•Odiami•

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Dopo la mia 'leggera' sfuriata esco della mensa a passo spedito.
È incredibile come la stupidità di quella ragazza mi abbia fatto passare la fame.
Inoltre l'attenzione di mezza mensa era puntata sul nostro tavolo e questo mi da fastidio.

"Avril! Avril, fermati!" una voce femminile mi richiama dal fondo del corridoio

Non presto molta attenzione e continuo a procedere verso il giardino.
Una mano mi prende il polso con una stretta leggera.
Mi volto verso la mia inseguitrice e rimango sorpresa nel vedere che si tratta di Jules.

"Che c'è?" chiedo, cercando di non essere troppo acida

Non so perché, ma sento di dover proteggere questa ragazza, anche se timida e impacciata.
Di solito non mi metto a difendere sconosciuti, ma in mensa è stato come automatico stare alle sue difese.

"Oh grazie al cielo...corri troppo veloce!" prende fiato

La guardo divertita.
Ha il fiatone e non riesce a dire una frase senza aggiungere un 'oh dio!' oppure 'aiuto!' per la corsa fatta.
Appena si ristabilisce, ricomincia a parlare.

"Io volevo...ehm..." balbetta e comincia a torturare l'orlo della manica del maglioncino

"Volevo ringraziarti per prima...anche se non credo che Melody e le sue amiche mi lasceranno mai in pace..." dice, abbassando lo sguardo

Non so perché, ma la proposta che esce dalla mia bocca arriva da sola.

"Ti va di parlarne?" le faccio un piccolo sorriso

"Oh...non sei obbligata ad ascoltare le mie-" la interrompo

"Mi va bene! Ed è davvero strano..."

Annuisce, aprendosi in un sorriso caloroso.

Arriviamo in giardino e ci sediamo sotto uno dei tanti alberi.
Mi piace venire qui, quando non ho voglia di fare lezione o vengo cacciata dai professori.
È un posto silenzioso e molto spesso mi perdo fra le pagine di un libro o semplicemente tra i miei pensieri.

Restiamo in silenzio per un po'.
Io perché non saprei come cominciare una conversazione e lei probabilmente per la timidezza.

"Io...non so perché Melody mi dia tanto fastidio...forse è perché ora Jeremy non le da più molte attenzioni, ma io non centro nulla...
Per me Jeremy può andare con chi vuole e di sicuro non si perderà dietro ad una sfigata come me!" porta le ginocchia al petto e tiene lo sguardo in un punto indefinito davanti a se

"Come hai conosciuto Jer?" chiedo

"Oh! -fa un piccolo sorriso- avrai sicuramente visto quanto sono impacciata! Ecco...stavo camminando in giro per scuola e per sbaglio gli sono finita addosso con tutti i miei libri!
Stava per cominciare a sbraitarmi contro, ma poi si è bloccato e mi ha aiutata a raccogliere le mie cose che erano cadute per terra. Ogni tanto ci incontravano per i corridoi e ha cominciato a salutarmi.
Poi, quando ha visto come mi trattano Mel e le sue amiche ha cominciato a difendermi e a passare del tempo con me!" ha uno strano sorriso mentre parla del mio amico

"Sai!? Credo che Jer tenga davvero a te...ho visto com'è scattato per difenderti e non lo fa per tutte. Se non fossi intervenuta io l'avrebbe fatto lui!"

La vedo trattenere un piccolo sorriso.
Restiamo ancora un po' in silenzio, un silenzio diverso, rilassante.
Mi alzo e le porgo una mano per alzarla.

"Dove andiamo?" chiede

"A cercare Jer! Purtroppo lui e l'idiota mi devono un passaggio!"

"L'idiota?" ridacchia

"Adam..." sbuffo

"Voi due, tu e Adam intendo, siete strani!" esordisce

"Ah sì? E perché?!"

"Perché litigate come due bambini, e poi quando uno dei due è distratto l'altro è lì che lo osserva come per leggerlo dentro."

Faccio spallucce e arriviamo al tavolo, sedendoci con Jer e Adam.
Per fortuna l'oca se n'è andata...

"Eccovi! Io e Jules andiamo..." dice veloce il mio amico, prendendo per mano la rossa

Lo prendo appena in tempo prima che fugga via.

"Mi abbandoni! Bell'amico..." sbuffo

"Potresti andare con Adam?" mi guarda con una faccia da cucciolo

Perché l'hai scelto come amico?
Me lo chiedo anch'io!

Sbuffo per l'ennesima volta e mi volto verso il diretto interessato, o almeno nel posto dov'era cinque minuti fa...

Rivolgo di nuovo lo sguardo a Jer, ma anche lui e Jules se la sono svignata.

Ah...e anche oggi si torna a piedi!
Nono! Ora troverò quell'idiota e mi farò portare a casa!
E dove lo andresti a cercare...?
Una mezza idea ce l'avrei...

***

E rieccomi nel bagno delle ragazze!
Sei sicura che sia qui?!
Pensi si sia fatto scappare 'l'offerta' di Melody...

Gli schiocchi di due bocche che si incontrano e dei respiri affannati attirano la mia attenzione.

Bene!

Busso leggermente alla porta e i due sembrano fermarsi di colpo.
Lascio altri due colpetti sul legno grigio.

"O-occupato!" risponde la voce stridula di Melody

Bingo!

"Ciao Melody! Ora, potresti dire al tuo caro Adam che deve riportarmi a casa subito?! E che si sbrighi!"

Non arriva nessuna risposta, solo un grosso tonfo, come se qualcuno avesse tirato un pugno contro il muro.
Mi dirigo verso l'uscita, lo aspetterò alla sua macchina.

Mi poggio alla portiera e aspetto.
Dopo pochi minuti mi ritrovo faccia a faccia con due pozze nere, le sue braccia pronte a fermare la mia fuga e la mascella contratta in una smorfia di fastidio.

"Ti diverti, vero?!" sbraita a due centimetri dalla mia faccia

Non gli rispondo e lo fisso negli occhi, incrociando le braccia al petto e poggiando la schiena alla portiera dell'auto.

"Sto cominciando seriamente ad odiarti! Odio come riesci a prendermi in giro anche solo guardandomi, come stai facendo ora. Odio come mi fai impazzire con le tue battutine. Odio i tuoi sguardi, i tuoi sorrisi finti, il tuo camminare a testa alta anche quando le cose vanno male.
Ti odio perché da quando ti ho incontrata sei diventata una specie di calmante per il mio lato peggiore..." passa dal urlare, ad un flebile sussurro

È a pochi centimetri dalle mia faccia.
Lascio scivolare il mio sguardo sulle sue labbra, posso sentire il loro sapore anche senza toccarle.
Mi mordo il labbro inferiore e incastro il mio oceano con il suo nero.
Fa scorrere una mano sulla mia guancia, creandomi dei piccoli brividi.
Chiudo gli occhi e prendo un grosso respiro.

"Adam..." sussurro

"Mh?"

"Un consiglio, e stavolta te lo dico seriamente...odiami, odiami più che puoi, perché finisco per fare del male a tutte le persone a cui tengo e rischi di finire anche tu fra queste."

Apro lo sportello e salgo in macchina.

My disasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora