Fermo la macchina lungo il vialetto della casa di Jeremy e chiudo gli occhi, lasciandomi andare sul sedile.
Lancio uno sguardo al ragazzo addormentato sul sedile accanto a me.
Ha le mani ancora insanguinate, un livido sulla mascella e il labbro tagliato.
Dopo la rissa con Drake, è sparito fra la gente e un'ora dopo è tornato ubriaco, blaterando frasi insensate.Sospiro ed esco dalla macchina, facendo il giro per poi aprire il suo sportello.
"Adam...svegliati..." sussurro e lo scuoto per il braccio, ma non ottengo nessuna reazione
"Adam!" alzo il tono
"Mhm..." mugola e si accoccola al sedile
Sembra un bambino piccolo...
"Ehi!" gli passo una mano fra i capelli
"Ciao piccola..." apre gli occhi e fa un sorriso sghembo
È ancora ubriaco.
"Su alzati...andiamo dentro!" faccio per prenderlo sotto braccio, ma scoppia a ridere di colpo
"Sai piccola! Sei davvero carina con quattro occhi!" ridacchia
Già! È proprio andato...
"Ok...andiamo!"
Lo aiuto ad alzarsi e con passo barcollante ci avviamo verso la porta.
"Adam! C'è un problema! Le chiavi?!"
Fa un sorrisetto divertito e risponde.
"Nella tasca posteriore dei miei jeans!" dice con fare ammiccante anche se con scarsi risultati dato che il tutto diventa una risata sghemba
Non capisco cosa ci sia di così divertente, comincia a darmi sui nervi.
Mi avvicino a lui e sfilo le chiavi dalla tasca, per poi aprire la porta.
"Avanti! Entra..." lo spingo da dietro la schiena
Accendo la luce e appoggio la borsa e le chiavi sul divano.
Mi passo una mano sulla fronte, sono esausta. Adam nel frattempo è rimasto impalato nel bel mezzo della stanza a fissarmi."Tutto bene?" chiedo
Annuisce e si mette a ridere come uno scemo. Di nuovo.
"Ce la fai ad arrivare in camera senza ucciderti? Io intanto ti prendo un'aspirina."
Senza dire nulla si avvia verso le scale e io faccio lo stesso verso la cucina.
Mentre sto aspettando che la medicina si sciolga nell'acqua un tonfo mi fa sussultare.
Mio dio! E ora che ha combinato?!
Corro verso le scale e non so se mettermi a ridere o urlare. Adam è disteso per terra con gli occhi chiusi e una mano che gli massaggia la testa."Quando ti ho detto di non ucciderti, era compreso anche questo..." ridacchio, avvicinandomi
"Sono un vero idiota!" ride
"Già..." sussurro senza farmi sentire
Lo aiuto a rialzarsi e pian piano ci trasciniamo fino in camera.
Con un po' di difficoltà si sfila le scarpe e si infila sotto le coperte."Bene! Vado a letto!" lo saluto
Mi volto per uscire e andare finalmente a dormire, ma la sua mano calda mi trascina giù fra le lenzuola.
"Resti qui?" mugola, guardandomi con una faccia da cucciolo
"Adam...sei ubriaco, hai bisogno di riposare..." cerco una scusa
"Ti prego..." mi tira più vicino a se
"D'accordo!" sbuffo e mi sistemo sul bordo del letto, il più lontano possibile da lui
Lo sento muoversi un po' e sfilarsi la maglietta.
Non guardare Avril!
Deglutisco e distolgo lo sguardo dal suo fisico a dir poco perfetto.
Anche da sbronzo è consapevole del suo fascino e in questo momento farei di tutto per cancellargli quel sorrisetto compiaciuto che ha sulle labbra.Sbuffo e mi stendo meglio, dandogli le spalle e rimanendo sempre a debita distanza.
"Così cadrai dal letto..." ridacchia
Mi circonda la vita con un braccio e mi attira contro il suo petto. Riesco a sentire i brividi lungo la spina dorsale."Molto meglio..." sussurra contro il mio collo
Fortuna che era ubriaco...
Coscienza, invece di fare commenti inutili trova un modo per tirarmi fuori da questa specie di scena da film adolescenziale.
Nah! È troppo divertente!Chiudo gli occhi nel tentativo di prendere sonno, ma è inutile, specie con il suo fiato caldo che mi scivola sulla pelle.
"Dormi già?" lo sento sussurrare
Non rispondo, magari così si addormenterà anche lui.
"Meglio così..." sospira e mi stringe un po' di più a se
"Sai piccola...baci davvero bene! Ma tanto tu questo non lo saprai mai..." fa scorrere una mano fra i miei capelli lentamente
Un piccolo sorriso mi spunta sulle labbra e mi lascio trasportare fra le braccia di Morfeo.
***
Lascio un grosso sbadiglio e mi stiracchio.
Ancora prima di aprire gli occhi mi rendo conto di non essere nel mio letto.
Menta, fumo e un leggero odore di alcol. Adam.Metto a fuoco la stanza in cui mi trovo ed eccolo lì, il ragazzo che sta dormendo al mio fianco.
I capelli scompigliati, le labbra socchiuse e un'espressione da bambino.Mi alzo senza fare rumore e pigramente mi porto in cucina. Dal corridoio si sente il suono della televisione accesa.
Entro in soggiorno e mi fermo, appoggiandomi allo stipite della porta.
Jeremy è seduto sul divano e continua a cambiare canale compulsivamente. Penso che non stia nemmeno guardando i programmi che trasmettono.
Ha due enormi occhiaie sotto ai suoi occhi celesti e un odore di alcol e fumo invade la stanza."Hai dormito bene?" fa una risatina ironica, riferendosi al suo amico
"Dio, Jer! Sei sparito per una settimana senza farti vedere o sentire e ora te ne esci così?!" quasi urlo
Continua a ignorarmi e a cambiare canale. Con passo svelto mi dirigo verso la televisione e la spengo.
"Cosa vuoi ora?!" sbuffa e incrocia le braccia al petto
"Cosa voglio? Sparisci nel nulla e poi ti ripresenti così! Con una faccia stravolta e l'odore di alcol e fumo addosso!" mi lascio sfuggire una risata isterica
"Non ho bisogno di una babysitter e se anche fosse non siete nemmeno venuti a cercarmi..." nelle sue parole c'è un tono amaro
Si alza dal divano, per dirigersi verso la cucina.
Tira fuori un bicchiere dalla credenza e comincia a frugare in tutti i cassetti in cerca di qualcosa di commestibile.
Io lo seguo in tutti i suoi movimenti dallo stipite della porta."Perché ti stai comportando in questo modo, Jer...?" sussurro
Lo vedo fermarsi e posare il bicchiere di vetro sul ripiano di legno davanti a lui. Mi da le spalle, ma posso vedere i suoi muscoli contrarsi di colpo.
"Sai perché?!" si volta verso di me
"Non c'è una cosa che mi vada bene ultimamente! Qualsiasi cosa mi si rivolta contro! Ma tu sei troppo impegnata con Adam, per accorgerti di qualsiasi cosa! Da quando è arrivato a Miami praticamente mi ignori!" sbraita
È arrabbiato. La faccia gli è diventata rossa e la vena del collo gli si è ingrossata.
Mi da le spalle di nuovo e si poggia sul bancone di legno."Ce l'eravamo promesso...ci saremo in ogni momento, l'uno per l'altra, nessun segr..."
"...eto, noi due fratelli da sempre e per sempre..."
Finisco la frase al posto suo e lo abbraccio forte, proprio come da bambini.
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My disaster
RomancePerché loro sono Avril e Adam. Due perfetti disastri, un uragano di emozioni. Una vita fatta di corse clandestine, droga, alcol e feste. Due ragazzi troppo diversi e sbagliati da soli, ma indistruttibili insieme. Un enorme segreto, che li legherà p...