un sacco di quelle volte senza maglietta....Quella santarellina non l'avrà neanche visto a maniche corte.....che sfigata.....io potrei dagli tutto quello che vuole.....abbiamo già avuto un passato non so se capisci'' Disse il tutto con risatine. A perché c'è da vantarsi per una sveltina nel bagno della scuola ....ah scusa. Che schifo. Come si fa a scopare in un bagno della scuola? Con tutto quello sporco e neanche un po' di intimidità, come si fa a donarsi ad una persona che non conosci neanche? Come si fa a fare certe cose senza sentimenti? La cosa più bella di una ragazza è la purezza. Penso che la cosa più bella è sapere che la ragazza o donna che ami non è mai stata toccata da nessuno tranne che da te, è come se quando la tocchi la rendi tua e di nessun'altro. Sapere che sei il primo in tutto, credo sia la cosa più bella del mondo. A me farebbe schifo sapere che la donna che ami si è donata ad un altro che non sei tu, non la sentirei mia. Farle provare cose che non ha mai provato prima di te, è una cosa stupenda. È come marchiare il territorio. È come dire 'lei è mia, in tutti i sensi'. Ormai di ragazze così ne esistono poche quindi se ne trovate una non fatevela scappare. Non fatevi scappare la ragazza che non ha ancora dato il suo primo bacio. Non fatevi scappare chi arrossisce non appena incontra lo sguardo di un ragazzo, e capisce che quello sguardo era puntato su di lei prima che se ne accorgesse e che è ancora puntato dopo che se ne accorta e, per l'imbarazzo, l'ha distolto arrossendo e facendo finta di nulla.
Ma pultroppo alle ragazze serie non ci fa caso più nessuno. Ma ricordatevi che prima la puttana la volete poi vi stanca, e la ragazza seria prima vi stanca e poi vi manca. È semplice, ma ancora nessun ragazzo ci è mai arrivato.

Quando sentii quelle parole mi fece quasi schifo, per un momento mi ero dimenticata del passato di Cristian.
Camminai arrivando davanti a lei.
Gli punta il dito contro.

《Se provi a dire solo una parola ti faccio pentire di essere nata. Devi farti i cazzi tuoi. Pensa alla tua vita, non pensare alla mia. Continua la tua schifo di vita, continua a scoparti tutta la scuola, ma questo non devo dirtelo io l'ho avresti fatto comunque, tanto per te è una cosa quotidiana no?》dissi con voce minacciosa, in quel momento avrei potuto ucciderla con le mie mani senza avere neanche il rimorso.

《Scusa?》disse lei con voce flebile, come se fosse la vittima del momento. Fece la faccia di quella che è stata ferita nel profondo. Il primo che mi viene a rimproverare delle mie azioni, giuro su Dio che ammazzo anche lui.