POV. ADAM
Mi siedo al mio solito posto accanto alla finestra in ultima fila e accendo il mio telefono, entrando nella chat del mio migliore amico.
Da Adam:
Saputo niente di Av?
È quasi da una settimana, precisamente da quando l'ho trovata ubriaca in quel pub, che non si fa più viva, e questo non è un buon segno.
Per il poco tempo che la conosco ho imparato che quando sparisce è perché le sta succedendo qualcosa, e di sicuro finirà per cacciarsi nei guai.
So che è intelligente, forse la ragazza più intelligente che conosca, ma ci sono dei momenti in cui sembra quasi assente. Non risponde e i suoi occhi diventano grigi e spaventosi, perdendo tutta la loro luce.
Da Jeremy:
Credo sia una delle sue solite fughe...comunque stasera dovrebbe farsi viva al rally.
Bene! So dove andrò stasera!
***
POV. AVRIL
Parcheggio la mia macchina poco distante dal traguardo.
Ho vinto, di nuovo.
Le mani ancora formicolanti, il corpo percorso dall'adrenalina. La mia droga, le corse.
Ritiro i miei soldi dal ragazzo delle scommesse e ritorno alla mia macchina.
Ormai è diventata una prassi.
Vengo qui quasi ogni sera per racimolare qualcosa per le cure di mamma e poi riparto dove mi guida il mio gioiellino.
Papà ha trovato da poco lavoro come meccanico. È ben pagato, ma non basta per la casa e tutto il resto. È convinto che i soldi che arrivano siano una donazione da qualche ente benefico, quando invece sono solo io.
Mi siedo sul cofano nero e freddo della macchina e accendo una sigaretta.
Aspiro lentamente il fumo bianco, godendomi la sensazione che mi lascia mentre scivola verso i miei polmoni.
Un leggero venticello smuove i miei capelli e mi porta a stringermi di più nella mia giacchetta di pelle, ormai ottobre è quasi finito e qui a Miami comincia a fare un po' freddino.
Sento qualcuno picchiettare le dita sulla carrozzeria dell'auto per attirare la mia attenzione.
"Ehi! Giù le mani dalla mia macchina!" punto il mozzicone ormai consumato verso il mio disturbatore
Alzo lo sguardo, pronta a fulminare chiunque sia il rompiscatole, ma incrocio tre paia di occhi per nulla rassicuranti.
"Che piacere rivederti, fiorellino!" dice la voce maliziosa di Drake
Si avvicina e fa scorrere la sua mano lungo la mia guancia.
Faccio una smorfia disgustata e mi scosto.
"Cosa vuoi?" dico secca
Non mi piace quest'uomo.
L'ho visto poche volte, ma mi è bastato vedere la reazione di Adam per capire che non porta nulla di buono.
"Decisa la ragazzina!" ridacchia, verso uno dei suoi scagnozzi
"Non saresti male nel nostro giro! Insomma, hai un bel faccino, un carattere niente male e un eccellente talento, -indica la mia macchina- senza contare che guadagneresti molto di più che con quel damerino di Adam!" dice calmo
"Io non sto proprio con nessuno e..." vengo interrotta da una voce che riconoscerei fra mille
"Non accetterà di entrare nel tuo giro!" tuona Adam, affiancandomi
Poco dopo arriva anche Jer, che mi lancia un sorriso sollevato, prima di rivolgere lo sguardo verso i tre idioti.
Mi sento un po' in colpa. Sono sparita di nuovo, come faccio ininterrottamente da quella notte, senza avvisarlo. E anche se mi conosce come le sue tasche, il mio amico non ha mai smesso di preoccuparsi per me.
"Drake, lasciala stare!" ringhia Jeremy
"Oh, fiorellino! Tutti che ti difendono...non dimentichiamo che lei è la piccola sorellina di Callaghan!" ride con i suoi uomini
Appena sento il mio cognome scatto in piedi, pronta a sferrargli un pugno su quella faccia da stronzo.
È da anni che nessuno nomina mio fratello qui, specie dopo tutto quello che è successo, e di sicuro non sarà un idiota pieno di sé a pronunciarlo ancora.
Sto per avventarmi su di lui, ma le braccia di Jer mi fermano.
Mi blocca per la vita e mi alza di peso da terra.
"Ehi, calmati! Non fare mosse azzardate. Non sai cos'è in grado di fare, se solo lo sfiori..." sussurra al mio orecchio
"Jeremy, portala via..." ordina Adam
Il mio amico annuisce e comincia ad allontanarsi senza mettermi a terra.
Solo arrivati alla sua auto mi rimette giù.
"Sono in grado di camminare..." sbuffo, sistemando la mia giacca, che si era alzata di poco
Alzo lo sguardo verso Jer, che mi sta osservando.
I suoi occhi sono velati di preoccupazione e un pizzico di paura, e so bene perché...
"Avril...lo stai facendo ancora." asserisce
"Cosa?"
"Ti stai isolando da tutto e da tutti. Sono tornati, vero? Io non voglio perderti di nuovo...non voglio vederti star male, sei come una sorella per me!" la voce ridotta ad un lieve sussurro
Vorrei dirgli che, sì, sono tornati, ma vorrei anche poter dire che stavolta li sconfiggeró e che andra tutto bene.
Ma la verità è che non mi sono mai rialzata del tutto, non ho mai superato il mio passato. I miei spettri sono rimasti al mio fianco, ho solo costruito una corazza attorno a me stessa in modo da non coinvolgere nessun altro nel mio dolore.
"Jer...è tutto apposto, sto bene!" mi limito a dire, stringendomi nelle spalle
Il mio amico continua ad osservarmi ancora per quelle che mi sembrano ore, fino a quando la voce di Adam non ci richiama.
Mi dirigo verso la mia macchina e senza dire nulla salgo al posto del guidatore, lasciando i due ragazzi soli.
Accendo il motore e appena sto per partire la mia portiera viene aperta, provocandomi uno sbuffo di irritazione.
"Cosa vuoi, ora?" chiedo secca
So bene chi è che mi ha fermata, come dimenticare il suo profumo...
"Dove stai andando?" chiede
"Ti hanno mai insegnato che non si risponde ad una domanda con un altra domanda?"
"Av...dico sul serio! Comunque, ovunque tu vada, promettimi una cosa..."
Lo guardo interrogativa e aspetto che continui la sua frase.
"Non allontanarti mai troppo dalle persone che ti stanno vicino..." dice piano
"So che Jeremy non lo sopporterebbe e nemmeno tuo padre...e io non-" si blocca senza proseguire e inchioda il suo sguardo nel mio
"Promesso..."
Chiudo la portiera e parto velocemente, guardando sfumare in lontananza la figura del ragazzo dagli occhi neri.
Ora devo andare all'ospedale...
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My disaster
RomancePerché loro sono Avril e Adam. Due perfetti disastri, un uragano di emozioni. Una vita fatta di corse clandestine, droga, alcol e feste. Due ragazzi troppo diversi e sbagliati da soli, ma indistruttibili insieme. Un enorme segreto, che li legherà p...
