22:45, la notte dove tutto ha avuto fine.
Ed eccomi qui.
Seduta sullo scomodo sedile dell'auto di Jer, stretta in un tubino nero, la solita parrucca bionda a nascondere le mie ciocche castane e il cuore che batte a mille.D'accordo Av! Siamo arrivati al colpo finale...stanotte avremo la nostra vendetta.
All'interno del rabbit mi aspetta un appuntamento con the Wolf.Non ci è voluto molto per attirare l'attenzione del colpevole.
È bastato inviare una copia delle 'foto ricordo' con me ai componenti della nostra lista in modo che questi facessero arrivare la voce alle orecchie del loro capo.
È bastato dire ai codardi che avremmo divulgato le loro immagini e sono corsi dalla mamma, come dei cuccioli spaventati.
D'altronde se si venisse a sapere del giro in cui sono coinvolti, la loro vita si frantumerebbe in mille pezzi. Famiglia, lavoro, soldi...tutto in fumo.
Fatto sta che nel giro di qualche ora è arrivata una chiamata da un numero anonimo. L'uomo all'altro capo della linea si è limitato a sibilare una frase con voce bassa e roca."Al rabbit, domani sera, stanza 212, alle 23:30, niente ritardi..." poi ha riattaccato
Fisso l'insegna luminosa del locale, cercando di mantenere la calma.
Mi sento uno schifo.
È più di una settimana che non chiudo occhio. In parte per lo stress dovuto alla missione, ma la causa principale, che ha popolato il mio cervello per tutto questo tempo, porta il nome di Adam.
Dentro di me si fa sempre più largo la consapevolezza di averlo perso, ma tutto il mio mondo è troppo pericoloso e confusionario per trascinarci dentro l'unica cosa bella della mia vita. E forse sarà meglio lasciarlo perdere fino a quando le acque in cui navigo non si saranno calmate."Buona sera piccoletta! I nostri 'amici' sono appena arrivati!" la voce di Luke mi arriva tramite gli auricolari
23:00, manca solo mezz'ora...
Un brivido di ansia e terrore mi percorre la schiena, mentre deglutisco rumorosamente.
Forza, puoi farcela. Mi ripeto come un mantra."D-d'accordo..." soffio
Cala un attimo di silenzio.
Riesco a sentire il mio cuore palpitare, il respiro di Luke risuonare nelle cuffie, lo sguardo di Jeremy bruciarmi addosso."Avril..." mi richiama l'agente all'altro capo della linea
"Luke..." mormoro
Dio! Che mi sta succedendo...
"Senti, ascoltami bene! Ora, se deciderai di entrare nel locale e dare inizio a tutto, dovrai essere al massimo della tua lucidità. Loro fiutano ogni tuo passo falso. Una bugia, un battito di ciglia, un movimento sbagliato, pura e semplice esitazione, loro la leggeranno e ti schiacceranno proprio con i tuoi punti deboli."
Il tono che usa, freddo e senza scrupoli, dimostra ancora una volta che sto parlando con un agente dell'FBI, ma le parole che seguono sono tutt'altro che professionali.
"Ti conosco da un mesetto e di solito non do confidenza ai miei collaboratori, ma ci tengo a te e voglio che tu esca sana e salva da questo buco, quindi ti prego di stare all'erta..." dice con un tono dolce, quasi fraterno
Prendo un grosso respiro anche se so che non servirà a nulla.
Jerry, al mio fianco, mi avvolge in un abbraccio senza dire nulla. È sempre stato così, siamo uno la roccia dell'altro e con il tempo abbiamo imparato a capirci anche senza le parole.
Ma stavolta nemmeno l'abbraccio del mio miglior amico sembra servire a qualcosa.
Il problema è che vorrei essere fra le braccia di qualcun'altro in questo preciso istante.Sospiro, staccandomi dalla presa del biondo e controllo per l'ennesima volta i chili di trucco che mi impiastricciano la faccia.
Voglio che tutto fili liscio stanotte."Ho bisogno d'aria..." sussurro
Filerá tutto liscio. mi ripeto ancora e ancora, come se in questo modo potesse veramente andare tutto apposto.
E con questa convinzione apro lentamente la portiera e mi lascio avvolgere dal freddo di questa maledetta notte.
Su Avril, sono poche semplici azioni.
Entri al rabbit, incontri i distruttori di tutta la tua vita, li tieni occupati per un po' e poi lasci fare tutto agli agenti.
L'unica cosa che mi tranquillizza è che Luke sarà al mio fianco, pronto per dare l'allarme al minimo pericolo.Mi stringo nella mia giacca nera e chiudo gli occhi, lasciando che la mia schiena aderisca al metallo freddo dalla macchina.
Filerá tutto liscio.
Gli occhi limpidi e furbi di mio fratello mi compaiono davanti, regalandomi una scossa di adrenalina e speranza.
Lo faccio per te fratellone.Appena riapro le palpebre, la luce di un faro accompagnata dal rombo di una moto squarcia il silenzio.
Con estrema lentezza il conducente si ferma a qualche metro da me e scende dal suo bolide nero, facendo cadere di nuovo il buio appena spegne il motore.
Il cuore comincia a battermi all'impazzata appena capisco di chi si tratta.
Jer al mio fianco fa un sorrisetto trionfante e scompare dentro la sua macchina. Qualcosa mi dice che lui c'entra qualcosa...Il guidatore misterioso si porta davanti a me e solo ora si sfila il casco nero in tinta con tutto il suo abbigliamento.
L'inconfondibile scia di brividi mi percorre la schiena, mentre mi immergo per l'ennesima volta in quelle pozze nere che tanto amo.
Adam si porta una mano fra i capelli, spettinandoli e si infila il casco sotto braccio.POV. ADAM
Lascio che l'aria gelida di dicembre mi ferisca il viso, mentre sfreccio lungo la strada diretto al the rabbit.
Ho un tremendo mal di stomaco e la mascella dolorante.
Perché? Semplice, me lo sono meritato.
Stamattina, appena sono uscito dalla mensa con Melody, il mio miglior amico mi ha raggiunto più infuriato che mai.
Sono bastati un bel destro in faccia e un calcio nelle costole per mandarmi a terra.
Si è messo ad urlarmi contro come una ragazza isterica quanto io sia stronzo, cosa vera, ma quello che mi ha tormentato per tutto il pomeriggio fino ad ora è stata la sua ultima frase.
Non ho reagito ai suoi colpi, perché l'avevo vista guardarmi con gli occhi velati di lacrime, mentre il suo sguardo cercava disperatamente anche solo una mia piccola attenzione.
E mi sono sentito uno stronzo ad aver continuato imperterrito la mia camminata, piuttosto che andare a stringerla tra le braccia."Senti Adam! Non so cosa Avril ti abbia raccontato e sicuramente non verrò a spifferarti tutto io, ma questa sera lei avrà bisogno di te. Anche se non sai il perché ti chiedo di fare una piccola tregua con lei almeno per questa notte...per lei quello che succederà è importante e forse più avanti ti dirà tutto, ma ora ha bisogno di qualcosa su cui contare e, purtroppo, ha trovato te..."
Ha detto quelle parole con il tono più serio che gli abbia mai sentito usare e poi se n'é andato.
Ed ora eccomi qui, mentre mi immergo nel ghiaccio degli occhi della ragazza che mi ha fatto perdere la testa.
Stento a riconoscerla con i capelli biondi, ma quell'azzurro non lo dimenticherei per nulla al mondo."Che ci fai qui?" sussurra, continuando a fissarmi
Mi avvicino piano fino ad arrivarle a pochi centimetri dal viso e raccogliere una ciocca finta.
"Non ti sta bene questo colore..."
Il suo sguardo da cerbiatta mi trafigge, mentre mi scruta attentamente.
"Sul serio, Ad-" la blocco, facendo unire le nostre labbra finalmente dopo tanto tempo
Non esita a ricambiare, dando il via al più bel bacio della mia vita.
I brividi, lo stomaco in subbuglio, il bisogno viscerale di averla sempre più vicina, le nostre labbra che si divorano disperate e bisognose, il presentimento che questo sarebbe stato l'ultimo dei nostri momenti per un bel po'."So che prima o poi mi spiegherai tutto, ma non voglio perderti proprio ora che ti ho trovata e non importa quello che succederà, ma ti resterò comunque vicino..." sussurro, tenendola stretta quasi a non farla scappare
Ma non sapevo che di lì a poco avrei ottenuto ogni risposta nel modo più distruttivo possibile.
~~~
Tatataaaaaa!
Eccomi qui!
Stavolta non dico nulla, aggiornerò il prima possibile!
Grazie,
Vale <3
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My disaster
Storie d'amorePerché loro sono Avril e Adam. Due perfetti disastri, un uragano di emozioni. Una vita fatta di corse clandestine, droga, alcol e feste. Due ragazzi troppo diversi e sbagliati da soli, ma indistruttibili insieme. Un enorme segreto, che li legherà p...