•Pink rabbit pt.2•

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Prima di lasciarvi al capitolo, colgo l'occasione per fare un po' di PUBBLICITÀ.
Passate a leggere la storia di _Slipper_.
Detto questo, vi lascio alla lettura...

~~~

L'odore di tabacco mi invade le narici, mentre mi avvicino ancheggiando al tavolo di Fisher.

"Bene! Ora devi solo attirarlo in una delle stanze!" la voce di Jer mi arriva diretta alle orecchie

"La fai facile..." mormoro

L'uomo dai capelli brizzolati e il costoso completo elegante fa scivolare lentamente le sue carte sul tavolo, vincendo l'ennesima somma della serata. Fra le labbra tiene un grosso sigaro e al dito tiene una costosa fede d'oro. Magari ha anche dei figli...
La sensazione di nausea che provo verso questo posto è insopportabile.
Mi avvicino all'avvocato e gli passo una mano lungo la spalla con fare provocatorio, lanciandogli un occhiolino.

"Ehi dolcezza!" ammicca, attirandomi sopra le sue gambe e facendo scivolare una mano lungo il mio fondoschiena

La tentazione di prenderlo a schiaffi mi fa formicolare le mani, ma la voce di Jeremy riesce a calmarmi un po'.

"Tieni duro scema..." dice con un tono dolce

Prendo un grosso respiro quando avvicina le sue labbra al mio collo, baciandolo.
Non voglio che continui...

"Che ne dici di andare a divertirci?" faccio cenno verso le stanze private del rabbit, mantenendo uno sguardo malizioso

"Intraprendente?! Mi piace..." la voce roca che usa fa salire la mia sensazione di nausea

Mi circonda la vita con un braccio, dirigendosi con passo barcollante verso la nostra meta.
Lancio un'occhiata di avvertimento a Duke che risponde con un cenno del capo.

Entriamo in una delle tante camere da letto e Fisher si sdraia fra le costose coperte di seta. Drake non bada a spese...
In fondo alla stanza c'è un piccolo pacchetto con tanto di palo e impianto stereo.

"Tranquilla, non dovrai usarli! Dagli da bere il sonnifero..." mi rassicura Jer

"Vieni qui dolcezza!" mi fa cenno dI accomodarmi sul letto

"Mh! Manca ancora qualcosa..." mi picchietto un dito sul mento, fingendo di riflettere

"Champagne!" esclamo, voltandomi verso il piccolo tavolino accanto la porta e strappando la bottiglia

L'avvocato annuisce e continua a fissare il mio fondoschiena, mentre preparo i bicchieri.
Senza farmi notare verso un paio di gocce del liquido ambrato nel bicchiere della preda, mescolando con un dito.

"Quanto ti ci vuole dolcezza?!" protesta impaziente Tom

"Eccomi!" sorrido, porgendogli il bicchiere e mordendomi il labbro

Con un unico sorso finisce il suo drink, lasciando scivolare il bicchiere fra le lenzuola. Mi attira a cavalcioni su di lui e fa scivolare le sue sporche mani fino all'orlo del mio vestito.

"Come ti chiami dolcezza?" si morde il labbro, fermandosi

Guardo le sue mani e poi il suo sguardo color smeraldo sporcato dal tradimento e dall'ombra del malfattore.
Un colore che accomuna anche i miei occhi a quelli di tutta la gente del Pink Rabbit.
Osservo per un attimo la boccetta ambrata nascosta nella mia scollatura e ascolto lo sbadiglio che esce dalla sua bocca.

"Amber, mi chiamo Amber..." sussurro al suo orecchio prima che chiuda gli occhi

"Buon sonnellino!" ridacchia Jeremy

Mi scollo le mani di Fisher di dosso e estraggo il telefono dalla scollatura.

"Avril..." Jer

"Mh?"

"Lo sai che per essere credibile devi spogliarlo..." dice velocemente

"Cosa?!" sbraito

"Scusa..." sospira

Dopo aver lasciato Fisher in boxer, scatto un selfie con la nostra cara preda e lo invio subito a Jeremy.

"Ora puoi uscire!" dice Jer

Con passo spedito esco dalla stanza e incontro lo sguardo di Duke.

"Tutto apposto?" chiede

"Sì! Fisher era esausto, si sta facendo un pisolino!"

"D'accordo! Per stasera dovresti aver finito!" sorride e mi lascia un mazzo di banconote fra le mani

Esco dal locale e prendo una grossa boccata d'aria fresca, dirigendomi verso la strada dove la macchina grigia del mio miglior amico mi aspetta.

Appena salgo in macchina mi sfilo la parrucca e la maschera nera, lanciandole sui sedili posteriori accanto al borsone di Jer.
Tolgo le lenti verdi e mi lascio avvolgere dal calore del mio cappotto.
Mi serve urgentemente una doccia!

"Va tutto bene?" chiede preoccupato il mio amico, mentre tiene lo sguardo fisso sulla strada

Oh certo Jer! Sono appena stata in un bordello con un uomo, che ad'occhio e croce aveva il doppio della mia età, e che non ha fatto altro che chiamarmi dolcezza per tutta la serata.
Avevo una nausea enorme al solo stargli vicino, ma sono troppo orgogliosa per tirarmi indietro e lasciare irrisolto il caso di mio fratello, e continuerò a tenermi tutto dentro fino a quando tutto questo non sarà risolto, poi probabilmente finirò per esplodere come la più potente delle bombe, travolgendo chiunque sarà nei paraggi.
Ma apparte questo, va tutto bene!

"Tutto ok! Sono solo stanca..." poggio la testa al finestrino

"Ti va di venire da me?" chiede

Annuisco, ma poi una domanda mi balena per la mente.

"Adam dov'è?"

Mi guarda per un attimo, per poi fare un sorrisetto divertito.

"Siete davvero strani voi due! Vi ignorate per giorni e appena uno di voi due sta male l'altro corre in suo soccorso...sembra che abbiate una specie di sesto senso! Quando uno ne ha bisogno, all'altro scatta una sorta di campanello d'allarme che vi porta a riunirvi..."

"Comunque Lewis è a casa, gli ho detto che saremmo andati ad una festa..." conclude

Resto a fissare il mio amico interdetta.
Ogni tanto se ne esce con dei discorsi terribilmente filosofici, ma anche veri e sensati.

Sesto senso...

La macchiana si ferma nel vialetto di casa e ancora prima che il motore si spenga sono già alla porta, impaziente di gettarmi sotto il getto di acqua calda della doccia e lavare via l'odore della costosa colonia di Fisher dalla pelle.

Entro in casa velocemente senza accendere la luce, ma vengo travolta da due enormi braccia e dall'inconfondibile profumo di menta di Adam.

"Ti sembra questa l'ora di tornare? Sono le tre del mattino!" dice a un soffio dalle mie labbra, stringendo di più le sue braccia attorno alla mia vita

E la famigliare sensazione di casa che provo solo fra le sue braccia mi invade tutto il corpo, cancellando ogni ricordo di qualche ora prima.
Immergo la faccia nell'incavo del suo collo, inebriandomi con il suo profumo.

"Non ti chiederò cos'hai perché tanto non mi risponderesti..." sussurra, lasciando scivolare le sue dita fra le mie ciocche castane e stampandomi un bacio sulla fronte

'Siete davvero strani voi due...'

'Avete una sorta di sesto senso...che vi porta a riunirvi...'

Sta diventando la mia dipendenza. Come una droga...
Entra piano sotto pelle, ma quando te ne accorgi è troppo tardi perché non puoi già farne a meno.

~~~

Ehiiii!!!
Sono tornata e sono super felice! La storia sta crescendo sempre di più e sono contenta che vi piaccia ;-p (non smetterò mai di ringraziarvi abbastanza).

Dovrei riuscire ad aggiornare più spesso ora, visto che ho più tempo libero!

Grazie ancora,
Vale <3

My disasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora