•Ci sarai?•

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Il pomeriggio con Alex è stato davvero bello.
Mi fa sentire felice e spensierata, e poi è un ragazzo davvero simpatico.

Sono quasi le otto di sera e noi stiamo ancora girovagando per le strade di Miami come due amici idioti che ridono e si spintonano scherzosamente.

"Che ne dici di mangiare qualcosa?" chiede Alex, indicando un uomo che vende panini nel suo camioncino

"Ok! Io ti aspetto qui!"

Mi siedo su una panchina e tiro fuori il cellulare dalla tasca dei jeans. C'è un messaggio...

Da Adam:
Ci sarai?

Non rispondo.
Mi mordo il labbro e fisso il suo messaggio. Cosa devo fare?
Sono arrabbiata, ma allo stesso tempo ho paura che gli succeda qualcosa...

"Ehi! Tutto bene?!" chiede Alex con la nostra cena fra le mani

Ho deciso.

"Senti Alex...mi sono divertita davvero tanto con te oggi, ma ora devo scappare!" gli lancio uno sguardo di scuse e mi rimetto in piedi

"Oh...è piaciuto anche a me! Allora a domani..." mi lascia un piccolo bacio sulla guancia e sorride

"A domani!" lo saluto e mi volto

"Oh! E salutami Adam!" urla all'ultimo il ragazzo

Mi metto a ridere e scuoto la testa, continuando a correre.

Bene Avril! Ora hai meno di un quarto d'ora prima che cominci l'incontro.

Corro fino a casa e prendo la mia macchina.

***

POV. ADAM

So che non verrà, è troppo orgogliosa.
Ma nell'ultimo mese è stata l'unica in grado di fermare i miei attacchi di rabbia e stasera più che mai mi serve averla accanto.

Entro in uno dei tanti stanzini nei sotterranei del capanno, usati come spogliatoi e comincio a fasciarmi le mani con le solite bende bianche, dopo essermi tolto la maglietta.

Posso sentire l'adrenalina scorrermi nelle vene e farmi rabbrividire.

Quando ho finito controllo che ore sono. Mancano pochi minuti all'inizio e lei non è ancora qui.
Guardo se ha risposto al mio messaggio. Mi sento così patetico ad averle scritto, sembra che la stia supplicando.

Ora basta pensare a lei! Spengo il telefono e lo lancio su una delle tante panchine che ci sono ai lati del muro.
Mi tiro il ciuffo nero e passo l'altra mano sul viso.

"Siamo un tantino nervosetti, eh?!" sento ridacchiare dalla porta alle mie spalle

Vorrei mettermi a ridere, ma mi limito ad un sorrisetto.

"E tu che ci fai qui?" mi volto verso la porta e la guardo, tornando serio

Comincerebbe a prendermi in giro se vedesse il mio sorriso idiota ogni volta che è con me.

"Ci sarai?" scimmiotta il mio messaggio, roteando gli occhi

Ridacchio e mi avvicino un po' di più, facendola indietreggiare.
So che me ne pentirò, ma ora ho bisogno di sentirla vicina. Con uno scatto veloce la prendo per la vita, facendola scontrare contro il mio petto.

"Adam..." sussurra a pochi centimetri dalla mia faccia

"Shh..."

Faccio salire piano la mia mano lungo la sua guancia, riuscendo a sentire i brividi scorrerle lungo la pelle.
Arrivo fin dietro la sua nuca e lentamente faccio sfiorare le nostre labbra.
Non ricambia, così mi stacco per allontanarmi un po'. Dio...devo farle davvero schifo!

My disasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora