||Credevo di odiarti||

capitolo 16

Volevo informarvi che ho aggiunto anche i cognomi dei protagonisti:

+Cristian mattews
+Eleonora Gray

+ IMPORTANTE LEGGETE LO SPAZIO AUTRICE ALLA FINE+

Buona lettura.

Pov Eleonora

Mi misi il casco e salì sulla sua moto. Allacciai le braccia intorno il busto di Cristian, respirai il suo profumo, Dio se era buono. Sapeva di one million e di lui. Appoggiai la testa sulla sua schiena stringendomi a lui. Andava ad una velocità normale, ma io avendo paura di cadere di appiccicai a lui come una cozza. Ero maledettamente comoda.
Il vento mi scompigliava i capelli, il sole caldo mi rifletteva sul viso, guardavo il paesaggio che ci circondeva. Ma non per molto Perché il sole era alto quindi mi rifletteva su gli occhi, perciò mi costrinse a tenere gli occhi chiusi e non riaprirli.
Tutto ciò mi fece capire che non avevo bisogno di nient'altro se non lui. Potrei rimanere li anche tutta la vita.

《Piccola siamo arrivati》disse girandosi verso di me e regalarmi uno dei suoi sorrisi mozzafiato.

Io che, fino a quel momento, avevo gli occhi chiusi li aprì e subito sorrisi alla meraviglia che mi si presentò davanti. Il sole rifletteva sull'acqua e quest'ultima brillava e ondeggiare a causa delle onde.
Non c'era nessuno, era deserto. Una ventata di vento mi colpì il visto, sorrisi e chiusi gli occhi. Senti l'odore del sale, della sabbia e dell'acqua.

Mi aveva portata al mare. Guardai il mare per l'ultima volta e poi mi girai verso di lui e gli sorrisi, gli corsi in contro e praticamente mi buttai su di lui e lo abbraciai. Sentì la sua risata rimbombare nelle mie orecchie.

《Grazie》gli diedi un bacio sulle labbra.
《Grazie》 un'altro bacio sulla guancia. Lui mi strinse per i fianchi e mi tirò più su, facendo si che stessimo alla stessa altezza.

《Questo ed altro per la mia principessa》disse lui sorridendomi e stringendomi la mano con la sua. Le guardai intrecciate, sorrisi per la differenza di grandezza. La mia era prativamente mascosta dalla sua, grande e muscolosa, la mia piccola con le dita sottili. Mi sentì, in quel momento, la sua piccola sorellina. Le caratteristiche c'erano tutte. Ero molto più bassa di lui, e in quel momento lui sembrò il fratello maggiore super protettivo.

Ci incamminammo e subito assopirai il dolce venticello e il profumo del mare.

Mi sentì stringere la mano. Non c'è cosa migliore che una persona possa fare é stringerti la mano e e tu, a tua volta, glie la stringi più forte. Ci togliemmo le scarpe. Arivammo all'inizio della spiaggia, guardando il panorama. Mi voltai verso di lui e lo guardai mentre guardava il mare. Gli brillavano gli occhi. Ci girammo in contemporanea, sorrisi e lui fece lo stesso. Guardai i suoi occhi quasi trasparenti a causa di tutto quel sole. Ci rigirammo e cominciammo a correre sulla sabbia bollente, cacciai un urlo e scoppiammo a ridere quando arivammo alla riva, portai i piedi nell'acqua cominciai a giocarci. La sensazione dell'acqua fredda subito dopo una corsa sulla sabbia bollente è una sensazione fantastica. Tirai l'acqua con i piedi a Cristian che precedentemente era girato intento a scrivere qualcosa sulla sabbia. Si girò con gli occhi chiusi e borbottando qualcosa li riapri e mi guardò con uno sguardo incendiario, indietreggia ridacchiando.
Si avvicinò alla riva e mi guardò. Prese una buona quantità di acqua e me la tirò addosso. Ero praticamente zuppa dalla testa ai piedi.

《Ma quanto siamo permalosi qui.》dissi ridendo e mi avvicinai alla riva pronta a fare la doccia a lui.

《Ora siamo pari. Fermati.》disse indicandomi, indietreggió spaventato, sorrisi e lo bagnai.