La folla urla e applaude di gioia, mentre Adam riprende fiato.
La ragazza di prima gli si avvicina e gli accarezza con un dito il braccio, sussurrandogli qualcosa all'orecchio con fare malizioso. Gatta morta.
Lui però non sembra prestarle molta attenzione, mentre fa scorrere lentamente il suo sguardo fra la gente fuori dal ring.
Continua a far girare i suoi occhi ancora iniettati di rabbia finché non incontra i miei.
Una scia di brividi mi percorre tutta la schiena appena il mio blu incontra le sue pozze scure.
Una piccola scintilla le illumina impercettibilmente, lo vedo contrarre la mascella e poi lanciare uno sguardo a Jeremy. Si scrolla la biondina di dossso e con passo svelto scompare dalla sala.
"Avril vai in macchina e aspettami lì! Torno subito!" mi ordina Jeremy e senza avere una risposta si immerge nella folla, lasciandomi da sola
Sbuffo e faccio come mi dice.
Mi è passata la voglia di bere dopo aver visto la rabbia in ogni suo colpo.
***
È quasi mezzanotte e anche se è ancora estate c'è una leggera brezza.
Mi appoggio alla portiera dell'auto di Jeremy e mi incanto a guardare il cielo colmo di stelle.
Vista la poca luce che arriva dal vecchio capannone da qui si vedono molto bene.
Una brilla più delle altre e un piccolo sorriso mi spunta sulle labbra al ricordo di...
Con un forte strattone finisco con la schiena appiccicata al ferro freddo della macchina. Due pozze scure mi fissano intensamente. Non posso scappare perché le sue braccia mi fermerebbero subito.
"Quanto hai visto dell'incontro?!" dice con tono duro
Non rispondo e mi appiattisco di più contro la portiera della macchina.
Non sono una che si fa mettere in soggezione da uno sguardo o che si intimorisce ad una minaccia, eppure in questo momento non potrei muovere un muscolo nemmeno se volessi, non sono sicura nemmeno di respirare.
"Dannazione! Rispondi!" sferra un pugno alla portiera affianco alla mia testa
Chiudo gli occhi e un brivido di terrore mi percorre la schiena. Ho davvero paura di lui?
"Oh dio! Scusa, io...non volevo, ok?! Ti sembrerò un mostro!"
Si allontana con uno scatto, tirandosi nervosamente il ciuffo nero, e solo ora mi accorgo di aver trattenuto per così tanto il respiro.
Tutto d'un tratto la rabbia nei suoi occhi, ha fatto posto alla preoccupazione. Continua a camminare su e giù nervosamente e a tirarsi i capelli.
Credo che se nessuno lo fermasse li staccherebbe tutti.
Senza pensare le mie gambe si muovono da sole.
Mi avvicino e senza dire nulla avvolgo le mie braccia attorno alla sua vita.
Per un attimo lo sento irrigidirsi e trattenere il respiro come ho fatto io qualche istante prima, ma poi inaspettatamente ricambia l'abbraccio e infila la faccia nell'incavo del mio collo.
"Non mi sembrerai mai un mostro, Adam..." sussurro ancora tra le sue braccia
"Come no! Tremavi come una foglia qualche secondo fa..." sbuffa
"Sai! Non credo che tu resteresti impassibile se un enorme ragazzo tutto muscoli ti tirasse un pugno a due centimetri dalla faccia, mentre urla come un pazzo fuori di testa!" rispondo ovvia
Lo sento ridacchiare e sprofondare la faccia fra i miei capelli cioccolato, respirandone il profumo.
Chiudo gli occhi, non so per quanti minuti siamo rimasti così, ma Adam si stacca di colpo quando vede Jeremy arrivare, lasciandomi con una strana sensazione di freddo.
"Non vi siete ancora uccisi?" dice ironico il biondo, mentre sale al posto di guida
"Nah! Troppo faticoso!" dice Adam e mi lancia un occhiolino
Incredibile! Prima ha uno scatto d'ira e poi fa battutine idiote.
Ma chi lo capisce?
Ovviamente a me tocca il posto dietro.
Mi sistemo sul sedile con la testa contro il finestrino e guardo il paesaggio scorrere veloce al mio fianco. E la mia testa ritorna a riempirsi di pensieri.
Chi sa se mio padre è tornato a casa, se la mamma l'ha perdonato per l'ennesima volta...
I miei occhi si appesantiscono e pian piano mi lascio andare fra le braccia di Morfeo.
POV. ADAM
La macchina accosta nel vialetto di casa nostra.
Jeremy spegne il motore e si volta a guardare con sguardo preoccupato la ragazza addormentata sui sedili posteriori.
"Perché non l'hai riportata a casa?" chiedo
Lo sguardo del mio miglior amico si fa cupo e dopo aver lanciato un ultimo sguardo ad Avril posa i suoi occhi su di me.
"C'è un motivo se lei era lì e non era per noi due...ma questo sarà lei a raccontartelo se vorrà." risponde e con uno scatto esce dalla macchina
Scendo anch'io e mi dirigo verso la porta di casa, mentre il mio amico cerca di prendere in braccio Avril.
Lo squillo di un cellulare mi fa voltare di nuovo verso Jeremy.
Il ragazzo guarda lo schermo illuminato del telefono e poi mi lancia uno sguardo.
"Devo andare! Potresti portarla dentro?" dice guardando Avril
Annuisco, sbuffando e mi avvicino alla portiera già aperta. Con una mossa veloce le infilo un braccio sotto le ginocchia e uno intorno alla vita e la sollevo dal sedile.
Jeremy parte velocemente e senza degnarmi di uno sguardo.
Chissà dove starà andando...
Guardo la ragazza raggomitolata fra le mie braccia.
Gli occhi chiusi, la faccia leggermente corrucciata, i capelli ramati che le scivolano lungo le spalle.
Un sorriso mi sbuca sulle labbra, ripensando a quanto strana e...diversa sia.
Da quando l'ho conosciuta, quella sera al rally, è stata una continua sorpresa.
Le corse, il suo carattere estremamente acido, il suo rifiutare puntualmente le mie provocazioni, il modo in cui ha aiutato Jeremy quando ne aveva bisogno e stasera...
Le lotte sono il mio sfogo, lo sfogo dei miei spettri.
Anche Jeremy mi ha detto che quando sferro i miei colpi contro l'avversario non sembro più io.
Ed è la verità, io non sono davvero sul ring, sono ancora a quella sera...
Nessuno era mai riuscito a calmarmi e a scacciare almeno per un attimo i miei spettri. Nessuno fino ad oggi.
Senza accorgermene sono arrivato nella mia stanza.
Faccio stendere Avril sotto le coperte e mi siedo accanto a lei, scostandole una ciocca di capelli che le cade sulla fronte.
So che non dormirò nemmeno stanotte, è da anni ormai che non dormo più davvero.
I miei spettri mi faranno sempre compagnia, ma stanotte avrò una distrazione.
Mi stendo al suo fianco e la fisso mentre dorme.
Sembra così vulnerabile ora, anche se in realtà è una delle persone più forti che abbia mai incontrato.
Lo si vede da come cammina a testa alta, come parla quasi per allontanarti nel caso potessi distruggere il suo muro che si è costruita per proteggere il suo cuore già colmo di crepe, come ti guarda con i suoi occhi del colore del ghiaccio che nascondono qualcosa di forse troppo grande per lei.
Lo si vede da come garreggia...il sorriso sulle labbra, le mani che stringono forte il volante, gli occhi fissi sull'asfalto che scivola veloce sotto di lei.
La sua ragione di vita forse...
Un suo piccolo movimento mi distrae dal mio monologo.
Si è raggomitolata contro il mio petto e stringe piano la mia maglietta con una mano.
Contrae il viso in una smorfia e stringe più forte la presa sul tessuto.
Un incubo...
"Shh...ehi piccola..."
"Adam..." sussurra piano, credo stia ancora dormendo
D'impulso le avvolgono un braccio attorno alla vita e le lascio un bacio fra i capelli. La sento rilassarsi e lasciare piano piano la mia maglia.
"Dormi piccola..."
Già! Una stupenda e sbagliata distrazione...
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My disaster
RomancePerché loro sono Avril e Adam. Due perfetti disastri, un uragano di emozioni. Una vita fatta di corse clandestine, droga, alcol e feste. Due ragazzi troppo diversi e sbagliati da soli, ma indistruttibili insieme. Un enorme segreto, che li legherà p...
