•Sbagliati•

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È passata una settimana dalla scoperta e dal mio sfogo con Adam.
Non sono più tornata in ospedale, mi farebbe troppo male.

Questa settimana l'ho passata da sola.
Io, la mia macchina e tanti bei posti.
Era da tanto che non organizzavo una fuga del genere.
Nessuno sa dove sono ora.
Ne Jeremy, ne Adam, quantomeno mio padre.

Mio padre...
Si è presentato a casa una sola volta e la mia reazione non è stata delle migliori.

Inizio flashback

Sento la porta d'entrata sbattere rumorosamente e i passi pesanti e strascicati di mio padre rimbombare nel corridoio.

La sua figura fa capolino dalla porta, barcolla e ha un pesante odore di alcool addosso.
Cosa mi aspettavo?!

Resto seduta sul divano del soggiorno, fissando il mio riflesso sul vetro del televisore.

"Dov'è tua madre?!" biascica con tono seccato

"In ospedale..." dico, fissandolo negli occhi

Tutto d'un tratto sembra risvegliarsi dal suo stato da sbronzo e i suoi occhi mutano smarriti. Sembra quasi umano.

"Non dire stronzate!" sbraita

Riporto lo sguardo sul mio riflesso e mi lascio sfuggire una risata amara. Devo smettere di illudermi che sia rimasto qualcosa di dolce in lui.

"E sai cos'ha?! Un dannato cancro, le danno forse qualche mese! E perché?! Non abbiamo i soldi per le cure e lei ha preferito tenercelo nascosto!" un sorriso duro mi deforma la faccia mentre continuo senza guardarlo

Lo sento indietreggiare e balbettare qualcosa di incomprensibile, poi il silenzio ritorna a regnare nella stanza appena la porta d'entrata si richiude.

Fine flashback...

E questa settimana l'ho passata a visitare posti nuovi e a racimolare qualcosa con le corse. Tutto quello che ho guadagnato l'ho mandato all'ospedale per le cure di mia madre.

Voglio che stia bene. Deve stare bene.

***

La suoneria del mio cellulare riprende a tormentarmi per l'ennesima volta.

La scritta Jer compare sul display, ma continuo a non rispondere.
Da quando sono sparita mi ha mandato quasi mille messaggi e altrettante chiamate, ma se rispondessi so che mi convincerebbe a ritornare.

Accosto nel parcheggio di uno dei tanti supermercati di Miami e scendo.
Ho finito le mie scorte di cibo e se voglio continuare la mia fuga devo mettere qualcosa sotto ai denti.

Entro appena le porte scorrevoli si spalancano e comincio a girovagare fra gli scaffali.

Quando ero piccola venivo sempre con la mamma a fare la spesa.
Mi divertivo un sacco a correre fra gli scaffali e a far impazzire mia madre.
Le cose andavano ancora bene, papà era ancora dolce con me e la mamma, lui non se n'era ancora andato.

Scaccio i brutti pensieri dalla mente e comincio a fare il mio solito gioco.
Quando vado in posti nuovi mi piace osservare i movimenti, le abitudini, i piccoli particolari di ogni persona e immaginare come potrebbe essere la loro vita. Era uno dei nostri passatempi preferiti guardare le persone che passavano sulla strada sotto casa nostra e immaginare la loro storia.

Ad esempio, qualche metro davanti a me c'è una vecchia signora abbastanza robusta, porta un sacco di gioielli e vestiti costosi ed è esageratamente truccata.
Molto probabilmente è vedova di un uomo molto ricco visto il suo abbigliamento o semplicemente è molto ricca, ma non ha nessuno al suo fianco e vive in un'enorme casa con una miriade di gatti a cui ha dato anche un nome.

Un ragazzo alto e biondo mi passa accanto e mi fa un occhiolino, guardandomi con un sorrisetto malizioso.
Questa è facile! Classico rubacuori, abituato ad avere tutto e tutti ai suoi piedi, il genere di ragazzo che ti porta a letto e poi scompare senza lasciare traccia.
Classici pantaloni a cavallo basso, felpa con l'immancabile cappuccio alzato e i capelli tirati in una cresta alta su cui passa ogni cinque minuti le mani.

Poi c'è...no no no!

I miei occhi si scontrano con delle ipnotiche pozze nere e il mio corpo si irrigidisce di colpo.

Lo vedo socchiudere gli occhi e inclinare la testa di lato, ma mi giro di scatto e comincio a correre verso l'uscita.
Se è davvero Adam quello che penso di aver visto, allora devo sparire da cui o la mia fuga verrà interrotta.

Sto quasi per raggiungere la porta, quando una mano mi afferra il polso e un'altra mi tappa la bocca prima che possa dire qualsiasi cosa.

Mi ritrovo in uno sgabuzzino buio, solo con un inebriante profumo di menta e fumo.

"Chi è l'idiota che terrebbe uno sgabuzzino dentro ad un superamento?!" sbuffo, appena la mia bocca viene liberata

"Dove sei stata?" dice duro

"Non sono affari tuoi...e ora, se permetti, me ne vado di nuovo!"

Mi giro verso la porta e cerco di aprirla, ma vengo risbattuta con la schiena al muro.
Posso sentire il suo alito caldo sfiorarmi la faccia per quanto mi è vicino.
Faccio incastrare i miei smeraldi alle sue pozze nere e gli lancio uno sguardo di sfida.

"Torna a casa...Jeremy sta impazzendo e tuo padre-" comincia

"Non nominarlo!" quasi urlo

Cerco di togliermelo di dosso, ma con scarsi risultati.

"Lasciami andare Lewis!" spingo le mie mani contro il suo petto

Mette le sue mani sopra le mie e fa scontrare le nostre fronti.

"Ti prego..." sussurra

Chiudo gli occhi e prendo un grosso respiro.

"Ehi! Non sarà facile! Ma ci siamo noi..." sussurra a pochi centimetri dalle mie labbra

Annuisco e abbasso lo sguardo.
Anche se qui è buio potrei giurare di aver visto i suoi occhi brillare per un attimo.

Con due dita alza il mio mento e posa le sue labbra sulle mie.
Le mie fughe mi hanno sempre fatta stare bene, non avevo nulla per cui ritornare. Ma ora qui capisco che qualcosa sta cambiando, lui mi sta cambiando.
Si stacca subito.
Un bacio leggero, come tutti quelli che ci siamo scambiati, ma che è riuscito a sciogliere i miei nervi tesi in un attimo.

So che non dovrei, ma lo attirò di nuovo vicino a me e faccio unire le nostre labbra.
Mi porta le mani ai fianchi e io intreccio le mie dita fra i suoi capelli.
Dei piacevoli brividi mi percorrono la spina dorsale e i miei problemi sembrano essersene andati per un po'.

Mi erano mancate le sue labbra in questa settimana...
Sanno di fumo e menta, come il suo profumo.
Sono una cosa così giusta, ma allo stesso tempo tremendamente sbagliata.

Noi due siamo tremendamente sbagliati.

~~~

BuonCiao!

Il Natale sta arrivando e la scuola è finita (finalmente) perciò sono riuscita ad aggiornare.
FORSE riuscirò a pubblicare qualcosa anche domani, ma non so.
Intanto spero che questo capitolo vi piaccia!

Un ultima cosa!

Vi sta piacendo la storia?

Mi farebbe piacere avere dei consigli da parte vostra in modo da migliorarla.

Grazie,
Vale <3

My disasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora