Un fastidioso raggio di sole fa capolino fra le tende della stanza, costringendomi ad aprire gli occhi.
Lentamente mi stiracchio fra le lenzuola calde, mi era mancata la sensazione che si ha dopo una bella dormita...
Non mi ci vuole molto a capire che sono a casa di Jer, e mi ci vuole molto meno a ricordare chi mi ci ha portata, appena il profumo alla menta di Adam invade le mie narici.Lascio affondare la testa sul morbido cuscino, mentre le immagini della scorsa notte ritornano nella mia mente.
Adam ubriaco, Bredy, i suoi 'amici', Isaac, il suo bacio, la furia di Adam, il mio attacco, l'abbraccio in cui mi sono addormentata.
E in fine la mia mente si blocca sui miei demoni.
Credevo di aver superato gli incubi, o per lo meno non avevo più sognato l'intero incidente. Ma ieri notte, ho ripercorso tutto come se stesse riaccadendo veramente. Riuscivo a provare le stesse emozioni di quella sera e dopo tanto tempo sono riuscita a rivedere nitidamente l'immagine di Josh.Prima di arrovellarmi ulteriormente il cervello, mi alzo di malavoglia dal letto e mi dirigo verso la cucina, dato che il mio stomaco reclama la sua colazione.
Il leggero sfrigolare dei pancake accompagnato dal profumo di sciroppo d'acero arrivano velocemente alle mie narici e in un batter d'occhio sono già a tavola.
La figura di Adam a petto nudo davanti ai fornelli mi accoglie.
Niente male, eh?!
Piantala...Visto che non si è ancora accorto di me, mi siedo sopra il bancone alle sue spalle, osservando le sue mosse.
Devo ammettere che sembra davvero invitante quello che sta cucinando.
Per me è lui invitante...
Perché sei qui anche la mattina presto?!
Mi piace darti fastidio!Con la voce bassa comincia a canticchiare qualcosa, mentre sistema i pancake sul piatto.
"Sei davvero stonato, lo sai?!" ridacchio
Lo vedo sussultare e quasi la padella non gli cade di mano per la sorpresa, alimentando il mio divertimento.
Si volta verso di me con un sorrisetto infame sulle labbra e si avvicina piano, intrappolandomi con le braccia al bancone."Da quanto tempo sei qui, furbetta?!" sorride, avvicinandosi alla mie labbra
"Un pochino" alzo le spalle e lo guardo innocente
Stamattina è stranamente dolce, rispetto agli altri giorni nei quali adottava la facciata da bad boy spietato.
"Certo! Giusto il tempo per farti scendere la bava!" ridacchia, lasciandomi un veloce bacio a stampo
"Già! Non nego che i tuoi muscoli non siano invitanti..."
Gli circondo il collo con le braccia per poi scendere dal bancone, adocchiando la mia colazione che mi aspetta alle sue spalle.
"Ma..." sussurro ad un centimetro dalle sue labbra, sentendolo deglutire rumorosamente
"I pancake lo sono di più!" dico e lascio la sua stretta per fuggire con il mio cibo
"Ah! Sei una piccola stronzetta!" lo sento urlare, mentre corro in soggiorno
Non ci vuole molto per vederlo sbucare dalla porta infuriato.
Mi porto dietro il divano, creando un ostacolo tra di noi e comincio a mangiare la mia colazione sotto i suoi occhi."Ehi! Quelli erano miei!" sbuffa
"Appunto! Erano, Lewis!" ridacchio
Scuote la testa esasperato e con uno scatto supera il divano, per poi afferrarmi per la vita e alzarmi da terra.
Mi toglie il piatto dalle mani, poggiandolo sul tavolino davanti a noi, e si dirige verso il divano."Mollami, ammasso di muscoli!" urlo, cercando di scendere
"Prima voglio la mia vendetta, piccola Av!" ride
In una mossa veloce mi lancia fra i cuscini del divano, piazzandosi sopra di me e poggiando le mani sui miei fianchi, con un sorrisetto divertito sulle labbra.
"No! Non azzardarti a-"
Troppo tardi...
Adam ha già cominciato a farmi il solletico, lasciando libero sfogo alla mia risata che non sentivo da mesi ormai."O-ok! Basta!" cerco di fermarlo fra le risate
E per una volta sembra ascoltare le mie preghiere. Infatti si stacca, poggiando le sue mani ai lati della mia testa.
Mi guarda negli occhi e sorride, ma non uno dei suoi soliti ghigni o sorrisi maliziosi, stavolta è vero e dolce."Grazie..." sussurro ad un palmo dalle sue labbra
"Per cosa?" anche la sua voce si abbassa, con il suo sguardo che si posa sulle mie labbra
"Sembrerà stupido, ma era da tanto che non ridevo così o che semplicemente dormivo come ho fatto stanotte..." mi mordo il labbro
Senza dire nulla, il ragazzo dagli occhi neri si abbassa su di me, facendo sfiorare le nostre labbra.
I soliti brividi si fanno strada lungo la mia spina dorsale, mentre una strana sensazione si fa largo nel mio stomaco.
Odio l'effetto che comincia a farmi...Un gridolino di sorpresa interrompe il nostro bacio, facendoci voltare verso la porta.
Un Jeremy a petto nudo ci guarda imbronciato e deluso, mentre la figura sorridente di Jules coperta da un'enorme felpa fa capolino dietro le sue spalle."Mio dio! Sparite per un mese e quando vi degnate di farvi vedere vi ritrovo...così!" ci indica arrabbiato
Adam velocemente si sposta da me, privandomi del calore e dei brividi di poco prima, mentre io tento di far sparire il rossore che si è creato sulle mie guance.
Jules si avvicina all'orecchio di Jer, sussurrandogli qualcosa che lo fa sorridere, per poi lasciargli un leggero bacio sul collo."Aah! Lo sapevo!" li indico, iniziando a saltellare per la stanza
Adam mi guarda ridacchiando, mentre la nuova coppietta arrossisce di colpo.
Senza farmi notare dal moro, riprendo il piatto di pancake e sgattaiolo in cucina."Ma dove- Av!" lo sento urlare accompagnato dai suoi passi pesanti, che mi seguono
Finiamo per condividere i pancake, ormai freddi, anche con gli altri.
Jer non ha smesso di lanciare occhiatine omicide ad Adam, sotto le risate di me e Jules."Avril..." mi richiama Jer, appena gli altri due non ci ascoltano più
"Mh?"
"Devo dirti una cosa...andiamo di là!" sussurra
Annuisco e con una scusa ci spostiamo in soggiorno.
Mi sistemo sul divano, continuando ad osservare il mio amico che si passa nervosamente le mani fra i capelli."Ehi Jer! Calmati e parla...non può essere così sconvolgente!" lo rassicuro
Si siede davanti a me, puntando i suoi occhi azzurri nei miei e sospirando.
"Hanno riaperto il caso di Josh..."
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Buona Pasqua!
Spero il capitolo vi piaccia e...nulla!
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My disaster
RomansaPerché loro sono Avril e Adam. Due perfetti disastri, un uragano di emozioni. Una vita fatta di corse clandestine, droga, alcol e feste. Due ragazzi troppo diversi e sbagliati da soli, ma indistruttibili insieme. Un enorme segreto, che li legherà p...