•Paura•

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Mi muovo di poco fra le lenzuola calde.
C'è qualcosa di strano nel mio letto stamattina. Mi muovo ancora, ma la situazione non sembra cambiare.

"Piccola...smettila di muoverti così!" dice una voce roca

Wow! Il mio letto parla...
Avril...
Mh...lasciami dormire!
Avril...I letti non parlano!
Oh.

Apro gli occhi di scatto e mi ritrovo davanti l'ultima persona che avrei immaginato di trovare.

"E tu cosa ci fai qui?!" sbotto

Faccio uno scatto all'indietro e se non fosse per i suoi riflessi ora sarei a fare compagnia alle piastrelle del pavimento.
Mi ritrovo con le mani contro il suo petto nudo e il respiro che si fonde al suo così vicino.

"Ehi! Hai deciso di ucciderti?" ridacchia, facendo vibrare il petto sotto le mie dita

"Molto divertente..." faccio una smorfia e mi porto una mano alla testa

Perché mi fa così male?

"Se ti stai chiedendo perché fa male, ieri sera ti sei ubriacata per non so quale motivo, così dopo averti trovata in un vecchio pub, ti ho portata qui." si sdraia sulla schiena e si passa una mano fra i capelli

Ora ricordo...
La canzone, lui, la mia fuga, il pub, Alex, la mia amica vodka, Adam che mi porta via...

Sospiro e rivolgo uno sguardo fuori dalla finestra. È ancora buio.

"Che ore sono?" chiedo

"Le 3, e se permetti, io tornerei a dormire!" sbadiglia e si volta, dandomi le spalle

Chiudo gli occhi e provo a riprendere sonno, ma le immagini di lui, dei nostri momenti e di quella notte invadono la mia mente.
Non posso permettermi di farlo ritornare, non dopo che sono uscita da quel buco nero che era il mio passato.

Inizio flashback

"Secondo me quell'uomo è in ritardo per andare a lavoro!" indica un uomo indaffarato a correre verso la sua auto con una valigetta in mano

"Invece la donna che sta facendo jogging molto probabilmente corre solo per attirare l'attenzione del palestrato laggiù..." ridacchio e indico l'uomo che le lancia delle occhiatine

"E a giudicare dai suoi sguardi ci sta riuscendo!" ride anche lui

La risata che si è spenta da anni ormai.
Mi manca fare questi stupidi giochetti con lui, sentire i suoi abbracci, la sua risata famigliare, e anche i suoi rimproveri iperprotettivi.

Fine flashback...

Un singhiozzo fugge al mio controllo e solo ora mi accorgo delle calde lacrime che mi percorrono le guance.

Cerco di asciugarmi le guance con la mano senza farmi notare, ma una stretta mi ferma il polso prima che raggiunga le mie lacrime.

Porta il pollice sulla mia guancia e asciuga il liquido salato.
Chiudo gli occhi e cerco di calmare i brividi che mi invadono la schiena.
Ma poi arriva la domanda che tutti mi hanno fatto almeno una volta.

"Cosa succede, piccola?" sussurra con il pollice che traccia dei piccoli cerchi lungo la mia guancia

Ma io non ho mai risposto a questa domanda. Ne a Jer, ne a mamma o papà, ne a nessun altro.

Mi sottraggo dal suo tocco e mi volto di spalle. Chiudo gli occhi e stringo forte il lenzuolo fra le mani.

Ho paura. Paura che il passato ritorni a galla, paura di perdere la mia famiglia. Una tremenda e paralizzante paura.

Credo che il ragazzo al mio fianco abbia capito che non gli risponderò, infatti si lascia sfuggire un sospiro e si ridistende al mio fianco.

"Hai mai perso una persona a cui tenevi più della tua vita?"

La frase esce dalle sue labbra come una folata di vento gelido.
I raggi del sole che sorge cominciano a schiarire la stanza, proiettando le nostre ombre sul pavimento grigio.

Mi volto piano verso il ragazzo dalle pozze nere e percorro il suo profilo con lo sguardo. I capelli corvini scompigliati dal sonno, la fronte tesa per le parole appena dette, gli occhi chiusi come a voler bloccare ciò a cui sta pensando, la mascella definita, le labbra schiuse pronte a parlare ancora.

La mia risposta?
Sì...

Vorrei mettermi a piangere e urlare per i ricordi belli e brutti che ora corrono nel mio cervello, ma ho imparato a tenermi dentro tutto quanto.
Perché quando comincio ad esternare i miei sentimenti, chi li raccoglie finisce per farsi male, ed è l'ultima cosa che voglio.

Il nero degli occhi di Adam si scontra con il mio ghiaccio, intrecciandosi in qualcosa di nuovo e diverso.
Resterei a guardare quei due buchi neri per ore se solo non mi leggessero così a fondo.
Ed è per questo che distolgono lo sguardo e mi sistemo meglio sul cuscino.
Chiudo gli occhi e provo a prendere sonno, ma non faccio altro che rivedere i momenti di quella notte.
Il respiro mi si accorcia di nuovo e le mie mani stringono più forte il piumone.
Sta succedendo di nuovo, come prima in macchina.

Una stretta calda si intreccia alle mie dita e mi attira in un abbraccio, che ricambio senza esitare.
Infilo la faccia nell'incavo del suo collo e riempio i miei polmoni del suo profumo di menta.
Tutto questo sembra calmarmi terribilmente, e non so se sia un bene o un male.
Lascia scorrere le sue dita, su e giù, lungo la mia schiena, lasciandomi dei piccoli brividi di piacere.
Restiamo così abbracciati per quelle che sembrano ore.
Odio come questo ragazzo stia entrando nella mia vita, quasi in punta di piedi, e che io glielo stia lasciando fare senza obbiettare.

"Lo sai che domani torneremo a litigare e sarà come se tutto questo non fosse mai successo..." sussurro

Mi sento una stupida, perché non avrei mai dovuto far entrare questo ragazzo nella mia vita, perché mi si sta insinuando dentro e prima o poi io sprofonderó, trascinandolo con me. E non voglio aggiungere un'altra vittima alla mia vita.

"Lo so..." risponde, sistemandosi a pochi centimetri dal mio viso

Mi porta una ciocca scura dietro l'orecchio e fa un piccolo sorriso.

"Chiudi gli occhi..." sussurra

Lo guardo interrogativa, ma lui sorride e mi porta una mano davanti agli occhi, facendomeli chiudere.

"Ora, immagina qualcosa che ti faccia sentire bene, che ti renda felice ogni volta che la vedi..."

Ascolto la sua voce calda scivolarmi nelle orecchie, mentre le sue dita continuano a percorrere la mia guancia.

Mi ritrovo ad immaginare due pozze nere, una voragine senza fondo che ti attira al suo interno come una calamita.
Cosa mi stai facendo, Adam Lewis?

~~~
Buongiornooooo!
Sono tornata! Scusate se non ho aggiornato di recente, ma la scuola vuole uccidermi e in queste settimane non ho avuto tregua...

Spero che il capitolo vi piaccia!
Grazie,
Vale <3

My disasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora