Cerco di abbassare per l'ennesima volta il tubino nero che ho addosso.
Ho sempre odiato i vestitini attillati e corti. Perché non indossare un paio di jeans e una felpa?!
Impreco per l'ennesima volta, mentre mi dirigo verso il soggiorno dove Jeremy mi aspetta.
"Eccomi!" sbuffo, cercando di sistemare il tessuto nero del vestito
"Avril, sei perfetta e così strapperai sicuramente il vestito!" ridacchia, per poi passarmi una parrucca dai boccoli biondi e delle lenti a contatto verdi
"Non ti basta farmi indossare questa trappola, vuoi farmi diventare una di quelle irritanti Barbie rifatte?!" mi lamento, sistemando il mio travestimento
"Dai, non esagerare! Un'ultima cosa!"
Infila un microscopico auricolare al mio orecchio, per poi passare a una telecamera nel bordo della scollatura.
"Dannazione! Tu e il tuo stupido caso! Spera di trovare qualche informazione stasera, perché io non indosserò mai più questa macchina di tortura!" sbuffo, indossando la giacca
Continua a ridacchiare, seguendomi fuori dalla porta e di seguito nella sua auto.
Avrei preferito usare la mia macchina, guidare mi rilassa e restare ferma al fianco di un ragazzo più nervoso di me non aiuta per niente.
Jeremy è riuscito a scovare nuove informazioni su quella notte, ma quello che abbiamo per le mani ora non è sufficiente ad incastrare gli assassini di mio fratello.
Uno degli individui coinvolti nell'incidente è un certo Tom Fisher, un avvocato multimilionario con moglie e figli, che di notte si trasforma nel più incallito giocatore di poker illegale di tutta la città.
Cosa c'entro io, in un vestitino inguinale nei panni di una bionda ossigenata, in tutto questo?
Semplice! Dovrei riuscire a estorcere un paio di informazioni all'uomo in questione. Ovviamente con l'aiuto di qualche cocktail e la nostra 'pozione magica'.
Il giro che ha portato Josh sul fondo di quel burrone è il più grosso di Miami e dintorni, e i bastardi sono stati così furbi da corrompere un ampio giro di avvocati e poliziotti per 'risolvere' tutti i loro problemi.
"Avril! Siamo arrivati..." sospira il mio amico, accostando accanto a uno dei locali più squallidi della periferia
Annuisco, lasciando scorrere lo sguardo sull'insegna rosa luminosa.
The pink rabbit.
Jer fruga un po' nel suo borsone, per poi estrarne una microscopica boccetta dal liquido ambrato, che mi porge.
"Un paio di gocce e gli idioti dovrebbero farsi un bel sonnellino! Per ora è sufficiente che tu li addormenti, scatti loro una bella foto per ricattarli e li avremmo in pugno." mi spiega deciso
Annuisco e infilo la bottiglietta nella scollatura.
Sto cominciando ad odiare questo abito più di prima. Prima che scenda definitivamente dalla macchina, Jer mi blocca per un polso, facendomi voltare.
"Promettimi che starai attenta!" mi guarda preoccupato
"Lo prometto. Non succederà nulla." sorrido rassicurante
"D'accordo scema! Io sarò con te anche lì dentro, dovresti riuscir a sentire la mia voce con l'auricolare e io dovrei vederti!" sorride, indicando la telecamera
"Tutto chiaro scemo!"
Chiudo la portiera alle mie spalle e comincio ad avviarmi verso il locale con passo sicuro. L'odore di alcool e fumo si può sentire già dall'esterno.
Appena entro vengo accolta da due enormi bodyguard in divise nere.
"Che ci fai cui dolcezza?!" ride uno di loro
"Digli che vuoi parlare con Shadow..." la voce di Jer si diffonde nelle mie orecchie
"Sono cui per Shadow." rispondo decisa
Il tizio mi squadra per un attimo, per poi annuire e condurmi nel locale vero e proprio, lasciando il suo collega solo.
Percorrendo tutta la sala da ballo, popolata da qualche gruppetto di ragazzi ubriachi e da gente che sembra essere lì solo per deprimersi dopo una giornata andata male, arriviamo ad una porta con tanto di divieto d'accesso che conduce ad una rampa di scale.
Tramite questa si entra nell'enorme sala dove il pink rabbit fa i suoi migliori guadagni.
Il salone è disseminato di tavoli da poker e divanetti, dove stanno comodi vari signori infilati in costosi completi eleganti e pronti a sperperare il loro denaro alla prima occasione.
Il via vai di ragazze vestite, anche in condizioni peggiori delle mie, è incredibile.
Alcune ballano sul palco, altre si aggirano fra i tavoli con dei vassoi per le mani e altre ancora vengono esibite come trofei dai giocatori.
L'omone si ferma davanti una porta in legno scuro e con mano decisa bussa contro essa.
Una voce irritante e famigliare arriva alle mie orecchie, e appena la persona dietro essa compare davanti ai miei occhi non ho più dubbi.
Drake...
Spero solo non mi riconosca, anche se conciata come sono ora sfiderei chiunque a provarci.
"Ma guarda chi abbiamo?! Non pensavo fosse nel giro..." la voce di Jer mi arriva di nuovo alle orecchie
"Che vuoi Duke!?" sbraita irritato Drake verso il bodyguard
L'uomo improvvisamente sembra aver perso la spavalderia di pochi minuti prima.
"Capo, è arrivata la nuova ragazza..." farfuglia
L'uomo tatuato si alza da dietro la scrivania su cui era seduto e avanza verso di me, lasciando sfuggire una nuvola del fumo del suo scadente sigaro sul mio viso appena mi arriva davanti.
Con una mano prende una finta ciocca bionda e per un attimo sono sollevata che Jer abbia comprato una delle parrucche più costose e realistiche che ha trovato.
Lo sguardo di Drake scivola sul mio tubino e poi sulle mie gambe, per poi fare un cenno a Duke.
"Può andare! Accompagnala nei camerini!" dice veloce, strisciando verso la sua scrivania
Duke annuisce e mi porta verso un'altra ala del locale, in una piccola stanza dai muri tappezzati di velluto rosso e oro, e arredata con un piccolo divanetto del medesimo colore.
"Lì sopra troverai una maschera per coprirti il viso...il capo ci tiene a non avere casini con voi!" indica un oggetto nero sul divano
Raccolgo la maschera. Dovrebbe essere abbastanza per coprire il mio viso.
Ha delle decorazioni nere che si intrecciano sul davanti e dei brillanti che circondano gli occhi. La indosso e mi volto di nuovo verso Duke.
"Perfetto! Ora sei pronta per iniziare...oh! Non rivelare mai il tuo vero nome!"
Annuisco e usciamo dal camerino, per ritornare nella sala principale.
"Vedi il tipo lì in fondo?" indica proprio il mio obbiettivo
"È Tom Fisher, per stasera sarai la sua 'accompagnatrice'. Io sarò qui a sorvegliarti, se il riccone si spinge troppo oltre avvertimi." annuisco
In fin dei conti questo Duke non è così imbecille come mi era parso, ma non è un buon momento per abbassare la guardia.
Ora comincia il vero lavoro.
~~~
Ehi gente!
Spero il capitolo vi piaccia, anche se è più una parte di passaggio.
Dovrei riuscire ad aggiornare ancora in questi giorni.
Nel frattempo mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate della storia.
Grazie,
Vale<3
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My disaster
RomancePerché loro sono Avril e Adam. Due perfetti disastri, un uragano di emozioni. Una vita fatta di corse clandestine, droga, alcol e feste. Due ragazzi troppo diversi e sbagliati da soli, ma indistruttibili insieme. Un enorme segreto, che li legherà p...
